Cos'è la fede?
Introduzione
Nei miei anni da avvocato, ho partecipato a molti processi penali in cui il giudice chiedeva alla giuria di raggiungere un verdetto ricordando che non potevano dichiarare l'imputato colpevole se non "soddisfatti al punto da sentirsi sicuri". Ogni verdetto è un atto di fede. Nessuno dei membri della giuria era presente al momento del crimine. Per questo le prove sono importanti.
Fede e "certezza" non sono atteggiamenti in contrapposizione. L'autore di Ebrei dice: "La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede" (Ebrei 11,1). Sant'Agostino ha detto: "Dio non si aspetta da noi una fede senza ragione, ma i limiti stessi della nostra ragione rendono la fede una necessità".
Proverbi 27,15-22
15 Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia
e una moglie litigiosa si rassomigliano:
16 chi vuole trattenerla, trattiene il vento
e raccoglie l'olio con la mano destra.
17 Il ferro si aguzza con il ferro
e l'uomo aguzza l'ingegno del suo compagno.
18 Chi custodisce un fico ne mangia i frutti,
chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori.
19 Come nell'acqua un volto riflette un volto,
così il cuore dell'uomo si riflette nell'altro.
20 Come il regno dei morti e l'abisso non si saziano mai,
così non si saziano mai gli occhi dell'uomo.
21 Come il crogiuolo è per l'argento e il forno è per l'oro,
così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.
22 Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non si allontanerebbe da lui la sua stoltezza.
Commento
La fede è la via per la vera soddisfazione
Nel 1965, Mick Jagger cantava: "I can't get no satisfaction", "Non provo alcuna soddisfazione". La canzone dei Rolling Stones riecheggia il grido del cuore umano: proviamo, proviamo e riproviamo, ma gli occhi umani non trovano mai soddisfazione (v.20). La domanda è allora: dove possiamo trovare la vera soddisfazione?
Questo brano contiene una grande quantità di sapienza pratica. Mette in guardia dall'essere litigiosi (vv.15-16). Sottolinea come l'amicizia possa migliorare le qualità delle cose: "Il ferro si aguzza con il ferro e l'uomo aguzza l'ingegno del suo compagno" (v.17, NLT).
Fede significa servire il Signore, prendersi cura del proprio padrone: "Chi custodisce un fico ne mangia i frutti, chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori" (v.18).
L'autore continua: "Come il regno dei morti e l'abisso non si saziano mai, così non si saziano mai gli occhi dell'uomo" (v.20). La vera soddisfazione può venire solo dalla fede in Gesù, che ha detto: "Sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza" (Giovanni 10,10).
L'autore fa poi un'osservazione interessante sul modo di gestire i complimenti: "Come il crogiuolo è per l'argento e il forno è per l'oro, così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda" (Proverbi 27,21). La persona di fede riconosce che Dio è sempre l'autore principale di ogni nostro successo. Egli ci ha creati e ci dona le opportunità che ci si presentano.
Quando ci lodano, non dovremmo mai lasciare che le lodi ci montino la testa. E quando ci criticano, non dovremmo mai lasciare che le critiche arrivino al nostro cuore (vedi v.19).
Preghiera
Ebrei 11,1-16
La fede dei padri
11 La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. 2 Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
3 Per fede, noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sicché dall'invisibile ha preso origine il mondo visibile.
4 Per fede, Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, avendo Dio attestato di gradire i suoi doni; per essa, benché morto, parla ancora.
5 Per fede, Enoc fu portato via, in modo da non vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Infatti, prima di essere portato altrove, egli fu dichiarato persona gradita a Dio. 6 Senza la fede è impossibile essergli graditi; chi infatti si avvicina a Dio, deve credere che egli esiste e che ricompensa coloro che lo cercano.
7 Per fede, Noè, avvertito di cose che ancora non si vedevano, preso da sacro timore, costruì un'arca per la salvezza della sua famiglia; e per questa fede condannò il mondo e ricevette in eredità la giustizia secondo la fede.
8 Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava. 9 Per fede, egli soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. 10 Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso. 11 Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell'età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. 12 Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
13 Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. 14 Chi parla così, mostra di essere alla ricerca di una patria. 15 Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilità di ritornarvi; 16 ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una città.
Commento
La fede è fiducia in Dio
"La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio" (vv.1-2). In altre parole la fede, questa fiducia in Dio, è la base solida di tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta. È la nostra presa su ciò che non possiamo vedere... è ciò che ha distinto i nostri antenati, li ha posti al di sopra della massa (MSG).
Ma cosa significa fede e cosa comporta nella pratica?
La fede porta a capire
"Per fede, noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sicché dall'invisibile ha preso origine il mondo visibile" (v.3). Sant'Agostino ha detto: "La fede è il primo passo verso la comprensione; la comprensione è la ricompensa della fede. Perciò non cercare di capire per credere, ma credi per capire".
La fede piace a Dio
Enoc piacque a Dio. Di conseguenza, "fu portato via, in modo da non vedere la morte" (v.5, MSG). L'autore spiega: "Senza la fede è impossibile essergli graditi; chi infatti si avvicina a Dio, deve credere che egli esiste e che ricompensa coloro che lo cercano" (v.6, MSG).
La fede porta all'intimità con Dio
"Per fede, Noè, avvertito di cose che ancora non si vedevano, preso da sacro timore, costruì un'arca per la salvezza della sua famiglia; e per questa fede condannò il mondo e ricevette in eredità la giustizia secondo la fede" (v.7, MSG).
Fede significa dire "sì" a Dio
"Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava" (v.8, MSG). La vera fede ci impegna all'obbedienza..
Abramo lasciò Ur dei Caldei all'apice della sua prosperità (2006-1950 a.C.). Sentì la chiamata di Dio, "obbedì partendo" (v.8). "Senza sapere dove andava" (v.8). Ma sapeva con chi stava andando. La sua fede ha portato benedizione a lui, alla sua famiglia, alla sua nazione, a me e a te.
Anche quando le prove indicavano la direzione opposta, si è fidato di Dio. L'unica sua grande delusione fu che sua moglie non potesse avere figli per continuare la lunga linea familiare (Genesi 11). È scritto che era "già segnato dalla morte" (Ebrei 11,12).
Ma Abramo credette a Dio (vedi Romani 4). Non che non avesse dubbi. Anzi, si stancò di aspettare e cercò di realizzare le promesse di Dio con mezzi umani. Ma Dio non si ferma alle nostre mancanze, ai nostri fallimenti o ai nostri errori. Va oltre e come per Abramo vede il nostro atteggiamento di fede (Romani 4,3.18).
La fede vede oltre questa vita
Abramo aveva una visione a lungo termine. Oggi viviamo in una cultura del "tutto e subito". Tutto è incentrato sulla soddisfazione immediata. Abramo invece aveva una visione a lungo termine. "Soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera" (Ebrei 11,9). Viveva in tende. Eppure sapeva dove Dio lo aveva chiamato.
Non guardava indietro a ciò che si era lasciato alle spalle con il suo passo di fede. Ma "aspettava... la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso" (v.10).
Anche la fede di Abele ebbe un impatto duraturo: "Per essa, benché morto, parla ancora" (v.4).
L'autore conclude: "Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi... Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una città" (vv.13.16, MSG).
Preghiera
Ezechiele 22,23-23,49
23 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 24 "Figlio dell'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra non purificata, non lavata da pioggia in un giorno di tempesta. 25 Dentro di essa infatti i suoi prìncipi, come un leone ruggente che sbrana la preda, divorano la gente, s'impadroniscono di tesori e ricchezze, moltiplicano le vedove in mezzo ad essa. 26 I suoi sacerdoti violano la mia legge, profanano le mie cose sante. Non fanno distinzione fra il sacro e il profano, non insegnano a distinguere fra puro e impuro, non osservano i miei sabati e io sono profanato in mezzo a loro. 27 I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda, versano il sangue, fanno perire la gente per turpi guadagni. 28 I suoi profeti hanno come intonacato con fango tutti questi delitti con false visioni e vaticini bugiardi e vanno dicendo: Così parla il Signore Dio, mentre invece il Signore non ha parlato. 29 Gli abitanti della campagna commettono violenze e si danno alla rapina, calpestano il povero e il bisognoso, maltrattano il forestiero, contro ogni diritto.
30 Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e si ergesse sulla breccia di fronte a me, per difendere il paese perché io non lo devastassi, ma non l'ho trovato. 31 Io rovescerò su di loro il mio sdegno. Li consumerò con il fuoco della mia collera. La loro condotta farò ricadere sulle loro teste". Oracolo del Signore.
Storia di Samaria e Gerusalemme
23 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 "Figlio dell'uomo, vi erano due donne, figlie della stessa madre, 3 che si erano prostituite in Egitto fin dalla loro giovinezza, dove venne premuto il loro petto e oppresso il loro seno verginale. 4 Esse si chiamano Oolà la maggiore e Oolibà la più piccola, sua sorella. L'una e l'altra divennero mie e partorirono figli e figlie. Oolà è Samaria e Oolibà è Gerusalemme.
5 Oolà, mentre era mia, si dimostrò infedele: arse d'amore per i suoi spasimanti, gli Assiri suoi vicini, 6 vestiti di porpora, prìncipi e governatori, tutti giovani attraenti, cavalieri montati su cavalli. 7 Concesse i suoi favori a loro, al fiore degli Assiri, e si contaminò con gli idoli di coloro dei quali si era innamorata. 8 Non rinunciò alle sue relazioni amorose con gli Egiziani, i quali avevano abusato di lei nella sua giovinezza, avevano oppresso il suo seno verginale, sfogando su di lei la loro libidine.
9 Per questo l'ho data in mano ai suoi amanti, in mano agli Assiri, dei quali si era innamorata. 10 Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie e la uccisero di spada. Divenne così come un monito fra le donne, per la condanna esemplare che essi avevano eseguito su di lei.
11 Sua sorella Oolibà la vide e si corruppe più di lei nei suoi amoreggiamenti; con le sue infedeltà superò la sorella. 12 Spasimò per gli Assiri suoi vicini, prìncipi e governatori, vestiti di porpora, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani attraenti. 13 Io vidi che si era contaminata e che tutt'e due seguivano la stessa via.
14 Ma ella moltiplicò le prostituzioni. Vide uomini effigiati su una parete, figure di Caldei, disegnati con il minio, 15 con cinture ai fianchi, ampi turbanti in capo, dall'aspetto di grandi capi, rappresentanti i figli di Babilonia, originari di Caldea: 16 ella se ne innamorò non appena li vide e inviò loro messaggeri in Caldea. 17 I figli di Babilonia andarono da lei al letto degli amori e la contaminarono con le loro fornicazioni ed ella si contaminò con loro finché ne fu nauseata. 18 Poiché aveva messo in pubblico le sue tresche e scoperto la sua nudità, anch'io mi allontanai da lei come mi ero allontanato dalla sorella. 19 Ma ella continuò a moltiplicare prostituzioni, ricordando il tempo della sua gioventù, quando si prostituiva in Egitto. 20 Arse di libidine per quegli amanti lussuriosi come asini, libidinosi come stalloni, 21 e così rinnovasti l'infamia della tua giovinezza, quando in Egitto veniva oppresso il tuo seno, premuto il tuo petto giovanile.
22 Per questo, Oolibà, così dice il Signore Dio: Ecco, io suscito contro di te gli amanti di cui mi sono disgustato e condurrò contro di te da ogni parte 23 i figli di Babilonia e di tutti i Caldei, quelli di Pekod, di Soa e di Koa e con loro tutti gli Assiri, tutti giovani attraenti, prìncipi e governatori, tutti capitani e cavalieri famosi; 24 verranno contro di te dal settentrione con cocchi e carri e con una moltitudine di popolo e si schiereranno contro di te da ogni parte con scudi grandi e piccoli e con elmi. A loro ho rimesso il giudizio e ti giudicheranno secondo le loro leggi. 25 Scatenerò la mia gelosia contro di te e ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e gli orecchi e i superstiti cadranno di spada; deporteranno i tuoi figli e le tue figlie e ciò che rimarrà di te sarà preda del fuoco. 26 Ti spoglieranno delle tue vesti e s'impadroniranno dei tuoi gioielli. 27 Metterò fine alle tue scelleratezze e alle tue prostituzioni commesse in Egitto: non alzerai più gli occhi verso di loro, non ricorderai più l'Egitto.
28 Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io ti consegno in mano a coloro che tu odii, in mano a coloro di cui sei nauseata. 29 Ti tratteranno con odio e si impadroniranno di tutti i tuoi beni, lasciandoti nuda e scoperta; saranno svelate la turpitudine delle tue scelleratezze, la tua libidine e le tue prostituzioni. 30 Così sarai trattata perché tu mi hai tradito con le nazioni, perché ti sei contaminata con i loro idoli. 31 Hai seguito la via di tua sorella, la sua coppa porrò nelle tue mani.
32 Così dice il Signore Dio:
Berrai la coppa di tua sorella,
profonda e larga,
sarai oggetto di derisione e di scherno;
la coppa sarà di grande misura.
33 Tu sarai colma d'ubriachezza e d'affanno.
Coppa di desolazione e di sterminio
era la coppa di tua sorella Samaria.
34 Anche tu la berrai, la vuoterai,
ne succhierai i cocci,
ti lacererai il seno,
poiché io ho parlato". Oracolo del Signore Dio.
35 Perciò così dice il Signore Dio: "Tu mi hai dimenticato e mi hai voltato le spalle: sconterai la tua disonestà e le tue prostituzioni!".
36 Il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, non giudicherai tu Oolà e Oolibà? Non mostrerai loro i loro abomini? 37 Sono state adultere e le loro mani sono lorde di sangue, hanno commesso adulterio con i loro idoli; persino i figli che mi avevano partorito, li hanno fatti passare per il fuoco in loro pasto. 38 Ancora questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati; 39 dopo avere immolato i loro figli ai loro idoli, sono venute in quel medesimo giorno al mio santuario per profanarlo: ecco quello che hanno fatto dentro la mia casa!
40 Si rivolsero anche a uomini di paesi lontani, invitandoli per mezzo di messaggeri, ed essi giunsero. Per loro ti sei lavata, ti sei dipinta gli occhi, ti sei adornata dei tuoi vestiti preziosi, 41 ti sei stesa su un magnifico divano davanti a una tavola imbandita, su cui hai posto il mio olio, i miei profumi.
42 Si udiva lo strepito di una moltitudine festante di uomini venuti dal deserto, i quali avevano messo braccialetti ai polsi e una splendida corona sul capo. 43 Io pensavo di costei, abituata agli adultèri: "Ora costoro si faranno complici delle sue prostituzioni". 44 Infatti entrarono da lei, come si entra da una prostituta: così entrarono da Oolà e da Oolibà, donne di malaffare. 45 Ma uomini retti le giudicheranno come si giudicano le adultere e le assassine. Le loro mani sono lorde di sangue".
46 Così dice infatti il Signore Dio: "Si farà venire contro di loro una folla ed esse saranno abbandonate alle malversazioni e al saccheggio. 47 La folla le lapiderà e le farà a pezzi con le spade; ne ucciderà i figli e le figlie e darà alle fiamme le case.
48 Eliminerò così un'infamia dalla terra e tutte le donne impareranno a non commettere infamie simili. 49 Faranno ricadere la vostra infamia su di voi e sconterete i vostri peccati di idolatria: saprete così che io sono il Signore Dio".
Commento
Fede significa rimanere fedeli
Cosa fare se la società in cui viviamo sembra voltare le spalle a Dio? Come rimanere fedeli a Dio quando intorno a noi tutte le persone sembrano vivere senza fede? Dovremmo forse arrenderci e fare come loro? Dovremmo giudicare e condannare? Oppure per il popolo di Dio, c'è un'altra strada?
La parola del Signore giunge di nuovo a Ezechiele. La sua preoccupazione è la medesima di sempre: "Gli abitanti della campagna commettono violenze e si danno alla rapina, calpestano il povero e il bisognoso, maltrattano il forestiero, contro ogni diritto" (22,29, MSG).
Descrive il peccato di Gerusalemme e Samaria come quello di due prostitute che diventano sempre più promiscue (23,19); pazze di lussuria (v.12, MSG).
Il peccato e le dipendenze non portano a soddisfazione; portano invece a pratiche sempre più estreme. L'uomo dovrebbe amare Dio ed essergli fedele, e non cadere nel desiderio di cose sbagliate.
È sorprendente vedere un linguaggio così scioccante ed esplicito nella Bibbia, ma Dio usa queste immagini disgustose per aiutare il popolo a cogliere la piena realtà del suo peccato e quanto lo addolori vederlo.
La radice del problema è la loro infedeltà al Signore. Per questo il Signore dice: "Tu mi hai dimenticato e mi hai voltato le spalle: sconterai la tua disonestà e le tue prostituzioni!" (v.35)
Dimenticare Dio è il contrario della fede. Porta alle terribili conseguenze descritte in questo passo.
Ma Ezechiele rimane fedele a Dio. Continua a proclamare il messaggio di Dio. Ciò che Dio cercava era qualcuno che intercedesse per loro e che "si ergesse sulla breccia di fronte a me, per difendere il paese" (22,30). Questa è la via della fedeltà per il popolo di Dio.
Sono molto grato alle molte persone che nel corso degli anni mi hanno detto che pregano regolarmente per noi. Nella nostra chiesa abbiamo una sala di preghiera aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7. È entusiasmante vedere quante persone amano pregare e intercedere.
La preghiera fa davvero la differenza. L'intercessione è una delle cose più importanti che possiamo fare. Dovremmo sempre fare della preghiera e dell'intercessione una priorità assoluta nella nostra vita.
Il desiderio sessuale nasce da un desiderio di intimità, che può essere soddisfatto solo attraverso il rapporto con Dio. Il passo di Ezechiele è straordinariamente attuale per coloro che anche oggi vivono una qualche forma di dipendenza sessuale. La preghiera, nella convinzione che Dio "ricompensa coloro che lo cercano" (Ebrei 11,6) è una parte importante della risposta.
Siamo tutti invitati a tenere gli occhi fissi su Gesù, a confidare in lui, a rimanere in lui. A servirlo con tutto il cuore. A vivere una vita di fede, a rimanergli fedeli e a pregare con fede. Questa è la via della vera soddisfazione. La fede compiace Dio.
Preghiera
La moglie di Nicky dice
Proverbi 27,15
"Lo stillicidio incessante in tempo di pioggia e una moglie litigiosa si rassomigliano: chi vuole trattenerla, trattiene il vento e raccoglie l'olio con la mano destra".
Sembra che questo tema si ripeta spesso. Il versetto è un promemoria, nel caso fossimo tentate!
Versetto del giorno
Ebrei 11,1
"La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede".
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