Giorno 355

La mano di Dio è su di noi

Sapienziali Salmi 145,13-21
Nuovo Testamento Apocalisse 13,1-18
Antico Testamento Esdra 7,11-8,14

Introduzione

Le mani sono molto importanti. Il giorno del matrimonio di nostra figlia, ho preso la sua mano e l'ho data al celebrante (anche lui nostro figlio). La mano di quest’ultimo rappresentava la mano di Dio. Questi, a sua volta, ha preso la mano di lei e l'ha unita a quella del marito. Simbolicamente, io la consegnavo a Dio e Dio la consegnava a suo marito. Nella cerimonia del matrimonio, l'unione delle mani è una parte fondamentale.

Da un punto vista fisico, la mano è semplicemente il palmo, le dita e il pollice. Ma spesso, nell'usare la parola "mano", intendiamo qualcosa in senso non solo fisico. La parola "mano" può essere usata come metafora di azione, cura e possesso.

Dio usa le mani. Nei Vangeli leggiamo che Gesù guariva imponendo le mani su persone malate, o anche solo toccandole con le mani (ad esempio, Marco 6,5; 8,23). Altre volte imponeva le mani sulle persone per benedirle (10,16). Ai suoi discepoli diceva che le loro mani sarebbero state usate per guarire i malati (16,18). Ed è questo che è successo: persone che venivano guarite grazie all'imposizione delle mani (ad esempio Atti 8,17-18). Altre venivano riempite di Spirito Santo (9,17; 19,6) o ricevevano doni attraverso l'imposizione delle mani (2 Timòteo 1,6).

Ma cosa significa "mano di Dio"? Nella Bibbia, "la mano di Dio" ha un significato molto profondo. Esdra dice: "Allora io mi sono sentito incoraggiato, perché la mano del Signore, mio Dio, era su di me" (Esdra 7,28). La mano invisibile e intangibile di Dio è anche su di noi: ci guida, ci incoraggia, ci protegge, ci rafforza e ci dà coraggio.

Sapienziali

Salmi 145,13-21

  13 Il tuo regno è un regno eterno,
   il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
  Fedele è il Signore in tutte le sue parole
   e buono in tutte le sue opere.
  14 Il Signore sostiene quelli che vacillano
   e rialza chiunque è caduto.
  15 Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
   e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
  16 Tu apri la tua mano
   e sazi il desiderio di ogni vivente.

  17 Giusto è il Signore in tutte le sue vie
   e buono in tutte le sue opere.
  18 Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
   a quanti lo invocano con sincerità.
  19 Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
   ascolta il loro grido e li salva.
  20 Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano,
   ma distrugge tutti i malvagi.

  21 Canti la mia bocca la lode del Signore
   e benedica ogni vivente il suo santo nome,
   in eterno e per sempre.

Commento

La mano di Dio è aperta e generosa

Il salmista dice: "Tu apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente" (v.16). Questa metafora esprime la straordinaria generosità di Dio, il quale apre la mano per soddisfare i nostri desideri. Si colloca nel mezzo di una sezione del salmo centrata sull'amore grande e sulla fedeltà di Dio.

Il poeta Robert Browning ha detto: "Ho vissuto e visto la mano di Dio in tutta la vita, e tutto è sempre stato per il meglio". Nel salmi è scritto: "Il Signore sostiene quelli che vacillano" (v.14a, MSG). Il marchio di fabbrica di tutte le sue opere è l'amore: il Signore è "buono in tutte le sue opere" (v.17b, MSG).

"Fedele è il Signore in tutte le sue parole" (v.13b). Questo salmo è pieno di promesse meravigliose. Il Signore ci sosterrà (v.14). Il Signore ci è vicino (v.18), esaudisce i nostri desideri (v.19), veglia su di noi (v.20). A noi non rimane che rispondere con la lode: "Canti la mia bocca la lode del Signore e benedica ogni vivente il suo santo nome, in eterno e per sempre" (v.21).

Preghiera

"Signore, come bambino lascia che ti tenga per mano e che cammini con te per tutti i miei giorni, sicuro del tuo amore e della tua forza" (Preghiera di Tommaso da Kempis, 1380-1471 circa).
Nuovo Testamento

Apocalisse 13,1-18

La bestia che viene dal mare

13 E vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo. 2 La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il drago le diede la sua forza, il suo trono e il suo grande potere. 3 Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita. Allora la terra intera, presa d'ammirazione, andò dietro alla bestia 4 e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia, e adorarono la bestia dicendo: "Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?".

5 Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi. 6 Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo. 7 Le fu concesso di fare guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione. 8 La adoreranno tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita dell'Agnello, immolato fin dalla fondazione del mondo.

9 Chi ha orecchi, ascolti:

  10 Colui che deve andare in prigionia,
   vada in prigionia;
  colui che deve essere ucciso di spada,
   di spada sia ucciso.

In questo sta la perseveranza e la fede dei santi.

La bestia che viene dalla terra

11 E vidi salire dalla terra un'altra bestia che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, ma parlava come un drago. 12 Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita. 13 Opera grandi prodigi, fino a far scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. 14 Per mezzo di questi prodigi, che le fu concesso di compiere in presenza della bestia, seduce gli abitanti della terra, dicendo loro di erigere una statua alla bestia, che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. 15 E le fu anche concesso di animare la statua della bestia, in modo che quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non avessero adorato la statua della bestia. 16 Essa fa sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte, 17 e che nessuno possa comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.

18 Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: è infatti un numero di uomo, e il suo numero è seicentosessantasei.

Commento

La mano di Dio scrive il nostro nome nel libro della vita

Avere il proprio nome scritto nel "libro della vita" di Gesù (v.8b) è un grande privilegio. Di fronte alle persecuzioni, il popolo santo di Dio resiste con "perseveranza" e "fede" (v.10b, MSG).

La prima "bestia" (v.1b) sembra essere una potenza persecutrice. Questo capitolo contiene una descrizione del governo umano nel suo lato peggiore, un potere demoniaco. Un brano, questo, da leggere con Romani 13, in cui il governo umano è visto al suo meglio, vive un'autorità divina. Tutti i governi umani sono un misto di Apocalisse 13 e Romani 13. Alcuni sono più simili a Romani 13, altri più simili alla descrizione qui riportata. Non dovremmo stupirci quindi se i governi umani oggi fanno leggi anticristiane o addirittura se perseguitano la Chiesa.

È probabile qui che le "sette teste" (Apocalisse 13,1) rappresentino i sette colli su cui è stata costruita Roma (vedi 17,9). Il profeta Daniele ebbe una visione per certi versi simile. Vide delle bestie simili ad un leone, un orso e un leopardo e che rappresentavano tre potenze mondiali successive (Daniele 7,3). In Apocalisse, queste tre bestie sono riunite in una sola (Apocalisse 13,2).

La "piaga mortale" che viene "guarita" (v.3) potrebbe riferirsi a Nerone, noto per la sua persecuzione ai cristiani, il quale tentò di togliersi la vita nel 68 d.C. e che, secondo la leggenda, si credeva fosse sopravvissuto o tornato in vita. Questo potrebbe essere visto come parodia della morte e risurrezione di Gesù.

La bestia attacca il popolo di Dio per quarantadue mesi, cioè tre anni e mezzo, un periodo che potrebbe rappresentare il tempo tra la prima e la seconda venuta di Gesù, cioè l'età della Chiesa. La bestia perseguita la Chiesa. Fa "guerra contro i santi" (v.7) e ha un grande seguito.

Gli unici che non la seguono sono tutti coloro i cui nomi sono scritti "nel libro della vita dell'Agnello, immolato fin dalla fondazione del mondo" (v.8b).

La seconda "bestia" è una figura pseudo-cristiana. "Opera grandi prodigi" (v.13). È un ingannatore. "Fa sì che tutti… ricevano un marchio sulla mano destra o sulla fronte" (v.16). Il suo numero è 666 (v.18).

Il numero 666 può avere moltelplici significati. Può rappresentare ancora una volta Nerone. Le lettere ebraiche di "Nerone Cesare", se convertite in numeri, corrispondono al numero 666. Può anche rappresentare la triplice imperfezione. I numeri nell'Apocalisse sono infatti simbolici. Il sette è il numero della perfezione e il sei quello dell'imperfezione. 666 è quindi il numero della triplice imperfezione, o della completa peccaminosità.

"Qui sta la sapienza" (v.18a). Spesso Satana si traveste da angelo di luce e i suoi servi si travestono da servi della giustizia (vedi 2 Corinzi 11,13-14). La prima bestia ha una "bocca come quella di un leone" (Apocalisse 13,2). La seconda ha "due corna, simili a quelle di un agnello" (v.11). È come se cercasse di assomigliare a Gesù che è il Leone e l'Agnello (vedi Apocalisse 5,5-6).

Più avanti leggeremo di una terza bestia, Babilonia (vedi Apocalisse 14,8 e capitoli 17-18). Le tre bestie insieme sembrano mascherarsi come una parodia diabolica della Trinità. Sembrano grandi e ingannano molte persone. Per questo, abbiamo sempre bisogno di sapienza per discernere il bene dal male.

Come pure dobbiamo ringraziare Dio che con la sua mano ha scritto il nostro nome nel libro della vita dell'Agnello.

Preghiera

Signore, ti prego di donarmi sapienza, fedeltà e pazienza. Aiutami a vincere il male con il bene.
Antico Testamento

Esdra 7,11-8,14

Autorizzazione da parte del re

11 Questa è la copia del documento che il re Artaserse consegnò a Esdra, sacerdote, scriba ed esperto nei comandamenti del Signore e nelle leggi date a Israele:

12 "Artaserse, re dei re,

al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta.

Ora,

13 io ordino che, nel mio regno, chiunque del popolo d'Israele, dei suoi sacerdoti e dei leviti vuole venire a Gerusalemme, venga pure con te; 14 infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme riguardo alla legge del tuo Dio che è nelle tue mani, 15 e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta spontanea al Dio d'Israele che abita a Gerusalemme, 16 e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutta la provincia di Babilonia, insieme con le offerte spontanee che il popolo e i sacerdoti offriranno per il tempio del loro Dio a Gerusalemme. 17 Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli, con le loro oblazioni e le loro libagioni, e li offrirai sull'altare del tempio del vostro Dio che è a Gerusalemme.

18 Con il resto dell'argento e dell'oro farete quello che sembrerà bene fare a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio. 19 I vasi, che ti sono stati dati per il culto del tempio del tuo Dio, rendili al Dio di Gerusalemme. 20 Il resto di quanto occorre per il tempio del tuo Dio, e che spetta a te procurare, lo procurerai a spese del tesoro del re.

21 Io, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume: Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, sia fatto integralmente, 22 fino a cento talenti d'argento, cento kor di grano, cento bat di vino, cento bat di olio e sale a volontà. 23 Quanto è prescritto dal Dio del cielo sia fatto con diligenza per il tempio del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli. 24 E vi comunichiamo che nessuno può imporre tasse, tributi o imposte a tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questo tempio.

25 Quanto a te, Esdra, secondo la sapienza del tuo Dio, che tu possiedi, stabilisci magistrati e giudici che giudichino tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè tutti coloro che conoscono le leggi del tuo Dio, e voi dovrete istruire chi non le conosce. 26 Contro chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, si faccia con sollecitudine un processo e lo si punisca con la morte o una pena corporale o un'ammenda in denaro o il carcere".

27 Benedetto il Signore, Dio dei padri nostri, che ha disposto così il cuore del re a glorificare il tempio del Signore che è a Gerusalemme 28 e si è volto verso di me con amore di fronte al re, ai suoi consiglieri e a tutti i comandanti del re. Allora io mi sono sentito incoraggiato, perché la mano del Signore, mio Dio, era su di me e ho radunato alcuni capi da Israele, perché salissero con me.

I capi di casato di ritorno con Esdra

8 Questi sono, con le loro indicazioni genealogiche, i capi di casato che sono partiti con me da Babilonia, sotto il regno del re Artaserse:

2 dei figli di Fineès: Ghersom;

dei figli di Itamàr: Daniele;

dei figli di Davide: Cattus, 3 figlio di Secania;

dei figli di Paros: Zaccaria, e con lui furono registrati centocinquanta maschi;

4 dei figli di Pacat-Moab: Elioenài, figlio di Zerachia, e con lui duecento maschi;

5 dei figli di Zattu: Secania, figlio di Iacazièl, e con lui trecento maschi;

6 dei figli di Adin: Ebed, figlio di Giònata, e con lui cinquanta maschi;

7 dei figli di Elam: Isaia, figlio di Atalia, e con lui settanta maschi;

8 dei figli di Sefatia: Zebadia, figlio di Michele, e con lui ottanta maschi;

9 dei figli di Ioab: Abdia, figlio di Iechièl, e con lui duecentodiciotto maschi;

10 dei figli di Banì: Selomìt, figlio di Iosifia, e con lui centosessanta maschi;

11 dei figli di Bebài: Zaccaria, figlio di Bebài, e con lui ventotto maschi;

12 dei figli di Azgad: Giovanni, figlio di Akkatàn, e con lui centodieci maschi;

13 dei figli di Adonikàm: gli ultimi, di cui ecco i nomi: Elifèlet, Ieièl e Semaià, e con loro sessanta maschi;

14 dei figli di Bigvài: Utài e Zabbud, e con loro settanta maschi.

Commento

La mano di Dio è su coloro che guardano a lui

La mano di Dio è su Esdra. Il libro di Esdra parla di una comunità che ricomincia da capo. Non riguarda un solo uomo. Tuttavia, Dio si serve di Esdra in modo speciale.

Esdra sa che la mano del Signore è su di lui: "Perché la mano del Signore, mio Dio, era su di me e ho radunato alcuni capi da Israele, perché salissero con me" (7,28). Esdra prende con sé altri 1.500 uomini, probabilmente circa 5.000 persone in tutto (8,1-14).

Nel brano di domani leggeremo: "La mano benevola del nostro Dio era su di noi" (v.18), "La mano del nostro Dio è su quanti lo cercano, per il loro bene" (v.22) e ancora "La mano del nostro Dio era su di noi: egli ci ha liberato dagli assalti dei nemici e dei briganti lungo il cammino" (v.31). Se guarderemo a Dio, possiamo essere certi che la mano di Dio sarà su di noi.

Esdra è un sacerdote e un insegnante che ha studiato molto attentamente le Scritture. È descritto come: "Sacerdote, scriba ed esperto nei comandamenti del Signore e nelle leggi date a Israele" (7,11, MSG).

Per realizzare i suoi buoni propositi, Dio opera attraverso un leader umano, Artaserse. Ancora una volta ci viene ricordato che: "Il cuore del re è un corso d'acqua in mano al Signore: lo dirige dovunque egli vuole" (Proverbi 21,1). Artaserse scrive una lettera in cui ordina di provvedere a Esdra (Esdra 7,12 e seguenti).

Qui vediamo un esempio di governo umano che assomiglia più a Romani 13 che ad Apocalisse 13. Artaserse scrive: "Da parte del re… tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme riguardo alla legge del tuo Dio che è nelle tue mani" (Esdra 7,14). E continua: "Quanto a te, Esdra, secondo la sapienza del tuo Dio, che tu possiedi, stabilisci magistrati e giudici che giudichino tutto il popolo... cioè tutti coloro che conoscono le leggi del tuo Dio, e voi dovrete istruire chi non le conosce" (v.25, MSG).

Esdra risponde: "Benedetto il Signore, Dio dei padri nostri, che ha disposto così il cuore del re a glorificare il tempio del Signore che è a Gerusalemme e si è volto verso di me con amore di fronte al re, ai suoi consiglieri e a tutti i comandanti del re" (vv.27-28).

Quando la mano di Dio è su di noi, siamo come una luce sopra un monte (Matteo 5,14). La sua luce risplenderà da noi e attirerà le persone verso di lui. Egli ci userà come leader, donandoci tutto il coraggio e l'autorità di cui abbiamo bisogno.

Preghiera

Signore, grazie perché la tua mano benevola è su tutti coloro che ti guardano. Grazie per il tuo amore, la tua misericordia e la tua protezione. Poiché la tua mano benevola è su di me, oggi guardo a te e trovo coraggio.

La moglie di Nicky dice

Con il brano di Apocalisse di oggi mi sento un po' in difficoltà. Non sono sicura di sentirmi abbastanza forte per la persecuzione! Eppure ero alla ricerca di un po' di conforto nella Bibbia. Preferisco rifugiarmi nel Salmo:

"Fedele è il Signore in tutte le sue parole e buono in tutte le sue opere" (Salmi 145,13b). Il Signore "solleva", "rialza", "custodisce", "ascolta", "salva" (vv.14-20).

Ora mi sento meglio.

Versetto del giorno

Esdra 7,28

"Allora io mi sono sentito incoraggiato, perché la mano del Signore, mio Dio, era su di me".

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Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Hiram Corson, Introduction to Robert Browning (IndyPublish, 2002) p.306.

Simon Thomas, ‘It’s all in hand: the lexical might of the humble “hand”’ (posted 2 May 2018), Oxford Dictionaries, https://blog.oxforddictionaries.com/2018/05/02/lexical-hand-phrases/

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

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MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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