Giorno 45

La domanda più importante del mondo

Sapienziali Salmi 21,9-14
Nuovo Testamento Matteo 28,1-20
Antico Testamento Esodo 15,1-16,36

Introduzione

Cyril E.M. Joad fu un grande filosofo inglese e brillante professore alla London University. Non era cristiano. Un giorno, ad un programma radiofonico, gli fu chiesto: "Se potessi incontrare una persona del passato, chi vorresti che fosse e che domanda gli faresti?"

Senza esitazione, Joad rispose: "Gesù Cristo. Se lo incontrassi gli farei la domanda più importante del mondo: ‘Sei o non sei risorto dai morti’?"

Ad un certo punto della sua vita, Joad riuscì a ricevere una risposta alla sua domanda: incontrò Gesù. Più tardi scrisse un libro dal titolo Recovery of Belief (Ritrovare la fede). Disse: "Se Gesù Cristo è risorto dai morti, questo cambia tutto".

Nel parlare dell’amore di Dio, gli autori del Nuovo Testamento indicano la croce. E nel parlare della potenza di Dio indicano la risurrezione: "La straordinaria grandezza della sua potenza... Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli" (Efesini 1,19-20). Ai suoi discepoli, Gesù risorto dice: "A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra" (Matteo 28,18, AMP).

Risurrezione significa che Gesù è presente ora con te. Dice: "Io sono con voi tutti i giorni" (v.20).

La risurrezione non solo manifesta la potenza di Dio, ma anche la sua presenza tra noi e la sua provvidenza.

Sapienziali

Salmi 21,9-14

9 La tua mano raggiungerà tutti i nemici,
  la tua destra raggiungerà quelli che ti odiano.
10 Gettali in una fornace ardente
  nel giorno in cui ti mostrerai;
nella sua ira li inghiottirà il Signore,
  li divorerà il fuoco.
11 Eliminerai dalla terra il loro frutto,
  la loro stirpe di mezzo agli uomini.
12 Perché hanno riversato su di te il male,
  hanno tramato insidie; ma non avranno successo.
13 Hai fatto loro voltare la schiena,
  quando contro di loro puntavi il tuo arco.

14 Àlzati, Signore, in tutta la tua forza:
  canteremo e inneggeremo alla tua potenza.

Commento

La sua potenza

Secondo il Nuovo Testamento, Gesù è "potenza di Dio" (1 Corinzi 1,24).

Davide loda Dio per la sua "forza" e "potenza" (Salmi 21,14, AMP). Parla della sua fiducia nella "mano" di Dio (v.9a) ed in particolare nella sua "destra” (v.9b). Nella Bibbia, la mano, specialmente la destra, è usata come simbolo di forza e potenza (Esodo 15,6.12). Davide sta parlando di giudizio e della potente mano di Dio nel giudizio.

Nel Nuovo Testamento, Gesù risorto è spesso descritto come "alla destra di Dio" (ad esempio in Atti 2,33a). A volte vediamo persone che operano il male, tramano insidie (Salmi 21,12) e hanno successo nella vita. Non dovremmo dimenticare che il loro potere è temporaneo, perché Gesù siede alla destra di Dio, su un trono di infinita autorità e potenza. E che verrà il tempo in cui Dio interverrà. Noi sappiamo che Gesù è risorto e tornerà a giudicare i vivi e i morti.

Preghiera

Signore, grazie per la tua grande forza e potenza. "Àlzati, Signore, in tutta la tua forza: canteremo e inneggeremo alla tua potenza" (v.14, AMP).
Nuovo Testamento

Matteo 28,1-20

Gesù risorge

28Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare la tomba.

2 Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3 Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. 4 Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte.

5 L'angelo disse alle donne: "Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6 Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli: "È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete". Ecco, io ve l'ho detto".

8 Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. 9 Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: "Salute a voi!". Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. 10 Allora Gesù disse loro: "Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno".

Le guardie corrotte

11 Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. 12 Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, 13 dicendo: "Dite così: "I suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo". 14 E se mai la cosa venisse all'orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione". 15 Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi.

Missione universale dei discepoli

16 Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 17 Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18 Gesù si avvicinò e disse loro: "A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".

Commento

La sua presenza

Credo che nella vita non ci sia nulla di più grande del poter sperimentare la presenza di Gesù risorto.

Gesù invia i suoi discepoli nel mondo a fare nuovi discepoli: "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli" (v.19a). Questa è la nostra chiamata come individui e come comunità ecclesiale. Il compito della nostra chiesa qui a Londra è fare la nostra parte nell’evangelizzazione delle nazioni, nella rivitalizzazione della chiesa e nella trasformazione della società. Un compito che nasce da questo incarico di Gesù.

Ma insieme a questo incarico c’è anche una promessa: "Io sono con voi tutti i giorni" (v.20b). La risurrezione non è solo un fatto storico o un'idea religiosa; è una realtà che cambia la vita. Dio promette che nel fare questo la presenza di Gesù risorto ti accompagnerà.

Alle donne giunte alla tomba vuota, l'angelo dice: "Non è qui. È risorto... là lo vedrete" (vv.6-7).

Piene di “gioia grande” corrono ad annunciarlo ai discepoli e quasi giunte a destinazione: "Gesù venne loro incontro" (v.9). Quelle donne sperimentano così la presenza di Gesù risorto (vv.8-10): "Gli abbracciarono i piedi" (v.9) e “lo adorarono” come Dio (vv.9b.17a).

Fin da subito le persone cercano di dare una spiegazione alla tomba vuota (v.13). Infatti, nonostante le prove, non tutti credono (v.17b). I capi dei sacerdoti decidono allora di divulgare una propria versione: "I suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi \[soldati\] dormivamo" (v.13). Vi sono persone che ancora oggi sostengono questa teoria. Ma è una teoria debole che si scontra con numerose evidenze, ad esempio:

  1. I discepoli da scoraggiati e spaventati appaiono trasformati. Solo un miracolo grande come la risurrezione può fare questo
  2. Nessuno si aspetta che Gesù risorga dai morti. Non hanno quindi alcun motivo per rubare il corpo
  3. Il sepolcro è strettamente sorvegliato (27,62-66)
  4. I discepoli non sono gli unici a vedere Gesù. Per quaranta giorni, dopo la risurrezione, molte altre persone lo incontrano e interagiscono con lui (Atti 1,3; 1 Corinzi 15,6)
  5. Se i discepoli avessero rubato il corpo, tutta la loro vita sarebbe stata impostata su una menzogna. Ho un amico di nome Ian Walker, scienziato a Cambridge. Ian è diventato cristiano proprio per questo. Non poteva credere che i discepoli avessero potuto fingere tutta la vita e per una “menzogna” essere torturati e messi a morte. Non poteva essere vero.

Ciò che è vero, invece, è che Gesù è veramente risorto. La morte e la tomba non sono la fine di tutto. In Cristo, tutti noi, un giorno, risorgeremo dalla morte.

Le donne al sepolcro sono le prime a ricevere il messaggio della risurrezione. Questo aspetto è importante perché all'epoca la testimonianza delle donne in tribunale non era considerata valida. Un esempio, questo, di quanto le donne nella Bibbia abbiano spesso un ruolo di protagonista e di leadership (come anche Miriam nel brano dell'Antico Testamento di oggi).

Il Vangelo di Matteo inizia annunciando che Gesù è "Dio con noi" (Matteo 1,23) e termina con una grande promessa. A tutti coloro che credono e obbediscono a ciò che lui comanda, Gesù promette: "Io sono con voi tutti i giorni" (28,20b).

Preghiera

Signore, grazie perché ci hai inviati nel mondo a fare discepoli e perché ci hai promesso di essere sempre con noi.
Antico Testamento

Esodo 15,1-16,36

Il canto di Mosé e Miriam

15Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:

  "Voglio cantare al Signore,
    perché ha mirabilmente trionfato:
  cavallo e cavaliere
    ha gettato nel mare.

  2 Mia forza e mio canto è il Signore,
     egli è stato la mia salvezza.
  È il mio Dio: lo voglio lodare,
     il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!
  3 Il Signore è un guerriero,
    Signore è il suo nome.
  4 I carri del faraone e il suo esercito
    li ha scagliati nel mare;
  i suoi combattenti scelti
    furono sommersi nel Mar Rosso.
  5 Gli abissi li ricoprirono,
    sprofondarono come pietra.
  6 La tua destra, Signore,
    è gloriosa per la potenza,
  la tua destra, Signore,
    annienta il nemico;

  7 con sublime maestà
    abbatti i tuoi avversari,
  scateni il tuo furore,
    che li divora come paglia.
  8 Al soffio della tua ira
    si accumularono le acque,
  si alzarono le onde come un argine,
    si rappresero gli abissi nel fondo del mare.
  9 Il nemico aveva detto:
    "Inseguirò, raggiungerò,
  spartirò il bottino,
    se ne sazierà la mia brama;
  sfodererò la spada,
    li conquisterà la mia mano!".
  10 Soffiasti con il tuo alito:
    li ricoprì il mare,
  sprofondarono come piombo
    in acque profonde.
  11 Chi è come te
    fra gli dèi, Signore?
  Chi è come te, maestoso in santità,
    terribile nelle imprese,
  autore di prodigi?

  12 Stendesti la destra:
    li inghiottì la terra.
  13 Guidasti con il tuo amore
    questo popolo che hai riscattato,
  lo conducesti con la tua potenza
    alla tua santa dimora.
  14 Udirono i popoli: sono atterriti.
    L'angoscia afferrò gli abitanti della Filistea.
  15 Allora si sono spaventati i capi di Edom,
    il pànico prende i potenti di Moab;
  hanno tremato tutti gli abitanti di Canaan.
    16 Piómbino su di loro paura e terrore;
  per la potenza del tuo braccio
    restino muti come pietra,
  finché sia passato il tuo popolo, Signore,
    finché sia passato questo tuo popolo, che ti sei acquistato.
  17 Tu lo fai entrare e lo pianti
    sul monte della tua eredità,
  luogo che per tua dimora, Signore, hai preparato,
    santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato.

  18 Il Signore regni
    in eterno e per sempre!".

19 Quando i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri furono entrati nel mare, il Signore fece tornare sopra di essi le acque del mare, mentre gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare. 20 Allora Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un tamburello: dietro a lei uscirono le donne con i tamburelli e con danze. 21 Maria intonò per loro il ritornello:

  "Cantate al Signore,
    perché ha mirabilmente trionfato:
  cavallo e cavaliere
    ha gettato nel mare!".

Le acque di Mara e di Elìm

22 Mosè fece partire Israele dal Mar Rosso ed essi avanzarono verso il deserto di Sur. Camminarono tre giorni nel deserto senza trovare acqua. 23 Arrivarono a Mara, ma non potevano bere le acque di Mara, perché erano amare. Per questo furono chiamate Mara. 24 Allora il popolo mormorò contro Mosè: "Che cosa berremo?".

25 Egli invocò il Signore, il quale gli indicò un legno. Lo gettò nell'acqua e l'acqua divenne dolce.

In quel luogo il Signore impose al popolo una legge e un diritto; in quel luogo lo mise alla prova. 26 Disse: "Se tu darai ascolto alla voce del Signore, tuo Dio, e farai ciò che è retto ai suoi occhi, se tu presterai orecchio ai suoi ordini e osserverai tutte le sue leggi, io non t'infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitto agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce!".

27 Poi arrivarono a Elìm, dove sono dodici sorgenti di acqua e settanta palme. Qui si accamparono presso l'acqua.

La manna e le quaglie

16Levarono le tende da Elìm e tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin, che si trova tra Elìm e il Sinai, il quindici del secondo mese dopo la loro uscita dalla terra d'Egitto. 2 Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. 3 Gli Israeliti dissero loro: "Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine".

4 Allora il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. 5 Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che avranno raccolto ogni altro giorno".

6 Mosè e Aronne dissero a tutti gli Israeliti: "Questa sera saprete che il Signore vi ha fatto uscire dalla terra d'Egitto 7 e domani mattina vedrete la gloria del Signore, poiché egli ha inteso le vostre mormorazioni contro di lui. Noi infatti che cosa siamo, perché mormoriate contro di noi?". 8 Mosè disse: "Quando il Signore vi darà alla sera la carne da mangiare e alla mattina il pane a sazietà, sarà perché il Signore ha inteso le mormorazioni con le quali mormorate contro di lui. Noi infatti che cosa siamo? Non contro di noi vanno le vostre mormorazioni, ma contro il Signore".

9 Mosè disse ad Aronne: "Da' questo comando a tutta la comunità degli Israeliti: "Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha inteso le vostre mormorazioni!"".

10 Ora, mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti, essi si voltarono verso il deserto: ed ecco, la gloria del Signore si manifestò attraverso la nube.

11 Il Signore disse a Mosè: 12 "Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio"".

13 La sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino c'era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. 14 Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. 15 Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: "Che cos'è?", perché non sapevano che cosa fosse.

Mosè disse loro: "È il pane che il Signore vi ha dato in cibo. 16 Ecco che cosa comanda il Signore: "Raccoglietene quanto ciascuno può mangiarne, un omer a testa, secondo il numero delle persone che sono con voi. Ne prenderete ciascuno per quelli della propria tenda"".

17 Così fecero gli Israeliti. Ne raccolsero chi molto, chi poco. 18 Si misurò con l'omer: colui che ne aveva preso di più, non ne aveva di troppo; colui che ne aveva preso di meno, non ne mancava. Avevano raccolto secondo quanto ciascuno poteva mangiarne.

19 Mosè disse loro: "Nessuno ne faccia avanzare fino al mattino".

20 Essi non obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò contro di loro.

21 Essi dunque ne raccoglievano ogni mattina secondo quanto ciascuno mangiava; quando il sole cominciava a scaldare, si scioglieva. 22 Quando venne il sesto giorno essi raccolsero il doppio di quel pane, due omer a testa. Allora tutti i capi della comunità vennero a informare Mosè. 23 Egli disse loro: "È appunto ciò che ha detto il Signore: "Domani è sabato, riposo assoluto consacrato al Signore. Ciò che avete da cuocere, cuocetelo; ciò che avete da bollire, bollitelo; quanto avanza, tenetelo in serbo fino a domani mattina"".

24 Essi lo misero in serbo fino al mattino, come aveva ordinato Mosè, e non imputridì, né vi si trovarono vermi. 25 Disse Mosè: "Mangiatelo oggi, perché è sabato in onore del Signore: oggi non ne troverete nella campagna. 26 Sei giorni lo raccoglierete, ma il settimo giorno è sabato: non ve ne sarà".

27 Nel settimo giorno alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono. 28 Disse allora il Signore a Mosè: "Fino a quando rifiuterete di osservare i miei ordini e le mie leggi? 29 Vedete che il Signore vi ha dato il sabato! Per questo egli vi dà al sesto giorno il pane per due giorni. Restate ciascuno al proprio posto! Nel settimo giorno nessuno esca dal luogo dove si trova". 30 Il popolo dunque riposò nel settimo giorno.

31 La casa d'Israele lo chiamò manna. Era simile al seme del coriandolo e bianco; aveva il sapore di una focaccia con miele. 32 Mosè disse: "Questo ha ordinato il Signore: "Riempitene un omer e conservatelo per i vostri discendenti, perché vedano il pane che vi ho dato da mangiare nel deserto, quando vi ho fatto uscire dalla terra d'Egitto"".

33 Mosè disse quindi ad Aronne: "Prendi un'urna e mettici un omer completo di manna; deponila davanti al Signore e conservala per i vostri discendenti".

34 Secondo quanto il Signore aveva ordinato a Mosè, Aronne la depose per conservarla davanti alla Testimonianza. 35 Gli Israeliti mangiarono la manna per quarant'anni, fino al loro arrivo in una terra abitata: mangiarono la manna finché non furono arrivati ai confini della terra di Canaan.

36 L'omer è la decima parte dell'efa.

Commento

La sua provvidenza

Spesso viviamo le nostre giornate in costante preoccupazione per il futuro. Ci preoccupiamo per la salute, il lavoro, la famiglia e le finanze. Ma le preoccupazioni non riguardano l’oggi ma il domani. Dovremmo tutti cercare di vedere le preoccupazioni da una prospettiva diversa. Corrie ten Boom ha detto: "Preoccuparsi è affrontare il carico di domani con l'energia di oggi. È trasportare due giorni in una sola volta. È muoversi verso il domani con anticipo". Riguardo al domani, Dio ci invita ad avere fiducia in lui e a vivere un giorno alla volta.

In questo brano, Dio promette di provvedere a noi, ma un giorno alla volta. Gesù stesso ci insegna a pregare: "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" (Matteo 6,11). Ciò che dovremmo fare è quindi fidarci di Dio. Sarà lui a provvedere a noi nel momento del bisogno.

Il canto di Mosè e Miriam nel capitolo 15 è un grande esempio di lode e fiducia in Dio. Lodano Dio per ciò che egli è (Esodo 15,1-5), per ciò che ha fatto per loro: salvezza, soccorso e provvidenza (vv.6-12). E infine lo lodano per ciò che farà in futuro: guida, salvezza, protezione e provvidenza (vv.13-18).

Dio promette di provvedere ai loro bisogni materiali. Promette di far piovere un "pane dal cielo" (16,4a) chiamato "manna" (v.31). Ogni giorno fornisce loro tutto ciò di cui hanno bisogno in termini di "pane quotidiano". Ognuno raccoglie quanto gli occorre (vv.18c.21a), nulla di più. Gli viene detto infatti di non conservarlo per il futuro: "Nessuno ne faccia avanzare fino al mattino" (v.19).

Nel corso degli anni, è proprio questo che abbiamo sperimentato come comunità ecclesiale. Dio provvede a tutti i nostri bisogni materiali ma non ci dà più di quello di cui abbiamo bisogno. Non accumuliamo riserve per il futuro, ma confidiamo che Dio provvederà a noi mese dopo mese e anno dopo anno.

È sempre una tentazione voler accumulare tutto ciò che riceviamo, come sicurezza per il futuro, invece che confidare che Dio ci darà ciò di cui abbiamo bisogno, quando ne avremo bisogno. Questo vale anche per i nostri bisogni spirituali: non possiamo fare affidamento solo sulle benedizioni del passato.

È triste vedere in questo passaggio, quanto velocemente il popolo di Dio sembri dimenticare la bontà e la provvidenza di Dio del passato ed inizi a lamentarsi dei problemi del presente. Anche noi spesso siamo tentati di fare così. Questo passaggio ci ricorda la necessità di confidare sempre nella provvidenza di Dio, nei momenti belli e in quelli più difficili.

Gesù stesso ci dice di essere la provvidenza di Dio più suprema. Dice: "Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno" (Giovanni 6,48-51).

È la risurrezione di Gesù che dà a questa provvidenza un carattere di eternità. È perché Gesù è risorto alla vita che chi mangia questo pane vivrà per sempre.

Preghiera

Grazie, Signore, perché prometti che colmerai ogni nostro bisogno secondo la tua “ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù" (Filippesi 4,19). Guardandomi indietro e con rendimento di grazie, attendo il futuro con trepidazione e fiducia, certo che continuerai a soddisfare tutte le mie esigenze secondo le tue infinite ricchezze, in Cristo Gesù risorto.

La moglie di Nicky dice

Matteo 28,1-8

In una cultura dove le donne erano considerate cittadine di serie B, Gesù appare per primo a due donne. Gesù sceglie due donne normali e affida loro la notizia più importante di tutta la storia.

Versetto del giorno

Esodo 15,26

“Io sono il Signore, colui che ti guarisce!”

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Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Corrie ten Boom, Clippings From My Notebook, (Triangle, 1983).

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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