Giorno 310

È colui che conosci

Sapienziali Salmi 119,169-176
Nuovo Testamento Ebrei 7,11-28
Antico Testamento Ezechiele 10,1-12,28

Introduzione

Un giovane soldato dell'esercito dell'Unione nella guerra civile americana perse suo padre e suo fratello in battaglia. Doveva ritornare a casa per aiutare la sorella e la madre nella fattoria e per la semina primaverile. Si recò allora a Washington per chiedere al Presidente l'esenzione dal servizio militare. Arrivato alla Casa Bianca chiese di parlare direttamente al Presidente. Un giovane ufficiale gli disse: "Non può incontrare il Presidente, è troppo impegnato. Torni al fronte e combatta, come da suo dovere". Angosciato, lasciò la Casa Bianca e si mise a sedere su una panchina lì vicino.

In quel momento un ragazzino si avvicinò e gli chiese: "Perché sei così triste?" Il soldato guardò il ragazzino e iniziò a raccontare la sua storia. Il ragazzino disse: "Vieni con me". Gli prese la mano e lo accompagnò sul lato posteriore della Casa Bianca. Entrarono dalla porta posteriore e superarono tutte le guardie e i funzionari governativi di alto rango, fino ad arrivare all'ufficio del Presidente.

Il ragazzino non bussò, aprì la porta ed entrò. Là, in piedi dietro alla scrivania, davanti ai piani di battaglia e con il Segretario di Stato, stava il Presidente Abramo Lincoln. Il Presidente alzò lo sguardo e disse: "Cosa posso fare per te, Tad?"

Il ragazzino disse: "Papà, questo uomo ha bisogno di parlare con te".

Gesù ci invita a condividere con lui la sua relazione con il Padre. Non solo preghiamo il Padre per mezzo di Gesù, ma anche per mezzo dello Spirito Santo.

San Paolo dice: "Per mezzo di lui \[Gesù\] infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito" (Efesini 2,18).

La preghiera è un privilegio immenso. Attraverso la preghiera, abbiamo la possibilità di parlare a Dio, il creatore dell'universo, come nostro Padre. Ci rivolgiamo a lui attraverso Gesù, l'uomo che è Dio, nostro Signore, fratello e amico. Le nostre preghiere sono ispirate dallo Spirito Santo di Dio, che vive nel nostro cuore.

Sapienziali

Salmi 119,169-176

Tau

  169 Giunga il mio grido davanti a te, Signore,
   fammi comprendere secondo la tua parola.
  170 Venga davanti a te la mia supplica,
   liberami secondo la tua promessa.
  171 Sgorghi dalle mie labbra la tua lode,
   perché mi insegni i tuoi decreti.
  172 La mia lingua canti la tua promessa,
   perché tutti i tuoi comandi sono giustizia.
  173 Mi venga in aiuto la tua mano,
   perché ho scelto i tuoi precetti.
  174 Desidero la tua salvezza, Signore,
   e la tua legge è la mia delizia.
  175 Che io possa vivere e darti lode:
   mi aiutino i tuoi giudizi.
  176 Mi sono perso come pecora smarrita;
   cerca il tuo servo:
   non ho dimenticato i tuoi comandi.

Commento

Accedere... al Padre

Nei miei primi giorni da Cristiano, mi venne insegnato un semplice modello di preghiera, basato sull'acronimo "A.C.T.S.": A-Adoration, adorazione, C-Confession, confessione, T-thanksgiving, gratitudine, S-Supplication, supplica (vedi anche Bibbia in un Anno, Giorno 61). In questo brano, troviamo ognuno di questi elementi.

Gesù ci insegna a rivolgerci a Dio come ad un padre. Alla fine del Salmo 119, il salmista si rivolge a Dio in questo modo:

A   Adoration
   Lodare Dio per ciò che è e per ciò che ha fatto.
   "Che io possa vivere e darti lode" (v.175, AMP).

C   Confession
   Chiedere a Dio perdono per tutto ciò che abbiamo fatto di male.
   "Mi sono perso come pecora smarrita" (v.176, AMP).

T   Thanksgiving
   Ringraziare Dio per la salute, la famiglia, gli amici e per tutto il resto.
   "Sgorghi dalle mie labbra la tua lode" (v.171, AMP).

S   Supplication
   Pregate per voi stessi, per i vostri amici e per gli altri.
   "Venga davanti a te la mia supplica" (v.170).

Preghiera

A – Padre, desidero adorarti. Ti lodo perché posso accostarmi a te Creatore dell'universo. C – Ti confesso i miei peccati e chiedo il tuo perdono per… T – Grazie per tutte le benedizioni della mia vita, la mia famiglia e i miei amici. Grazie per… S – Oggi desidero pregarti per…
Nuovo Testamento

Ebrei 7,11-28

Gesù come Melchìsedek

11 Ora, se si fosse realizzata la perfezione per mezzo del sacerdozio levitico - sotto di esso il popolo ha ricevuto la Legge -, che bisogno c'era che sorgesse un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchìsedek, e non invece secondo l'ordine di Aronne? 12 Infatti, mutato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un mutamento della Legge. 13 Colui del quale si dice questo, appartiene a un'altra tribù, della quale nessuno mai fu addetto all'altare. 14 È noto infatti che il Signore nostro è germogliato dalla tribù di Giuda, e di essa Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio. 15 Ciò risulta ancora più evidente dal momento che sorge, a somiglianza di Melchìsedek, un sacerdote differente, 16 il quale non è diventato tale secondo una legge prescritta dagli uomini, ma per la potenza di una vita indistruttibile. 17 Gli è resa infatti questa testimonianza:

  Tu sei sacerdote per sempre
   secondo l'ordine di Melchìsedek.

18 Si ha così l'abrogazione di un ordinamento precedente a causa della sua debolezza e inutilità - 19 la Legge infatti non ha portato nulla alla perfezione - e si ha invece l'introduzione di una speranza migliore, grazie alla quale noi ci avviciniamo a Dio.

20 Inoltre ciò non avvenne senza giuramento. Quelli infatti diventavano sacerdoti senza giuramento; 21 costui al contrario con il giuramento di colui che gli dice:

  Il Signore ha giurato
   e non si pentirà:
   tu sei sacerdote per sempre.

22 Per questo Gesù è diventato garante di un'alleanza migliore.

23 Inoltre, quelli sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare a lungo. 24 Egli invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. 25 Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore.

26 Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. 27 Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso. 28 La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre.

Commento

Accedere al Padre... attraverso Gesù

Attraverso Gesù "ci avviciniamo a Dio" (v.19, MSG). L'accesso al Padre è reso possibile attraverso Gesù. Ora abbiamo la possibilità di avvicinarci a Dio (v.19). Gesù è il grande sommo sacerdote: "Per mezzo di lui si avvicinano a Dio" (v.25).

Gesù è il Figlio "reso perfetto per sempre" (v.28). È colui che ci offre una "speranza migliore" (v.19). Nel libro di Ebrei, la parola "migliore" compare numerose volte. L'autore non contrappone qualcosa di cattivo a qualcosa di buono, ma qualcosa di buono a qualcosa di "perfetto" e quindi di gran lunga "migliore".

Il sacerdozio di Gesù si basa su una promessa più grande. Per mostrare come il sacerdozio di Gesù sia stato stabilito attraverso una promessa di Dio, l'autore cita il Salmo 110. A differenza dei sacerdoti precedenti, il sacerdozio di Gesù è confermato dalla promessa di Dio (Ebrei 7,20-21). Gesù porta a compimento tutti i nostri bisogni (v.26).

  1. Gesù ha sconfitto la morte per noi

    È "per la potenza di una vita indistruttibile" che egli vive! (v.16, MSG) A differenza dei sacerdoti precedenti, Gesù vive per sempre e il suo sacerdozio è permanente (vv.23-24).

  2. Gesù prega costantemente per noi

    Gesù intercede continuamente per coloro che si rivolgono a Dio attraverso di lui: "Egli infatti è sempre vivo per intercedere a \[nostro\] favore" (v.25b, AMP).

    Robert Murray M'Cheyne (1813-1843) ha detto: "Se potessi sentire Cristo pregare per me nella stanza accanto, non temerei un milione di nemici. Eppure la distanza non fa differenza. Egli ora sta pregando per me".

  3. Gesù è in grado di rappresentarci in modo unico

    I sacerdoti dovevano prima offrire sacrifici per il loro peccato, ma Gesù è "santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli" (v.26, MSG). Egli è l'unico mediatore che è pienamente Dio e pienamente uomo.

  4. Gesù ha offerto il sacrificio perfetto per i nostri peccati

    A differenza degli altri sommi sacerdoti, "egli non ha bisogno di offrire sacrifici giorno dopo giorno, prima per i propri peccati e poi per i peccati del popolo" (v.27). Gesù si è offerto sulla croce per noi ed è stato necessario farlo una sola volta: "Lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso" (v.27).

Le qualità di Gesù in termini di vita, promesse e offerta dimostrano che il suo sacerdozio è veramente e totalmente efficace, e che ora possiamo accedere al Padre. Grazie al sacerdozio permanente e perfetto di Gesù, ora abbiamo la possibilità di avvicinarci a Dio (vv.19.25).

Preghiera

Padre, grazie perché oggi posso avvicinarmi a te attraverso Gesù, con la consapevolezza e fiducia che egli sta pregando per me.
Antico Testamento

Ezechiele 10,1-12,28

La gloria di Dio si allontana dal tempio

10 Io guardavo, ed ecco, sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini, vidi come una pietra di zaffìro e al di sopra appariva qualcosa che aveva la forma di un trono. 2 Disse all'uomo vestito di lino: "Va' fra le ruote che sono sotto il cherubino e riempi il cavo delle mani di carboni accesi, che sono fra i cherubini, e spargili sulla città". Egli vi andò, mentre io lo seguivo con lo sguardo.

3 Ora i cherubini erano fermi alla destra del tempio, quando l'uomo vi andò, e una nube riempiva il cortile interno. 4 La gloria del Signore si alzò sopra il cherubino verso la soglia del tempio e il tempio fu riempito dalla nube e il cortile fu pieno dello splendore della gloria del Signore. 5 Il fragore delle ali dei cherubini giungeva fino al cortile esterno, come la voce di Dio onnipotente quando parla.

6 Appena ebbe dato all'uomo vestito di lino l'ordine di prendere il fuoco fra le ruote in mezzo ai cherubini, questi avanzò e si fermò vicino alla ruota. 7 Il cherubino tese la mano per prendere il fuoco che era fra i cherubini; ne prese e lo mise nel cavo delle mani dell'uomo vestito di lino, il quale lo prese e uscì. 8 Nei cherubini appariva la forma di una mano d'uomo sotto le loro ali.

9 Guardai, ed ecco che al fianco dei cherubini vi erano quattro ruote, una ruota al fianco di ciascun cherubino. Quelle ruote avevano l'aspetto del topazio. 10 Sembrava che tutte e quattro fossero di una medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all'altra. 11 Muovendosi, potevano andare nelle quattro direzioni senza voltarsi, perché si muovevano verso il lato dove era rivolta la testa, senza voltarsi durante il movimento. 12 Tutto il loro corpo, il dorso, le mani, le ali e le ruote erano pieni di occhi tutt'intorno, tutti e quattro con le loro ruote. 13 Io sentii che le ruote venivano chiamate Tùrbine. 14 Ogni cherubino aveva quattro sembianze: la prima quella di cherubino, la seconda quella di uomo, la terza quella di leone e la quarta quella di aquila.

15 I cherubini si alzarono in alto: erano gli stessi esseri viventi che avevo visto al fiume Chebar. 16 Quando i cherubini si muovevano, anche le ruote avanzavano al loro fianco: quando i cherubini spiegavano le ali per sollevarsi da terra, le ruote non si allontanavano dal loro fianco; 17 quando si fermavano, anche le ruote si fermavano, e quando si alzavano, anche le ruote si alzavano con loro perché lo spirito degli esseri viventi era in esse.

18 La gloria del Signore uscì dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini. 19 I cherubini spiegarono le ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; anche le ruote si alzarono con loro e si fermarono all'ingresso della porta orientale del tempio del Signore, mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto su di loro.

20 Erano i medesimi esseri che io avevo visto sotto il Dio d'Israele lungo il fiume Chebar e riconobbi che erano cherubini. 21 Ciascuno aveva quattro aspetti e ciascuno quattro ali e qualcosa simile a mani d'uomo sotto le ali. 22 Il loro aspetto era il medesimo che avevo visto lungo il fiume Chebar. Ciascuno di loro avanzava diritto davanti a sé.

Contro i capi del popolo a Gerusalemme

11 Uno spirito mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale del tempio del Signore, che guarda a oriente. Ed ecco, davanti alla porta vi erano venticinque uomini; in mezzo a loro vidi Iaazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di Benaià, capi del popolo. 2 Il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno consigli cattivi in questa città. 3 Sono coloro che dicono: "Non in breve tempo si costruiscono le case. Questa città è la pentola e noi siamo la carne". 4 Per questo profetizza contro di loro, profetizza, figlio dell'uomo".

5 Lo spirito del Signore venne su di me e mi disse: "Parla: Così dice il Signore: Avete parlato a questo modo, o casa d'Israele, e io conosco ciò che vi passa per la mente. 6 Voi avete moltiplicato i morti in questa città, avete riempito di cadaveri le sue strade.

7 Per questo così dice il Signore Dio: I cadaveri che avete gettato in mezzo ad essa sono la carne, e la città è la pentola. Ma io vi caccerò fuori. 8 Avete paura della spada e io manderò la spada contro di voi, oracolo del Signore Dio! 9 Vi caccerò fuori dalla città e vi metterò in mano agli stranieri e farò giustizia su di voi. 10 Cadrete di spada: alla frontiera d'Israele io vi giudicherò e saprete che io sono il Signore. 11 La città non sarà per voi la pentola e voi non ne sarete la carne! Alla frontiera d'Israele vi giudicherò: 12 allora saprete che io sono il Signore, di cui non avete seguito le leggi né osservato le norme, mentre avete agito secondo le norme delle nazioni vicine".

13 Non avevo finito di profetizzare quando Pelatia, figlio di Benaià, cadde morto. Io mi gettai con la faccia a terra e gridai ad alta voce: "Ohimé! Signore Dio, vuoi proprio distruggere quanto resta d'Israele?".

Promessa per i deportati

14 Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 15 "Figlio dell'uomo, gli abitanti di Gerusalemme vanno dicendo ai tuoi fratelli, ai deportati con te, a tutta la casa d'Israele: "Voi andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in possesso questa terra".

16 Di' loro dunque: Dice il Signore Dio: Se li ho mandati lontano fra le nazioni, se li ho dispersi in terre straniere, nelle terre dove sono andati sarò per loro per poco tempo un santuario.

17 Riferisci: Così dice il Signore Dio: Vi raccoglierò in mezzo alle genti e vi radunerò dalle terre in cui siete stati dispersi e vi darò la terra d'Israele.

18 Essi vi entreranno e vi elimineranno tutti i suoi idoli e tutti i suoi abomini. 19 Darò loro un cuore nuovo, uno spirito nuovo metterò dentro di loro. Toglierò dal loro petto il cuore di pietra, darò loro un cuore di carne, 20 perché seguano le mie leggi, osservino le mie norme e le mettano in pratica: saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. 21 Ma su coloro che seguono con il cuore i loro idoli e i loro abomini farò ricadere la loro condotta". Oracolo del Signore Dio.

22 I cherubini allora alzarono le ali e le ruote si mossero insieme con loro, mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto su di loro. 23 Quindi dal centro della città la gloria del Signore si alzò e andò a fermarsi sul monte che è a oriente della città. 24 E uno spirito mi sollevò e mi portò in Caldea fra i deportati, in visione, per opera dello spirito di Dio.

E la visione che avevo visto disparve davanti a me. 25 E io raccontai ai deportati quanto il Signore mi aveva mostrato.

Gesto simbolico sulla sorte del re

12 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 "Figlio dell'uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli.

3 Tu, figlio dell'uomo, fatti un bagaglio da esule e di giorno, davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare; davanti ai loro occhi emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo. Forse comprenderanno che sono una genìa di ribelli. 4 Davanti ai loro occhi prepara di giorno il tuo bagaglio, come fosse il bagaglio di un esule. Davanti a loro uscirai però al tramonto, come partono gli esiliati. 5 Fa' alla loro presenza un'apertura nel muro ed esci di lì. 6 Alla loro presenza mettiti il bagaglio sulle spalle ed esci nell'oscurità. Ti coprirai la faccia, in modo da non vedere il paese, perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti".

7 Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio bagaglio come quello di un esule e, sul tramonto, feci un foro nel muro con le mani. Uscii nell'oscurità e sotto i loro occhi mi misi il bagaglio sulle spalle.

8 Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: 9 "Figlio dell'uomo, non ti ha chiesto la casa d'Israele, quella genìa di ribelli, che cosa stai facendo?

10 Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Questo messaggio è per il principe di Gerusalemme e per tutta la casa d'Israele che vi abita. 11 Tu dirai: Io sono un simbolo per voi.

Quello che ho fatto io, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno in schiavitù.

12 Il principe che è in mezzo a loro si caricherà il bagaglio sulle spalle, nell'oscurità, e uscirà per la breccia che verrà fatta nel muro per farlo partire; si coprirà il viso, per non vedere con gli occhi il paese. 13 Stenderò su di lui la mia rete e rimarrà preso nel mio laccio: lo condurrò nella terra dei Caldei, a Babilonia, ma non la vedrà e là morirà. 14 Disperderò ai quattro venti quanti sono intorno a lui, le sue guardie e tutte le sue truppe; snuderò contro di loro la spada.

15 Quando li avrò dispersi fra le nazioni e li avrò disseminati in paesi stranieri, allora sapranno che io sono il Signore. 16 Tuttavia ne risparmierò alcuni, scampati alla spada, alla fame e alla peste, perché raccontino tutti i loro abomini alle nazioni fra le quali andranno; allora sapranno che io sono il Signore".

17 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 18 "Figlio dell'uomo, mangia il pane con paura e bevi l'acqua con trepidazione e con angoscia. 19 Dirai alla popolazione del paese: Così dice il Signore Dio agli abitanti di Gerusalemme, alla terra d'Israele: Mangeranno il loro pane nell'angoscia e berranno la loro acqua nella desolazione, perché la loro terra sarà spogliata della sua abbondanza, a causa dell'empietà di tutti i suoi abitanti. 20 Le città popolose saranno distrutte e la campagna ridotta a un deserto; saprete allora che io sono il Signore".

Compimento delle visioni profetiche

21 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 22 "Figlio dell'uomo, che cos'è questo proverbio che si va ripetendo nella terra d'Israele: "Passano i giorni e ogni visione svanisce"? 23 Ebbene, riferisci loro: Così dice il Signore Dio: Farò cessare questo proverbio e non lo si sentirà più ripetere in Israele. Anzi riferisci loro: Si avvicinano i giorni in cui si avvererà ogni visione. 24 Infatti non ci sarà più visione falsa né vaticinio fallace in mezzo alla casa d'Israele, 25 perché io, il Signore, parlerò e attuerò la parola che ho detto; non sarà ritardata. Anzi, ai vostri giorni, o genìa di ribelli, pronuncerò una parola e l'attuerò". Oracolo del Signore Dio.

26 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 27 "Figlio dell'uomo, ecco, la casa d'Israele va dicendo: "La visione che costui vede è per i giorni futuri; costui predice per i tempi lontani".

28 Ebbene, riferisci loro: Dice il Signore Dio: Non sarà ritardata più a lungo ogni mia parola: la parola che dirò, l'eseguirò". Oracolo del Signore Dio.

Commento

Accedere al Padre... per mezzo dello Spirito Santo

Ogni volta che preghiamo, lo Spirito Santo, che vive in noi, ci aiuta a pregare. Vivere in questo tempo, in cui ogni cristiano ha lo Spirito Santo dentro di sé, è un privilegio straordinario. Prima del giorno di Pentecoste (di cui leggiamo in Atti 2), lo Spirito Santo era dato solo a persone particolari, in momenti particolari e per compiti particolari.

Ezechiele è una di queste persone particolari. Dallo Spirito Santo riceve visioni straordinarie di Dio. Due volte in questo brano dice: "Uno spirito mi sollevò..." (11,1.24). È "lo Spirito del Signore" che viene di lui e gli dice "Parla": "Così dice il Signore..." (v.5).

Ezechiele prosegue profetizzando che un giorno lo Spirito di Dio non sarà solo in lui, ma in tutto il popolo: "Darò loro un cuore nuovo, uno spirito nuovo metterò dentro di loro. Toglierò dal loro petto il cuore di pietra, darò loro un cuore di carne" (v.19).

Ad ogni essere umano, Dio dona una coscienza. Una coscienza che però spesso non seguiamo esponendoci al rischio di diventare duri di cuore. A volte, a causa di ferite che riceviamo e nel tentativo di bloccare un ulteriore dolore emotivo, tendiamo ad indurire il nostro cuore.

Cambiare il proprio cuore non è facile, soprattutto con la sola propria volontà. Ma Dio promette di donarci un "cuore morbido", "un cuore di carne" (v.19) e lo fa mettendo in noi uno Spirito nuovo (cioè lo Spirito Santo, vedi Ezechiele 36,26-27). Lo Spirito Santo ora vive in noi. Egli cambia il nostro cuore. Sostituisce il nostro cuore di pietra con un cuore di carne.

Lo Spirito Santo riversa l'amore di Dio nel nostro cuore (Romani 5,5). Guarisce le ferite e i dolori e rende il nostro cuore tenero. Ci dona un "cuore morbido" che risponde al suo tocco gentile e che è pieno di amore e di sensibilità per i bisogni degli altri.

Queste profezie di Ezechiele si sono realizzate il giorno di Pentecoste. In Atti, l'apostolo Pietro spiega che le promesse (comprese quelle di Ezechiele) si sono realizzate: "Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire" (Atti 2,33).

Da quel momento, chiunque riponga la propria fede in Gesù ha lo Spirito Santo che vive in lui. E questo vale anche oggi per tutti i Cristiani. Egli ci promette un cuore indiviso, uno spirito nuovo e un cuore di carne. Dice che obbediremo e faremo parte del popolo di Dio ed Egli sarà il nostro Dio. Ed è per mezzo dello stesso Spirito Santo che ora abbiamo accesso al Padre attraverso Gesù (Efesini 2,18).

Preghiera

Signore, ti prego di donarmi un cuore indiviso. Aiutami oggi a seguire i tuoi decreti e osservare le tue leggi. Grazie perché attraverso Gesù e per mezzo dello Spirito Santo, mi aiuti a pregare.

La moglie di Nicky dice

Salmi 119,173

"Mi venga in aiuto la tua mano".

Oggi ho in programma molte cose; ho bisogno che la mano di Dio sia su di me e che mi aiuti.

Versetto del giorno

Ezechiele 11,19

Darò loro un cuore nuovo, uno spirito nuovo metterò dentro di loro. Toglierò dal loro petto il cuore di pietra, darò loro un cuore di carne.

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento

Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Andrew Bonar, Robert Murray M’Cheyne (Banner of Truth, 1960), p.179.

Abraham Lincoln story from Graham H. Twelftree, Your Point Being? (Monarch Books, 2003), p.97.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.

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