Perché e come adorare
Introduzione
Perché l'adorazione è così importante? Quando adoriamo Dio, cosa accade?
L'autore della lettera agli Ebrei ci invita a rendere "culto in maniera gradita a Dio con riverenza e timore; perché il 'nostro Dio è un fuoco divorante'" (Ebrei 12,28-29).
Il tema comune in ognuno dei passaggi di oggi è il Monte Sion (Salmi 126,1), "la Gerusalemme celeste", la "città del Dio vivente" (Ebrei 12,22), il "monte santo di Dio" (Ezechiele 28,14.16). Questo è il luogo della presenza di Dio, dove Dio è adorato sia nell'antica che nella nuova alleanza. Tuttavia, tra le due alleanze, c'è una differenza.
Con la nuova alleanza, per sperimentare la presenza di Dio, non è più necessario andare in un luogo fisico specifico. Grazie a Gesù, il "mediatore dell'alleanza nuova" (Ebrei 12,24) possiamo adorare ovunque. Attraverso la sua morte sulla croce, Gesù ha reso possibile questa nuova relazione tra noi e Dio.
Il nostro "monte santo", dove possiamo adorare Gesù, è ora tutta la terra. Anticipazione, questa, della "Gerusalemme celeste" di cui leggeremo nel brano di oggi, tratto dalla lettera agli Ebrei e che è descritta in Apocalisse 21: un cielo nuovo e una terra nuova.
C.H. Spurgeon ha detto che nell'avvicinarci a Gesù attraverso l'adorazione troviamo tre grandi cose: felicità, santità e umiltà.
Salmi 126,1-6
Salmo 126
Canto delle salite.
1 Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
2 Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.
Allora si diceva tra le genti:
"Il Signore ha fatto grandi cose per loro".
3 Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.
4 Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
5 Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.
6 Nell'andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.
Commento
1. Felicità
I bambini ridono in media 150 volte al giorno. Gli adulti, invece, solo sei. Gesù dice che dovremmo essere come i bambini.
La fede cristiana unisce in maniera unica il sorriso e il pianto, la gioia e la solennità. "Allora la nostra bocca si riempì di sorriso… Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia" (vv.2-3, MSG). Questo salmo celebra il ritorno a Sion del popolo che era stato in cattività. La loro felicità è grande: "Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare" (v.1).
Erano ritornati alla montagna santa, il Monte Sion. Questo era il luogo del tempio di Dio. Una salvezza terrena e anticipazione di quella più grande che sarebbe arrivata attraverso Gesù.
Come loro, anche noi siamo chiamati a rispondere con l'adorazione: "Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. Allora si diceva tra le genti: 'Il Signore ha fatto grandi cose per loro'. Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia" (vv.2-3).
La vita cristiana riserva tante lacrime. Nei momenti difficili siamo invitati a pregare che Dio ristabilisca le nostre sorti. Se ora semineremo tra le lacrime, un giorno raccoglieremo tra i canti di gioia (vv.5-6).
Preghiera
Ebrei 12,14-29
Fedeli alla vocazione cristiana
14 Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore; 15 vigilate perché nessuno si privi della grazia di Dio. Non spunti né cresca in mezzo a voi alcuna radice velenosa, che provochi danni e molti ne siano contagiati. 16 Non vi sia nessun fornicatore, o profanatore, come Esaù che, in cambio di una sola pietanza, vendette la sua primogenitura. 17 E voi ben sapete che in seguito, quando volle ereditare la benedizione, fu respinto: non trovò, infatti, spazio per un cambiamento, sebbene glielo richiedesse con lacrime.
18 Voi infatti non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, 19 né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola. 20 Non potevano infatti sopportare quest'ordine: Se anche una bestia toccherà il monte, sarà lapidata. 21 Lo spettacolo, in realtà, era così terrificante che Mosè disse: Ho paura e tremo.
22 Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all'adunanza festosa 23 e all'assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, 24 a Gesù, mediatore dell'alleanza nuova, e al sangue purificatore, che è più eloquente di quello di Abele.
25 Perciò guardatevi bene dal rifiutare Colui che parla, perché, se quelli non trovarono scampo per aver rifiutato colui che proferiva oracoli sulla terra, a maggior ragione non troveremo scampo noi, se volteremo le spalle a Colui che parla dai cieli. 26 La sua voce un giorno scosse la terra; adesso invece ha fatto questa promessa: Ancora una volta io scuoterò non solo la terra, ma anche il cielo. 27 Quando dice ancora una volta, vuole indicare che le cose scosse, in quanto create, sono destinate a passare, mentre rimarranno intatte quelle che non subiscono scosse.
28 Perciò noi, che possediamo un regno incrollabile, conserviamo questa grazia, mediante la quale rendiamo culto in maniera gradita a Dio con riverenza e timore; 29 perché il nostro Dio è un fuoco divorante.
Commento
2. Santità
A.W. Tozer ha detto: "C'è più progresso spirituale in un breve momento di assoluto silenzio alla maestosa presenza di Dio che in anni di semplice studio".
L'adorazione consiste nello stare alla "maestosa presenza" di un Dio santo sul suo santo monte. Il nostro Dio è "un fuoco divorante" (v.29). Siamo chiamati ad essere come lui: "Cercate... la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore" (v.14). La santità richiede impegno. Madre Teresa ha detto: "La crescita in santità dipende da Dio e da noi stessi, dalla grazia di Dio e dalla nostra volontà di essere santi". Possiamo decidere di lasciare che Gesù ci renda santi.
Le relazioni sono importanti: "Cercate la pace con tutti" (v.14a). Non dovremmo fare nulla che possa privarci della grazia di Dio e di conseguenza della sua presenza santa. "Non spunti né cresca in mezzo a voi alcuna radice velenosa, che provochi danni e molti ne siano contagiati" (v.15, MSG). Dovremmo estirpare le radici dell'amarezza non appena appaiono.
Abbiamo inoltre una responsabilità verso noi stessi e verso gli altri: "Non vi sia nessun fornicatore, o profanatore, come Esaù" che, in un momento di pazzia, gettò via così tanto per una gratificazione istantanea: "In cambio di una sola pietanza, vendette la sua primogenitura" (v.16, MSG).
Dovremmo inoltre guardare al contrasto tra la montagna fisica, dove la Legge era stata data nell'Antico Testamento, e il celeste Monte Sion, dove ora si viene ad adorare. Pensiamo alla straordinaria dimostrazione della santità di Dio che aveva accompagnato la consegna della Legge e che aveva lasciato persino Mosè terrificato (vv.18-22).
Ogni volta che adoriamo il Signore, siamo circondati da migliaia di angeli (v.22b) e dalla presenza stessa del Dio vivente (v.23b). Tutti coloro che sono morti in Cristo si uniscono all'assemblea nell'adorazione (v.23c). Ci uniamo ai milioni di cristiani che vivono ora e a quelli in paradiso.
E, soprattutto, ogni volta che adoriamo ci accostiamo a Gesù (v.23 MSG), che rende possibile ogni cosa (v.24b). L'assassinio di Gesù non è come quello di Abele che gridava vendetta, ma è una proclamazione di grazia (v.24, MSG). Il sangue di Cristo porta un messaggio di purificazione, perdono e pace con Dio per tutti coloro che pongono la propria fede in lui.
Così quando ci accostiamo a Gesù per adorarlo, "noi, che possediamo un regno incrollabile, conserviamo questa grazia, mediante la quale rendiamo culto in maniera gradita a Dio con riverenza e timore" (v.28, MSG).
Preghiera
Ezechiele 28,1-29,21
Contro il re di Tiro
28 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 "Figlio dell'uomo, parla al principe di Tiro: Così dice il Signore Dio:
Poiché il tuo cuore si è insuperbito
e hai detto: "Io sono un dio,
siedo su un trono divino
in mezzo ai mari",
mentre tu sei un uomo e non un dio,
hai reso il tuo cuore come quello di Dio,
3 ecco, tu sei più saggio di Daniele,
nessun segreto ti è nascosto.
4 Con la tua saggezza e la tua intelligenza
hai creato la tua potenza
e ammassato oro e argento
nei tuoi scrigni;
5 con la tua grande sapienza
e i tuoi traffici hai accresciuto le tue ricchezze
e per le tue ricchezze
si è inorgoglito il tuo cuore.
6 Perciò così dice il Signore Dio:
Poiché hai reso il tuo cuore
come quello di Dio,
7 ecco, io manderò contro di te
i più feroci popoli stranieri;
snuderanno le spade contro la tua bella saggezza,
profaneranno il tuo splendore.
8 Ti precipiteranno nella fossa
e morirai della morte degli uccisi in mare.
9 Ripeterai ancora: "Io sono un dio",
di fronte ai tuoi uccisori?
Ma sei un uomo e non un dio,
in balìa di chi ti uccide.
10 Per mano di stranieri morirai
della morte dei non circoncisi,
perché io ho parlato". Oracolo del Signore Dio.
11 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 12 "Figlio dell'uomo, intona un lamento sul principe di Tiro e digli: Così dice il Signore Dio:
Tu eri un modello di perfezione,
pieno di sapienza, perfetto in bellezza;
13 in Eden,
giardino di Dio,
tu eri coperto d'ogni pietra preziosa:
rubini, topazi, diamanti, crisòliti, ònici
e diaspri, zaffìri, turchesi e smeraldi;
e d'oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue legature,
preparato nel giorno in cui fosti creato.
14 Eri come un cherubino protettore,
ad ali spiegate;
io ti posi sul monte santo di Dio
e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
15 Perfetto tu eri nella tua condotta,
da quando sei stato creato,
finché fu trovata in te l'iniquità.
16 Accrescendo i tuoi commerci
ti sei riempito di violenza
e di peccati;
io ti ho scacciato dal monte di Dio
e ti ho fatto perire, o cherubino protettore,
in mezzo alle pietre di fuoco.
17 Il tuo cuore si era inorgoglito per la tua bellezza,
la tua saggezza si era corrotta a
causa del tuo splendore:
ti ho gettato a terra
e ti ho posto davanti ai re,
perché ti vedano.
18 Con la gravità dei tuoi delitti, con la disonestà del tuo commercio
hai profanato i tuoi santuari;
perciò in mezzo a te ho fatto sprigionare un fuoco
per divorarti.
Ti ho ridotto in cenere sulla terra,
sotto gli occhi di quanti ti guardano.
19 Quanti fra i popoli ti hanno conosciuto,
sono rimasti attoniti per te,
sei divenuto oggetto di terrore,
finito per sempre".
Contro Sidone
20 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 21 "Figlio dell'uomo, volgiti verso Sidone e profetizza contro di essa: 22 Annunciale: Così dice il Signore Dio:
Eccomi contro di te, Sidone,
e mostrerò la mia gloria in mezzo a te.
Si saprà che io sono il Signore
quando di essa farò giustizia
e manifesterò in essa la mia santità.
23 Manderò contro di essa la peste
e il sangue scorrerà per le sue vie:
in essa cadranno i trafitti di spada,
e questa da ogni parte la circonderà,
e sapranno che io sono il Signore Dio.
24 Non ci sarà più per la casa d'Israele un aculeo pungente, una spina dolorosa tra tutti i suoi vicini che la disprezzano: sapranno che io sono il Signore.
25 Così dice il Signore Dio: Quando avrò radunato la casa d'Israele dai popoli in mezzo ai quali è dispersa, io manifesterò in loro la mia santità davanti alle nazioni: abiteranno la loro terra che diedi al mio servo Giacobbe, 26 vi abiteranno tranquilli, costruiranno case e pianteranno vigne; vi abiteranno tranquilli, quando avrò eseguito i miei giudizi su tutti coloro che intorno li disprezzano, e sapranno che io sono il Signore, loro Dio".
Contro l'Egitto
29 Nell'anno decimo, nel decimo mese, il dodici del mese, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 "Figlio dell'uomo, rivolgiti contro il faraone, re d'Egitto, e profetizza contro di lui e contro tutto l'Egitto. 3 Parla dunque dicendo: Così dice il Signore Dio:
Eccomi contro di te, faraone, re d'Egitto;
grande coccodrillo, sdraiato in mezzo al Nilo,
hai detto: "Il Nilo è mio,
è mia creatura". '
4 Metterò ganci alle tue mascelle
e farò sì che i pesci dei tuoi fiumi
ti si attacchino alle squame
e ti farò uscire dal tuo Nilo
insieme con tutti i pesci del tuo Nilo
attaccati alle squame;
5 getterò nel deserto te
e tutti i pesci del tuo Nilo,
e andrai a cadere in mezzo alla campagna
e non sarai né raccolto né sepolto:
ti darò in pasto alle bestie selvatiche
e agli uccelli del cielo.
6 Tutti gli abitanti dell'Egitto sapranno che io sono il Signore,
poiché tu sei stato un sostegno di canna per la casa d'Israele. 7 Quando questi ti vollero afferrare ti rompesti, lacerando tutta la loro spalla, e quando si appoggiarono a te ti spezzasti, facendo vacillare tutti i loro fianchi.
8 Perciò così dice il Signore Dio: Ecco, io manderò contro di te una spada ed eliminerò da te uomini e bestie. 9 L'Egitto diventerà un luogo desolato e deserto e sapranno che io sono il Signore.
Perché egli ha detto: "Il Nilo è mio, è mia creatura". 10 Ebbene, eccomi contro di te e contro il tuo Nilo. Io farò dell'Egitto, da Migdol fino a Siene, fino alla frontiera d'Etiopia, una terra deserta e desolata. 11 Non vi passerà piede d'uomo o d'animale e rimarrà deserta per quarant'anni. 12 Ridurrò l'Egitto a una terra desolata fra le terre devastate e le sue città saranno distrutte, rimarranno una desolazione per quarant'anni e disperderò gli Egiziani fra le genti e li disseminerò in paesi stranieri.
13 Perché così dice il Signore Dio: Al termine dei quarant'anni io radunerò gli Egiziani dai popoli in mezzo ai quali li avevo dispersi. 14 Muterò la loro sorte e li ricondurrò nel paese di Patros, nella loro terra d'origine, e lì formeranno un piccolo regno; 15 sarà il più modesto fra gli altri regni e non si ergerà più sugli altri popoli. Li renderò piccoli e non domineranno più le altre nazioni. 16 Non costituiranno più una speranza per la casa d'Israele, alla quale ricorderanno l'iniquità di quando si rivolgeva a loro: sapranno allora che io sono il Signore Dio".
Nabucodònosor sconfiggerà l’Egitto
17 Ora, nell'anno ventisettesimo, nel primo mese, il primo del mese, mi fu rivolta questa parola del Signore: 18 "Figlio dell'uomo, Nabucodònosor, re di Babilonia, ha fatto compiere al suo esercito una grande impresa contro Tiro: ogni testa è diventata calva e ogni spalla è piagata, ma il re e il suo esercito non hanno ricevuto da Tiro il compenso per l'impresa compiuta contro di essa. 19 Perciò così dice il Signore Dio: Ecco, io consegno a Nabucodònosor, re di Babilonia, la terra d'Egitto; porterà via le sue ricchezze, si impadronirà delle sue spoglie, la saccheggerà. Questa sarà la paga per il suo esercito. 20 Per l'impresa compiuta contro Tiro io gli consegno la terra d'Egitto, poiché l'ha compiuta per me. Oracolo del Signore.
21 In quel giorno io farò germogliare una forza per la casa d'Israele e ti farò aprire la bocca in mezzo a loro: sapranno che io sono il Signore".
Commento
3. Umiltà
Santità e umiltà sono aspetti strettamente legati tra loro. Gesù ci ha mostrato che al centro della santità c'è l'umiltà. La superbia, invece, è l'origine di tutti i peccati. È stata la superbia a causare la caduta di Satana.
Secondo la visione biblica del mondo, dietro il male c'è il diavolo. La parola greca usata per diavolo, diabolos, in ebraico è tradotta come satana. Nella Bibbia le informazioni sulle origini di Satana sono poche. In questo brano ne troviamo alcune.
Sebbene il contesto originale riguardi la caduta del re di Tiro, sembra che dietro Tito ci fosse proprio Satana, il dio di questo mondo (2 Corinzi 4,4).
Da Isaia 14 e Apocalisse 12, sembra che sia gli esseri umani che Satana siano stati creati buoni: "Tu eri un modello di perfezione, pieno di sapienza, perfetto in bellezza. In Eden, giardino di Dio" (Ezechiele 28,12-13). Sembra che Satana fosse un angelo: "Eri come un cherubino protettore, ad ali spiegate; io ti posi sul monte santo di Dio" (v.14). Satana aveva accesso al trono della grazia e alla presenza del Signore. Era perfetto nella sua condotta (v.15).
Ma invece di adorare Dio sul suo monte "il \[suo\] cuore si è insuperbito e \[ha\] detto: 'Io sono un dio, siedo su un trono divino in mezzo ai mari'" (v.2, MSG). Dio lo riprende così: "Con la tua grande sapienza e i tuoi traffici hai accresciuto le tue ricchezze e per le tue ricchezze si è inorgoglito il tuo cuore" (v.5).
E ancora: "Il tuo cuore si era inorgoglito per la tua bellezza, la tua saggezza si era corrotta a causa del tuo splendore" (v.17). Anche la bellezza, come le grandi abilità e le ricchezze, può inorgoglire.
Questa adorazione di se stessi avviene quando si finisce per imputare il successo alla propria saggezza, intelligenza e abilità (v.4), senza rendersi conto che tutte queste cose vengono da Dio e che è lui solo che si dovrebbe adorare. La tentazione invece è di adorare il successo, la ricchezza e la bellezza e gli dei della nostra cultura (v.7, MSG).
Ai superbi, Dio resiste, agli umili invece dà la sua grazia. Come conseguenza della sua superbia e del suo peccato, Satana viene scacciato dalla presenza di Dio: "Ti sei riempito di violenza e di peccati; io ti ho scacciato dal monte di Dio" (v.16), "Ti ho gettato a terra" (v.17; vedi Isaia 14,12; Luca 10,18). La distruzione totale di Satana è sicura (Ezechiele 28,18b-19) ed è avvenuta per mezzo della morte e risurrezione di Gesù.
L'atteggiamento di Gesù è l'esatto contrario di quello di Satana. Gesù prende la strada opposta: "Egli, pur essendo nella condizione di Dio... svuotò se stesso... facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: 'Gesù Cristo è Signore!', a gloria di Dio Padre" (Filippesi 2,6-11).
Adorare Gesù. È questo che dovremmo fare oggi e sempre. Nell'avvicinarsi a Gesù, avremo la possibilità anche noi di sperimentare questi benefici nella nostra vita: felicità, santità e umiltà.
Preghiera
La moglie di Nicky dice
Ebrei 12,14
"Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore".
Dobbiamo impegnarci per "vivere in pace con tutti". Le insicurezze, le incomprensioni e i fallimenti spesso ci ostacolano. E per quanto riguarda l'essere santi: beh, qui la sfida è un po' più grande!
Versetto del giorno
Ebrei 12,14
"Cercate la pace con tutti e la santificazione".
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C. H. Spurgeon, Morning and Evening Daily Readings, *‘*Morning reading 12 May’ (Wilder Publications, 2009).
A. W. Tozer, (Compiled by Marilynne E. Foster), Tozer on the Holy Spirit: A 365-Day Devotional (Wingspread: Reissue edition), p.337.
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