Giorno 279

Può un leopardo cambiare le sue macchie?

Sapienziali Salmi 118,1-16
Nuovo Testamento Colossesi 2,6-23
Antico Testamento Geremia 11,18-13,27

Introduzione

Brian Emmett viveva a Londra, era un trafficante di droga, gangster e contemporaneo dei famigerati gemelli Kray, che conosceva bene.

Aveva un figlio di nome Michael, che entrò negli "affari di famiglia" in giovane età. Padre e figlio lavoravano insieme come trafficanti internazionali di droga. Le loro attività avevano molto successo fino a quando, una notte, furono arrestati nell'ambito di un'operazione di polizia che coinvolse dodici agenti armati e sessanta agenti regolari. In un piccolo porto di pesca del Devon, padre e figlio stavano aspettando una partita di quattro tonnellate di cannabis dal valore di mercato di 13 milioni di sterline.

All'epoca si trattava della più grande importazione di cannabis mai avvenuta nel Regno Unito. Entrambi furono condannati a dodici anni e mezzo di carcere.

Nel 1994, nel carcere di Exeter, Brian e Michael sentirono parlare di Alpha e decisero di provare. Furono riempiti di Spirito Santo e le loro vite furono completamente trasformate.

Più e più volte vennero trasferiti da un carcere all'altro e in ogni carcere iniziarono a diffondere Alpha. Attraverso di loro, sempre più detenuti iniziarono a conoscere e sperimentare l'amore di Dio.

Da allora, Alpha carcere è cresciuto tantissimo. L'anno scorso, oltre 50.000 detenuti, uomini e donne, hanno partecipato ad Alpha nelle carceri di decine di paesi in tutto il mondo.

Un giorno ho avuto il piacere di intervistare Michael. Gli ho chiesto: che differenza ha fatto per te Gesù? Mi ha risposto: "Sono stato tossicodipendente per anni, con un passato di criminalità. All'esterno di me sembrava che andasse tutto bene, ma dentro ero molto distrutto. C'era un vuoto che cercavo di riempire con cose che non funzionavano. Gesù è reale. Ha fatto un lavoro dentro di me. Il suo cambiamento è stato radicale: mi ha guarito e mi ha cambiato, ha trasformato la mia mente e il mio cuore. La maledizione sulla mia famiglia è ora spezzata".

Le vite di Brian e Michael sono cambiate perché Gesù li ha liberati dalle loro dipendenze e dal peccato che li stava distruggendo. Da quel momento non hanno più commesso un reato.

Ma è davvero possibile cambiare? Una delle cose più difficili al mondo è interrompere una cattiva abitudine o rinunciare al peccato. In uno dei brani di oggi, Geremia si chiede: può un leopardo cambiare le sue macchie? (Geremia 13,23).

Sapienziali

Salmi 118,1-16

Salmo 118

1 Rendete grazie al Signore perché è buono,
   perché il suo amore è per sempre.

2 Dica Israele:
   Il suo amore è per sempre".
3 Dica la casa di Aronne:
   "Il suo amore è per sempre".
4 Dicano quelli che temono il Signore:
   "Il suo amore è per sempre".

5 Nel pericolo ho gridato al Signore:
   mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.
6 Il Signore è per me, non avrò timore:
   che cosa potrà farmi un uomo?
7 Il Signore è per me, è il mio aiuto,
   e io guarderò dall'alto i miei nemici.

8 È meglio rifugiarsi nel Signore
   che confidare nell'uomo.
9 È meglio rifugiarsi nel Signore
   che confidare nei potenti.
10 Tutte le nazioni mi hanno circondato,
   ma nel nome del Signore le ho distrutte.
11 Mi hanno circondato, mi hanno accerchiato,
   ma nel nome del Signore le ho distrutte.
12 Mi hanno circondato come api,
   come fuoco che divampa tra i rovi,
   ma nel nome del Signore le ho distrutte.
13 Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
   ma il Signore è stato il mio aiuto.
14 Mia forza e mio canto è il Signore,
   egli è stato la mia salvezza.

15 Grida di giubilo e di vittoria
   nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze,
   16 la destra del Signore si è innalzata,
   la destra del Signore ha fatto prodezze.

Commento

Cambiati con l'aiuto di Dio

A volte proviamo paura per ciò che gli altri potrebbero pensare o dire di noi. A volte ci preoccupiamo per ciò che potrebbero farci, per come potrebbero trattarci. Temiamo di essere trattati ingiustamente o rifiutati.

In tutto questo è fondamentale rendersi conto di quanto è grande Dio e di quanto sono piccoli i nostri problemi rispetto alla sua potenza. Il salmista ringrazia il Signore per il suo grande amore (vv.1-4). Scrive: "Nel pericolo ho gridato al Signore: mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo" (v.5).

La libertà ci dona una nuova prospettiva di vita. Sapendo di potersi affidare a lui, il salmista si rivolge a Dio. Dice: "Il Signore è per me, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo? Il Signore è per me, è il mio aiuto, e io guarderò dall'alto i miei nemici" (vv. 6-7, MSG).

Oggi abbiamo la possibilità di lodare Dio e, come il salmista, dire: "Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza" (v.14).

Preghiera

Signore, grazie perché sei sempre con me, sei il mio aiuto, la mia forza, la mia salvezza e il mio canto.
Nuovo Testamento

Colossesi 2,6-23

Pienezza spirituale in Cristo

6 Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, 7 radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie.

8 Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.

9 È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, 10 e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. 11 In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d'uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: 12 con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.

13 Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e 14 annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. 15 Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo.

Liberi da prescrizioni umane

16 Nessuno dunque vi condanni in fatto di cibo o di bevanda, o per feste, noviluni e sabati: 17 queste cose sono ombra di quelle future, ma la realtà è di Cristo. 18 Nessuno che si compiace vanamente del culto degli angeli e corre dietro alle proprie immaginazioni, gonfio di orgoglio nella sua mente carnale, vi impedisca di conseguire il premio: 19 costui non si stringe al capo, dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legamenti e cresce secondo il volere di Dio.

20 Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste ancora nel mondo, lasciarvi imporre precetti quali: 21 "Non prendere, non gustare, non toccare"? 22 Sono tutte cose destinate a scomparire con l'uso, prescrizioni e insegnamenti di uomini, 23 che hanno una parvenza di sapienza con la loro falsa religiosità e umiltà e mortificazione del corpo, ma in realtà non hanno alcun valore se non quello di soddisfare la carne.

Commento

Cambiati da Gesù

A volte tendiamo a complicare la nostra fede. Come se per essere "più Cristiani" si dovesse prima fare o capire certe cose o raggiungere un certo livello di "élite spirituale". Paolo si oppone a questo tipo di falso insegnamento.

Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è Gesù. Non si tratta di aggiungere cose a Gesù, ma di vivere ciò che già abbiamo in lui: "Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie" (vv.6-7a, MSG).

Paolo mette in guardia i Colossesi dai falsi maestri che fanno di noi la loro "preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana" (v.8, MSG). Per renderci conto della pienezza di Cristo e del vuoto dell'universo senza di lui, non abbiamo bisogno di un telescopio, di un microscopio o di un oroscopo. Quando veniamo a lui, partecipiamo della sua "pienezza" (v.10). "È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità (v.9).

Nel contesto specifico, Paolo sta dicendo ai suoi lettori che non hanno bisogno di essere circoncisi. Spiega che sono già stati circoncisi, non "da mano d'uomo", ma "con la circoncisione di Cristo" (v.11). Chi è stato battezzato non ha bisogno di essere circonciso (v.12). Il battesimo simboleggia qualcosa di ancora più sorprendente della circoncisione: la morte e la risurrezione.

Noi siamo in Cristo. Pertanto, quando Gesù è morto, siamo morti con lui. Quando Gesù è stato sepolto, siamo stati sepolti con lui, e quando Gesù è risorto, siamo risorti con lui (v.12). È così che siamo stati liberati della nostra natura peccaminosa: "Mediante la fede nella potenza di Dio" (v.11). Essa è morta con Cristo ed è stata sepolta con lui. Quando eravamo bloccati nella nostra vecchia vita morta per il peccato, eravamo incapaci di rispondere a Dio. Insieme a Cristo, Dio "ha dato vita" anche a noi! (v.13, MSG)

Nel mondo antico, il trionfo sul nemico veniva celebrato con spettacoli pubblici (v.15). Il bottino di guerra, spesso costituito da una lunga fila di prigionieri disarmati, veniva mostrato al popolo.

Sulla croce Gesù ha vinto in maniera sorprendente: tutti i peccati sono stati perdonati, la lavagna è stata ripulita, il mandato di cattura è stato cancellato e inchiodato alla croce di Cristo. Con la croce, Dio "ha privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo" (vv.13-15, MSG).

Gesù ha fatto tutto. Non c'è bisogno di aggiungere nulla: "Nessuno dunque vi condanni in fatto di cibo o di bevanda, o per feste, noviluni e sabati" (v.16, MSG). Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è Cristo, "dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di giunture e legamenti e cresce secondo il volere di Dio" (v.19 MSG).

Preghiera

Signore Gesù, ti ringrazio perché nella tua apparente sconfitta hai in realtà trionfato su tutte le potenze e le autorità di questo mondo oscuro. Grazie perché ci hai liberati dal peccato, dalla dipendenza e dalla morte. Aiutaci a non permettere che qualcuno o qualcosa ci renda ancora prigionieri.
Antico Testamento

Geremia 11,18-13,27

Geremia perseguitato: gli empi trionfano?

18 Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho saputo; mi ha fatto vedere i loro intrighi. 19 E io, come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che tramavano contro di me, e dicevano:

"Abbattiamo l'albero nel suo pieno vigore,
   strappiamolo dalla terra dei viventi;
   nessuno ricordi più il suo nome".
20 Signore degli eserciti, giusto giudice,
   che provi il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
   poiché a te ho affidato la mia causa.

21 Riguardo agli uomini di Anatòt che vogliono la mia vita e mi dicono: "Non profetare nel nome del Signore, se no morirai per mano nostra", 22 così dice il Signore degli eserciti: "Ecco, li punirò. I loro giovani moriranno di spada, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame. 23 Non rimarrà di loro alcun superstite, perché manderò la sventura contro gli uomini di Anatòt nell'anno del loro castigo".

Lamento di Geremia

12 Tu sei troppo giusto, Signore,
   perché io possa contendere con te,
ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia.
   Perché la via degli empi prospera?
   Perché tutti i traditori sono tranquilli?
2 Tu li hai piantati ed essi mettono radici,
   crescono e producono frutto;
sei vicino alla loro bocca,
   ma lontano dal loro intimo.
3 Ma tu, Signore, mi conosci e mi vedi,
   tu provi che il mio cuore è con te.
Strappali via come pecore per il macello,
   riservali per il giorno della strage.
4 Fino a quando sarà in lutto la terra
   e seccherà tutta l'erba dei campi?
Le bestie e gli uccelli periscono
   per la malvagità dei suoi abitanti
che dicono:
   "Dio non vede la nostra fine".

La risposta di Dio

5 "Se, correndo con i pedoni,
   ti stanchi,
   come potrai gareggiare con i cavalli?
Se ti senti al sicuro solo in una regione pacifica,
   che cosa farai nella boscaglia del Giordano?
6 Persino i tuoi fratelli
   e la casa di tuo padre,
   persino loro sono sleali con te;
anch'essi ti gridano dietro a piena voce;
   non fidarti di loro quando ti dicono buone parole".

7 "Ho abbandonato la mia casa,
   ho ripudiato la mia eredità,
ho consegnato ciò che ho di più caro
   nelle mani dei suoi nemici.
8 La mia eredità è divenuta per me
   come un leone nella foresta;
ha levato la voce contro di me,
   perciò la detesto.
9 La mia eredità è forse per me
   come un uccello variopinto,
   assalito da ogni parte da uccelli rapaci?
Venite, radunatevi, voi tutte bestie selvatiche,
   venite a divorare.
10 Molti pastori hanno devastato la mia vigna,
   hanno calpestato il mio campo.
Hanno fatto del mio campo prediletto
   un deserto desolato,
11 lo hanno ridotto a una landa deserta,
   in uno stato deplorevole; sta desolato dinanzi a me.
È devastata tutta la terra
   e nessuno se ne dà pensiero".
12 Su tutte le alture
   del deserto giungono devastatori,
perché il Signore ha una spada che divora
   da un estremo all'altro della terra;
   non c'è scampo per nessuno.
13 Hanno seminato grano e mietuto spine,
   si sono affaticati senza alcun profitto;
restano confusi per il loro raccolto
   a causa dell'ira ardente del Signore.

14 Così dice il Signore: "Ecco, io sradico dalla loro terra tutti i miei vicini malvagi, che hanno messo le mani sull'eredità che ho dato al mio popolo Israele; e così sradicherò anche la casa di Giuda di mezzo a loro. 15 E, dopo averli sradicati, riprenderò ad avere compassione di loro e farò tornare ognuno al proprio possesso e alla propria terra. 16 Se impareranno con cura le usanze del mio popolo, fino a giurare nel mio nome dicendo: "Per la vita del Signore!", come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, allora potranno stabilirsi in mezzo al mio popolo. 17 Se invece non ascoltano, estirperò definitivamente quella nazione e la annienterò". Oracolo del Signore.

Gesto simbolico: la cintura

13 Il Signore mi disse così: "Va' a comprarti una cintura di lino e mettitela ai fianchi senza immergerla nell'acqua". 2 Io comprai la cintura, secondo il comando del Signore, e me la misi ai fianchi.

3 Poi la parola del Signore mi fu rivolta una seconda volta: 4 "Prendi la cintura che hai comprato e che porti ai fianchi e va' subito all'Eufrate e nascondila nella fessura di una pietra". 5 Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come mi aveva comandato il Signore.

6 Dopo molto tempo il Signore mi disse: "Àlzati, va' all'Eufrate e prendi di là la cintura che ti avevo comandato di nascondervi". 7 Io andai all'Eufrate, cercai e presi la cintura dal luogo in cui l'avevo nascosta; ed ecco, la cintura era marcita, non era più buona a nulla.

8 Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 9 "Dice il Signore: In questo modo ridurrò in marciume l'orgoglio di Giuda e il grande orgoglio di Gerusalemme. 10 Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare le mie parole, che si comporta secondo la caparbietà del suo cuore e segue altri dèi per servirli e per adorarli, diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla. 11 Poiché, come questa cintura aderisce ai fianchi di un uomo, così io volli che aderisse a me tutta la casa d'Israele e tutta la casa di Giuda - oracolo del Signore -, perché fossero mio popolo, mia fama, mia lode e mia gloria, ma non mi ascoltarono.

Come boccali di vino

12 Dirai a questo popolo: Così dice il Signore, Dio d'Israele: Ogni boccale va riempito di vino. Essi ti diranno: "Non lo sappiamo forse che ogni boccale va riempito di vino?". 13 Tu allora risponderai loro: Così dice il Signore: Ecco, io renderò tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme. 14 Poi li sfracellerò, gli uni contro gli altri, i padri e i figli insieme. Oracolo del Signore. Non avrò pietà né li risparmierò né per compassione mi tratterrò dal distruggerli".

Deportazione di Giuda e del re

15 Ascoltate e porgete l'orecchio,
   non montate in superbia,
   perché parla il Signore.
16 Date gloria al Signore, vostro Dio,
   prima che venga l'oscurità
e i vostri piedi inciampino sui monti,
   al cadere della notte.
Voi aspettate la luce,
   ma egli la ridurrà in tenebre
   e la muterà in oscurità profonda!
17 Se non ascolterete,
   io piangerò in segreto
   la vostra superbia;
il mio occhio
   verserà lacrime,
   perché sarà deportato il gregge del Signore.

18 "Dite al re e alla regina madre:
   "Sedete per terra,
poiché è caduta dalla vostra testa
   la vostra preziosa corona".
19 Le città del Negheb sono assediate,
   nessuno le libera.
Tutto Giuda è stato deportato,
   con una deportazione totale.

20 Alza gli occhi e osserva coloro
   che vengono dal settentrione;
dov'è il gregge che ti è stato consegnato,
   le tue magnifiche pecore?
21 Che cosa dirai quando ti saranno imposti come capi
   coloro con cui avevi familiarizzato?
Non ti lamenterai per il dolore
   come una partoriente?
22 Se ti domandi in cuor tuo:
   "Perché mi capita tutto questo?",
è per l'enormità delle tue iniquità
   che sono stati sollevati i lembi della tua veste
   e il tuo corpo ha subìto violenza.
23 Può un Etiope cambiare la pelle
   o un leopardo le sue macchie?
Allo stesso modo: potrete fare il bene voi,
   abituati a fare il male?

24 Perciò vi disperderò come pula,
   che vola via al vento del deserto.
25 Questa è la tua sorte,
   la parte che ti ho destinato -
   oracolo del Signore -,
perché mi hai dimenticato
   e hai confidato nella menzogna.
26 Solleverò anch'io le tue vesti fino al volto,
   così si vedrà la tua vergogna,
27 i tuoi adultèri e i tuoi ammiccamenti,
   l'ignominia della tua prostituzione!
Sulle colline e nei campi
   ho visto i tuoi orrori.
Guai a te, Gerusalemme,
   perché non ti purifichi! Per quanto tempo ancora?".

Commento

Cambiato dalle prove

Non dovremmo avere paura della pressione. La pressione è ciò che trasforma un pezzo di carbone in un diamante. La vita può essere vista come una serie di prove. Mettiamo alla prova le cose sottoponendole a pressione. I muscoli fisici crescono quando vengono messi sotto pressione. Dio è interessato a come crescono il cuore e la mente quando vengono messi alla prova; egli mette alla prova "il cuore e la mente" (11,20).

Dio non è impressionato da ciò che diciamo di voler fare, ma da ciò che facciamo quando siamo sotto pressione. Il progresso nella vita e nel ministero avviene quando si viene messi alla prova e quando si supera la prova. Geremia viene messo alla prova. Gli viene affidato il poco invidiabile compito di avvertire il popolo dell'esilio imminente: "Perché sarà deportato il gregge del Signore" (13,17).

Diviene così molto impopolare. Dio gli rivela uno dei complotti che stanno compiendo contro di lui: "Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho saputo; mi ha fatto vedere i loro intrighi" (11,18). Si rivolge a Dio per chiedere aiuto: "A te ho affidato la mia causa", "Vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia" (11,20; 12,1).

Dio lo avverte che sarebbe successo anche di peggio: "Se, correndo con i pedoni, ti stanchi, come potrai gareggiare con i cavalli?" (v.5, MSG)

Geremia invita il popolo a cambiare strada. Dice: Può un leopardo cambiare le sue macchie? "Allo stesso modo: potrete fare il bene voi, abituati a fare il male?" (13,23, MSG)

Cambiare è difficile, come pure superare la prova è difficile. Ma il Nuovo Testamento ci dice che grazie a Gesù il cambiamento è possibile. Brian e Michael Emmett sono esempi di come cambiare sia possibile anche oggi. Un leopardo può cambiare le sue macchie.

Preghiera

Signore, aiutami a raccogliere la sfida nei momenti di prova. Grazie perché con il tuo aiuto e con la forza della vittoria di Gesù sulla croce, cambiare è possibile. Aiutami a trasformare la mia vita e che io possa continuare ad annunciare Gesù e il suo potere di cambiare le cose.

La moglie di Nicky dice

Salmi 118,7

"Il Signore è per me, è il mio aiuto".

È bello sapere che il Signore è con me. E oggi del suo aiuto ne avrò molto bisogno.

Versetto del giorno

Salmi 118,6

"Il Signore è per me, non avrò timore".

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