Giorno 63

Come vivere una vita di grazia

Sapienziali Salmi 30,1-8
Nuovo Testamento Marco 12,13-27
Antico Testamento Levitico 11,1-12,8

Introduzione

Negli anni dell'università, fui invitato a partecipare ad una conferenza. Ad un certo punto il relatore chiese a tutti noi del pubblico di rispondere a questa domanda: "Dove ti piacerebbe essere tra dieci anni?" La domanda voleva essere un incoraggiamento a perseverare nei nostri obiettivi nonostante tutte le sfide che la vita ci avrebbe riservato dopo l'università. In quel momento ricordo di aver pensato: "Dieci anni! Un tempo infinito!" Non riuscivo ad immaginare nulla secondo una prospettiva così a lungo termine.

Oggi, se mi guardo indietro, dieci anni mi sembrano un lampo. La vita vola e sembra che stia accelerando sempre di più. Ora comprendo la saggezza di quel relatore che ci incoraggiò a guardare le cose secondo una prospettiva a lungo termine.

Viviamo in una società che vive di gratificazioni immediate e di gesti istantanei. Pasti veloci, comunicazioni istantanee, pagamenti in un click, prestiti immediati, abbronzatura rapida. Ma il "tutto e subito" porta con sé grandi pericoli. I brani di oggi ci ricordano che Dio è "Dio eterno" (Isaia 40,28). Dio vede le cose attraverso un obiettivo a lunga distanza: ha una visione a lungo termine e vuole che tu viva una vita di grazia (Salmi 30,5).

Sapienziali

Salmi 30,1-8

Salmo 30

1 Salmo. Canto per la dedicazione del tempio. Di Davide.
2 Ti esalterò, Signore,
  perché mi hai risollevato,
  non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
3 Signore, mio Dio,
  a te ho gridato e mi hai guarito.
4 Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
  mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

5 Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
  della sua santità celebrate il ricordo,
6 perché la sua collera dura un istante,
  la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
  e al mattino la gioia.

7 Ho detto, nella mia sicurezza:
  "Mai potrò vacillare!".
8 Nella tua bontà, o Signore,
  mi avevi posto sul mio monte sicuro;
il tuo volto hai nascosto
  e lo spavento mi ha preso.

Commento

La prospettiva della vita

Stai per caso attraversando un momento difficile? E forse ti chiedi se durerà per sempre?

La bontà di Dio dura "per tutta la vita" (v.6). Quando Davide ripensa alla sua vita, è pieno di gratitudine e lode verso Dio (v.5). Sì, attraversa momenti molto difficili, ma Dio lo libera, dice: "Mi hai risollevato, non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me" (v.2). Quando chiede aiuto, Dio lo "guarisce" (v.3).

"Signore, mio Dio,
a te ho gridato e mi hai guarito.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere
perché non scendessi nella fossa" (vv.3-4).

Davide vive anche momenti in cui Dio è in collera con lui (v.6), in cui il suo volto gli viene nascosto (v.8b). Dopo tutto, commette adulterio e un omicidio. Eppure, ripensando alla sua vita, riconosce che anche questi momenti negativi sono all’interno di una vita di grazia, colma di benedizioni.

Preghiera

Padre, ti ringrazio perché la tua collera dura solo un istante ma la tua grazia dura per sempre. Ti ringrazio perché sei lo stesso ieri, oggi e sempre e che posso fidarmi di te.
Nuovo Testamento

Marco 12,13-27

Le tasse all’imperatore di Roma

13 Mandarono da lui alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. 14 Vennero e gli dissero: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?".

15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: "Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo". 16 Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: "Questa immagine e l'iscrizione, di chi sono?".

Gli risposero: "Di Cesare".

17 Gesù disse loro: "Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio".

E rimasero ammirati di lui.

I sadducei e la risurrezione

18 Vennero da lui alcuni sadducei - i quali dicono che non c'è risurrezione - e lo interrogavano dicendo: 19 "Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. 20 C'erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. 21 Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente, 22 e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. 23 Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie".

24 Rispose loro Gesù: "Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? 25 Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. 26 Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? 27 Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore".

Commento

La visione dell'eternità

Cosa accade alle persone quando muoiono? La morte è veramente la fine di tutto? Forse in passato hai perso qualcuno a te caro della tua famiglia o un amico intimo e ti stai chiedendo se mai li rivedrai ancora. Dove sono adesso? Se ne sono andati per sempre? O si sono solo addormentati? Oppure, in qualche modo, sono vivi?

Gli avversari di Gesù cercano costantemente di coglierlo in fallo con le proprie domande (v.13).

Come primo tentativo, cercano di incastrarlo sulla questione del denaro. Ma Gesù risponde bene, costringendoli a riconoscere la sua integrità. Sanno che dice la verità, sebbene possa essere popolare o impopolare (v.14). Gesù evita il tranello e offre una risposta sorprendente (vv.15-17, Bibbia in un anno - giorno 34).

Successivamente ci riprovano, questa volta con una domanda riguardante la questione della vita dopo la morte. A quel tempo, all’interno del Giudaismo, tra farisei e sadducei vi erano dibattiti aperti su questo argomento. I farisei credevano nella resurrezione dopo la morte, i sadducei no, non ci credevano (anni fa ho interpretato i loro nomi in questo modo: farisei - "far I see" - vedo lontano, sadducei - "sad I see" - tristemente vedo).

Gesù sottolinea che i sadducei sono nel torto per due ragioni: primo "non conosc[ono] le Scritture", secondo non conoscono "la potenza di Dio" (v.24).

  1. Le Scritture

Gesù afferma l’esistenza della resurrezione dopo la morte. Sa che i sadducei credono solamente nell'autorità del Pentateuco (i primi 5 libri della Bibbia) e per questo basa la sua argomentazione a partire da questi libri ed in particolare da Esodo 3,6: "Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore" (Marco 12,26-27). In altre parole, Abramo, Isacco e Giacobbe sono ancora vivi, ora!

  1. La potenza di Dio

A sostegno della resurrezione dei morti, in 1 Corinzi 15 troviamo l'argomentazione più solida e approfondita. Paolo enfatizza continuamente la potenza di Dio, che i sadducei negavano. Scrive che il corpo è "seminato nella debolezza" ma "risorge nella potenza" (1 Corinzi 15,43). Dio ci "dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!" (vv.56-57)

La bella notizia è che la stessa potenza che era all'opera nella risurrezione di Cristo dai morti, ora è all'opera dentro di noi. Quella stessa potenza ci trasforma ogni giorno, ci rende sempre più a somiglianza di Cristo (Efesini 1,19-20) e in futuro, nella nuova creazione, trasformerà il nostro corpo in corpo di risurrezione.

Coloro che sono morti in Cristo sono quindi ancora vivi e tu li vedrai ancora. Per questo, nonostante la separazione sia ora dolorosa, dobbiamo sempre cercare di vedere ogni difficoltà e lotta in questa vita alla luce dell'eternità. Dio vede lontano.

Preghiera

Grazie Signore perché questa vita non si conclude qui. Grazie perché i morti risorgeranno. Aiutami a vedere tutte le lotte di questa vita alla luce dell'eternità.
Antico Testamento

Levitico 11,1-12,8

Puro e impuro

11Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse loro: 2 "Parlate agli Israeliti dicendo: "Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutte le bestie che sono sulla terra. 3 Potrete mangiare di ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina.

4 Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete impuro; 5 l'iràce, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete impuro; 6 la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete impura; 7 il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete impuro. 8 Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete impuri.

9 Fra tutti gli animali acquatici ecco quelli che potrete mangiare: potrete mangiare tutti quelli, di mare o di fiume, che hanno pinne e squame. 10 Ma di tutti gli animali che si muovono o vivono nelle acque, nei mari e nei fiumi, quanti non hanno né pinne né squame saranno per voi obbrobriosi. 11 Essi saranno per voi obbrobriosi; non mangerete la loro carne e riterrete obbrobriosi i loro cadaveri. 12 Tutto ciò che non ha né pinne né squame nelle acque sarà per voi obbrobrioso.

13 Fra i volatili saranno obbrobriosi questi, che non dovrete mangiare, perché obbrobriosi: l'aquila, l'avvoltoio e l'aquila di mare, 14 il nibbio e ogni specie di falco, 15 ogni specie di corvo, 16 lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparviero, 17 il gufo, l'alcione, l'ibis, 18 il cigno, il pellicano, la fòlaga, 19 la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il pipistrello.

20 Sarà per voi obbrobrioso anche ogni insetto alato che cammina su quattro piedi. 21 Però fra tutti gli insetti alati che camminano su quattro piedi, potrete mangiare quelli che hanno due zampe sopra i piedi, per saltare sulla terra. 22 Perciò potrete mangiare i seguenti: ogni specie di cavalletta, ogni specie di locusta, ogni specie di acrìdi e ogni specie di grillo. 23 Ogni altro insetto alato che ha quattro piedi sarà obbrobrioso per voi;

24 infatti vi rendono impuri: chiunque toccherà il loro cadavere sarà impuro fino alla sera 25 e chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà impuro fino alla sera.

26 Riterrete impuro ogni animale che ha l'unghia, ma non divisa da fessura, e non rumina: chiunque li toccherà sarà impuro. 27 Considererete impuri tutti i quadrupedi che camminano sulla pianta dei piedi; chiunque ne toccherà il cadavere sarà impuro fino alla sera. 28 E chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà impuro fino alla sera. Tali animali riterrete impuri.

29 Fra gli animali che strisciano per terra riterrete impuro: la talpa, il topo e ogni specie di sauri, 30 il toporagno, la lucertola, il geco, il ramarro, il camaleonte. 31 Questi animali, fra quanti strisciano, saranno impuri per voi; chiunque li toccherà morti, sarà impuro fino alla sera. 32 Ogni oggetto sul quale cadrà morto qualcuno di essi, sarà impuro: si tratti di utensile di legno oppure di veste o pelle o sacco o qualunque altro oggetto di cui si faccia uso; si immergerà nell'acqua e sarà impuro fino alla sera, poi sarà puro. 33 Se ne cade qualcuno in un vaso di terra, quanto vi si troverà dentro sarà impuro e spezzerete il vaso. 34 Ogni cibo che serve di nutrimento, sul quale cada quell'acqua, sarà impuro; ogni bevanda potabile, qualunque sia il vaso che la contiene, sarà impura. 35 Ogni oggetto sul quale cadrà qualche parte del loro cadavere, sarà impuro; il forno o il fornello sarà spezzato: sono impuri e li dovete ritenere tali. 36 Però, una fonte o una cisterna, cioè una raccolta di acqua, resterà pura; ma chi toccherà i loro cadaveri sarà impuro. 37 Se qualcosa dei loro cadaveri cade su qualche seme che deve essere seminato, questo sarà puro; 38 ma se è stata versata acqua sul seme e vi cade qualche cosa dei loro cadaveri, lo riterrai impuro.

39 Se muore un animale, di cui vi potete cibare, colui che ne toccherà il cadavere sarà impuro fino alla sera. 40 Colui che mangerà di quel cadavere si laverà le vesti e sarà impuro fino alla sera; anche colui che trasporterà quel cadavere si laverà le vesti e sarà impuro fino alla sera.

41 Ogni essere che striscia sulla terra sarà obbrobrioso; non se ne mangerà. 42 Di tutti gli animali che strisciano sulla terra non ne mangerete alcuno che cammini sul ventre o cammini con quattro piedi o con molti piedi, poiché saranno obbrobriosi. 43 Non rendete le vostre persone contaminate con alcuno di questi animali che strisciano; non rendetevi impuri con essi e non diventate, a causa loro, impuri. 44 Poiché io sono il Signore, vostro Dio. Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo; non rendete impure le vostre persone con alcuno di questi animali che strisciano per terra. 45 Poiché io sono il Signore, che vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto per essere il vostro Dio; siate dunque santi, perché io sono santo.

46 Questa è la legge che riguarda i quadrupedi, gli uccelli, ogni essere vivente che si muove nelle acque e ogni essere che striscia per terra, 47 per distinguere ciò che è impuro da ciò che è puro, l'animale che si può mangiare da quello che non si deve mangiare"".

Parto e purità

12Il Signore parlò a Mosè e disse: 2 "Parla agli Israeliti dicendo: "Se una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà impura per sette giorni; sarà impura come nel tempo delle sue mestruazioni. 3 L'ottavo giorno si circonciderà il prepuzio del bambino. 4 Poi ella resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione. 5 Ma se partorisce una femmina sarà impura due settimane come durante le sue mestruazioni; resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue.

6 Quando i giorni della sua purificazione per un figlio o per una figlia saranno compiuti, porterà al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un colombo o una tortora in sacrificio per il peccato. 7 Il sacerdote li offrirà davanti al Signore e farà il rito espiatorio per lei; ella sarà purificata dal flusso del suo sangue.

Questa è la legge che riguarda la donna, quando partorisce un maschio o una femmina. 8 Se non ha mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio per il peccato. Il sacerdote compirà il rito espiatorio per lei ed ella sarà pura"".

Commento

La grande visione di Dio nella storia

Qual è il senso di tutte le regole che troviamo nel libro del Levitico? Perchè la Bibbia ne parla?

Come sempre, l'Antico Testamento può essere pienamente compreso solo alla luce del Nuovo Testamento e, in particolare, attraverso l'insegnamento di Gesù. Dio aveva un progetto a lungo termine, un progetto che serviva a preparare il mondo alla venuta di Cristo.

Il Nuovo Testamento ci fa comprendere che tutte le regole articolate che troviamo nel Levitico sono soltanto "ombra di quelle future, ma la realtà è di Cristo" (Colossesi 2,17). Lo scopo di tali regole era di guidarci verso la santità: "Poiché io sono il Signore, vostro Dio. Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo" (Levitico 11,44).

Nella sua prima lettera, l’apostolo Pietro cita questo versetto per incoraggiare i primi cristiani a vivere santamente. Scrive: "Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri di un tempo, quando eravate nell'ignoranza, ma, come il Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta. Poiché sta scritto: Sarete santi, perché io sono santo" (1 Pietro 1,14-16).

Il Nuovo Testamento dice poi che siamo stati santificati per mezzo di Cristo. Paolo aggiunge: "Nessuno dunque vi condanni in fatto di cibo o di bevanda” (Colossesi 2,16). Tutte le regole scritte nell'Antico Testamento trovano quindi compimento nella venuta di Gesù.

Tuttavia, in quelle regole vi erano anche ragioni molto pratiche. La carne di maiale, ad esempio, era vietata principalmente per ragioni di salute (era considerata portatrice di malattie). Vi erano poi altre precauzioni che tenevano conto di necessità igieniche essenziali. Dio vuole che nutriamo il nostro corpo con giudizio e attenzione alla nostra salute!

La stessa purificazione della donna dopo il parto non aveva un significato morale, ma un significato cerimoniale (Levitico 12,2). Era una purificazione "dal flusso del suo sangue" (v.7) e non era in alcun modo legata al rapporto coniugale o al parto. In molte situazioni, quelle regole potevano rappresentare una grande benedizione per la donna che aveva partorito. Il lungo periodo di separazione dalla comunità avrebbe protetto la donna per un po’ di tempo dopo il parto, evitandole un brusco ritorno alla frenesia della vita quotidiana.

Questo passo del Levitico offre inoltre un'idea del contesto familiare di Gesù. Ci mostra la povertà nella quale Gesù ha vissuto fin dalla nascita. Maria "non ha mezzi per offrire un agnello" (v.8). Quando Maria e Giuseppe si recano a Gerusalemme per "la loro purificazione rituale secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore,... e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi" (v.8; Luca 2,22-24).

Per la venuta del suo Figlio, Dio aveva un progetto a lungo termine che ha realizzato nei tempi in cui queste leggi erano in vigore. Da sempre Dio ha operato nella storia del mondo per preparare la venuta di Gesù. Gesù è nato sotto la legge. Ha obbedito alla legge e l'ha portata a compimento fino alla sua morte in croce. Gesù è risorto dalla morte per dare anche a noi, un giorno, la risurrezione e "perché ricevessimo l'adozione a figli [di Dio]" (Galati 4,5).

Preghiera

Signore, grazie perché non siamo più sotto la legge. Grazie perché abbiamo ricevuto l'adozione di figli e per aver mandato lo Spirito di Gesù nel nostro cuore. Grazie per la prospettiva di una vita eterna con te. Aiutami a guardare le cose secondo una prospettiva a lungo termine e a vivere una vita di grazia.

La moglie di Nicky dice

Salmi 30

"Ho detto, nella mia sicurezza: Mai potrò vacillare" (v.7).

Il 2020 e il 2021 sono stati anni davvero difficili a causa di una pandemia che ha scosso tutto il mondo. In questo periodo siamo stati costretti ad un doloroso isolamento che ci ha spesso tenuti lontani dai nostri cari e dalle nostre amicizie. È un po’ come se Dio avesse "nascosto il suo volto".

Come è scritto nel versetto 3 del salmo, mi sono ritrovata a gridare: "Signore, mio Dio, a te ho gridato…" e mi sono ricordata che tutto è nelle tue mani. Il salmista aggiunge: "... e tu mi hai guarito".

Ora io prego di poter vivere il resto di quest’anno come un tempo di guarigione fisica, psicologica ed emotiva.

Versetto del giorno

Salmi 30,3

"Signore, mio Dio, a te ho gridato e mi hai guarito".

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

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Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation

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