Giorno 278

Qual è il senso della vita?

Sapienziali Salmi 117,1-2
Nuovo Testamento Colossesi 1,24-2,5
Antico Testamento Geremia 9,16-11,17

Introduzione

Nell'ultimo brano dell'album Innuendo, Freddie Mercury, il cantante dei Queen, pone questa domanda: "Qualcuno sa per cosa stiamo vivendo?"

Milioni di persone oggi si pongono la medesima domanda: Qual è il senso della vita? All'eta di 31 anni, lo scrittore Jonathan Gabay si trovò ad affrontare un periodo di forti stress e di crisi. Nel toccare il fondo, iniziò a porsi domande sul senso della vita. Scrisse così a persone di ogni estrazione sociale: leader mondiali, senzatetto, attori premi Oscar, filosofi, comici, tassisti, insegnanti, esploratori e detenuti nel braccio della morte. Scrisse anche a me!

A ciascuno chiese: "Qual è il senso della vita?" Tutte le risposte ricevute, assieme a quelle di altre persone famose della storia, furono raccolte in un libro:

Richard Nixon disse: "La vita è una crisi dopo l'altra".

John Lennon: "La vita è ciò che ti accade mentre sei occupato a fare altri piani".

Dennis the Menace: "La vita è ciò che fai, e io posso renderla INSOPPORTABILE".

Albert Einstein: "L'uomo che considera la sua vita e quella dei suoi simili priva di significato non è semplicemente infelice, ma difficilmente adatto alla vita".

Molte persone risposero che il senso e lo scopo della vita si trovano in Gesù Cristo. Non solo Madre Teresa e Billy Graham, ma anche attori, scienziati e l'allora capo cassiere della Banca d'Inghilterra, Graham Kentfield, la cui firma era posta su tutte le banconote inglesi. Kentfield disse: "Ritengo che il senso della vita possa essere compreso solo nel contesto del nostro rapporto con Dio".

Sapienziali

Salmi 117,1-2

Salmo 117

1 Genti tutte, lodate il Signore,
   popoli tutti, cantate la sua lode,
2 perché forte è il suo amore per noi
   e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Alleluia.

Commento

La vita è amore e adorazione

Questo breve salmo dice molto sul significato della vita. La chiave è il rapporto con Dio. Dovremmo "lodare" ed "esaltare" il Signore (v.1) a causa del suo grande "amore" per noi e della sua "fedeltà" nei nostri confronti (v.2). Il salmista ci offre un bellissimo riassunto dell'atteggiamento di Dio nei nostri confronti e di quello che dovrebbe essere il nostro atteggiamento nei suoi confronti.

Preghiera

Signore, grazie perché Gesù ha dato la sua vita per noi. Grazie perché siamo tuoi figli e perché attraverso lo Spirito Santo hai riversato il tuo amore nel nostro cuore (Romani 5,5). Grazie perché attraverso l'esperienza del tuo amore, troviamo il senso stesso della nostra vita.
Nuovo Testamento

Colossesi 1,24-2,5

Paolo, l'apostolo dei pagani

24 Ora io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa. 25 Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, 26 il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. 27 A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria.

28 È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. 29 Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.

2 Voglio infatti che sappiate quale dura lotta devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, 2 perché i loro cuori vengano consolati. E così, intimamente uniti nell'amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: 3 in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. 4 Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti: 5 infatti, anche se sono lontano con il corpo, sono però tra voi con lo spirito e gioisco vedendo la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo.

Commento

Il senso della vita si trova in Gesù Cristo

Il senso della nostra vita si trova in Gesù Cristo. Il cristianesimo è Cristo. Questo brano evidenzia come l'intera vita, il pensiero e la predicazione di Paolo siano incentrati su Gesù Cristo.

Paolo è in prigione a soffrire per il corpo di Cristo, cioè la Chiesa (1,24). Paolo è un servo di Cristo, incaricato di rivelare il mistero che è stato tenuto nascosto per secoli e generazioni, ma che ora viene rivelato (v.26). Dio ha scelto di "far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria" (v.27).

Nel cuore di ogni persona c'è un vuoto che può essere riempito solo da Cristo. Quando poniamo la nostra fede in lui, Gesù viene a vivere in noi per mezzo del suo Spirito. Riceviamo "la gloriosa ricchezza di questo mistero" e "la speranza della gloria" (v.27).

Gesù Cristo dovrebbe essere al centro di ogni nostro insegnamento e predicazione nella Chiesa. Paolo scrive: "È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo" (v.28).

E non solo Cristo è in noi, ma anche noi siamo "in Cristo". Il desiderio di Paolo è che tutti crescano e maturino in questa relazione: "Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza" (v.29).

Questo di Paolo è un modello eccezionale per la cura pastorale ed il discepolato:

  1. Lo scopo
    L'obiettivo di Paolo è "rendere ogni uomo perfetto in Cristo" (v.28, MSG).

    • La nostra preoccupazione dovrebbe essere per ogni persona. Da buon pastore, Paolo non vuole perdere nessuna delle sue pecore.
    • Dovremmo puntare alla maturità spirituale. Questo non avviene da un giorno all'altro. È Il lavoro di una vita intera.
    • Dovremmo inoltre puntare alla maturità in Cristo. Non vogliamo legare le persone a noi, ma a Cristo. Come i genitori che incoraggiano i propri figli ad essere indipendenti, Paolo incoraggia i credenti ad essere indipendenti da lui e a rafforzarsi nell'aggrapparsi a Cristo.
  2. Il metodo

    Il nostro metodo è annunciare Gesù. Paolo scrive: "Noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza" (v.28). Gesù Cristo è la chiave della maturità spirituale. Quando la conoscenza e l'intimità con Gesù aumentano, si cresce in maturità.

    Ecco perché è così importante dare priorità alle cose che alimentano questa conoscenza e questa intimità, come l'adorazione, la preghiera e la lettura della Bibbia.

  3. L'impegno

    Paolo scrive: "Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me" (v.29). Nel ministero di Paolo c'è equilibrio tra la grazia di Dio e la propria responsabilità. C'è un elemento di "fatica" e di "impegno" che ogni ministero cristiano efficace comporta. Richiede tempo e fatica, superando delusioni e difficoltà.

    Tutto questo però può essere fatto solo attraverso la grazia di Dio. Non dovremmo "faticare" e "lottare" da soli. Dovremmo farlo "con la forza che viene da lui e che agisce in \[noi\]". In ogni singolo compito, abbiamo bisogno del suo aiuto e della sua potenza.

Paolo si compiace nel vedere la "condotta ordinata e la saldezza" della "fede in Cristo" dei Colossesi (2,5). L'intero scopo della sua vita ruota attorno a Gesù: desidera che i Cristiani siano "intimamente uniti nell'amore" e "arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza".

Preghiera

Signore, ti ringrazio per averci donato il senso della vita in Cristo. Grazie perché sei venuto a vivere dentro di noi con il tuo Spirito. Grazie perché in Gesù troviamo tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. Aiutaci ad annunciare Gesù Cristo e ad incoraggiare tutti alla perfezione in lui.
Antico Testamento

Geremia 9,16-11,17

16 Così dice il Signore degli eserciti:

"Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano!
   Fate venire le più brave!".
17 Facciano presto,
   per intonare su di noi un lamento.
Sgorghino lacrime dai nostri occhi,
   le nostre palpebre stillino acqua,
18 perché una voce di lamento si ode da Sion:
"Quanto siamo rovinati!
   Che vergogna abbandonare il paese,
e vedere abbattute
   le nostre abitazioni!".

19 Udite, dunque, o donne, la parola del Signore,
   i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca.
Insegnate alle vostre figlie il lamento,
   l'una all'altra un canto di lutto.
20 Poiché la morte è entrata dalle nostre finestre,
   si è introdotta nei nostri palazzi,
ha abbattuto i fanciulli nella via
   e i giovani nelle piazze.

21 Parla! Oracolo del Signore:

"I cadaveri degli uomini giacciono
   come letame nel campo,
come covoni dietro il mietitore,
   e nessuno li raccoglie".

22 Così dice il Signore:

"Non si vanti il sapiente della sua sapienza,
   non si vanti il forte della sua forza,
   non si vanti il ricco della sua ricchezza.
23 Ma chi vuol vantarsi,
   si vanti di avere senno e di conoscere me,
perché io sono il Signore che pratico la bontà,
   il diritto e la giustizia sulla terra,
   e di queste cose mi compiaccio.
   Oracolo del Signore.

24 Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi: 25 l'Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si radono le tempie, i quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa d'Israele sono incirconcisi nel cuore".

Gli idoli e il Signore

10 Ascoltate la parola che il Signore vi rivolge, casa di Israele. 2 Così dice il Signore:

"Non imparate la condotta delle nazioni
   e non abbiate paura dei segni del cielo,
   poiché di essi hanno paura le nazioni.
3 Perché ciò che provoca la paura dei popoli è un nulla,
   non è che un legno tagliato nel bosco,
   opera delle mani di un intagliatore.
4 Li abbelliscono di argento e di oro,
   li fissano con chiodi e con martelli,
   perché non traballino.
5 Gli idoli sono come uno spauracchio
   in un campo di cetrioli:
non sanno parlare;
   bisogna portarli, perché non possono camminare.
Non temeteli:
   non fanno alcun male,
   come non possono neppure fare del bene".

6 Nessuno è come te, Signore;
   tu sei grande
   e grande è la potenza del tuo nome.
7 Chi non temerà te,
   o re delle nazioni?
   A te solo questo è dovuto:
fra tutti i sapienti delle nazioni
   e in tutti i loro regni
   nessuno è simile a te.

8 Tutti sono stolti e sciocchi,
   vana la loro dottrina, come un pezzo di legno.
9 Sono fatti d'argento battuto e laminato,
   portato da Tarsis, e oro di Ufaz,
opera di artisti e di orafi;
   sono rivestiti di porpora e di scarlatto,
   lavoro di sapienti artigiani.
10 Il Signore, invece, è veramente Dio,
   egli è Dio vivente e re eterno;
al suo sdegno trema la terra,
   le nazioni non resistono al suo furore.

11 Direte loro: "Quegli dèi che non hanno fatto il cielo e la terra spariranno dalla faccia della terra e da sotto il cielo".

12 Il Signore ha formato la terra con la sua potenza,
   ha fissato il mondo con la sua sapienza,
   con la sua intelligenza ha dispiegato i cieli.
13 Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo.
   Fa salire le nubi dall'estremità della terra,
produce le folgori per la pioggia,
   dalle sue riserve libera il vento.

14 Resta inebetito ogni uomo, senza comprendere;
   resta confuso ogni orafo per i suoi idoli,
poiché è menzogna ciò che ha fuso
   e non ha soffio vitale.
15 Sono oggetti inutili, opere ridicole;
   al tempo del loro castigo periranno.
16 Non è così l'eredità di Giacobbe,
   perché egli ha formato ogni cosa.
Israele è la tribù della sua eredità,
   Signore degli eserciti è il suo nome.

Lamento e supplica del popolo

17 Raccogli da terra il tuo fardello,
   tu che sei cinta d'assedio,
18 poiché dice il Signore:
   "Ecco, questa volta caccerò fuori
   gli abitanti del paese;
li ridurrò alle strette,
   perché non mi sfuggano".

19 Guai a me per la mia ferita;
   la mia piaga è incurabile.
Eppure avevo pensato:
   "È un dolore sopportabile".
20 La mia tenda è sfasciata
   tutte le corde sono rotte.
I miei figli si sono allontanati da me e più non sono.
   Nessuno pianta i paletti della mia tenda
   e stende i teli.
21 I pastori sono divenuti insensati,
   non hanno più ricercato il Signore;
per questo non hanno avuto successo,
   anzi è disperso tutto il loro gregge.
22 Si ode un rumore che avanza
   e un grande frastuono dal settentrione,
per ridurre le città di Giuda a un deserto,
   a un rifugio di sciacalli.

Preghiera di Geremia

23 "Lo so, Signore: l'uomo non è padrone della sua via,
   chi cammina non è in grado di dirigere i suoi passi.
24 Correggimi, Signore, ma con giusta misura,
   non secondo la tua ira,
   per non farmi venir meno".
25 Riversa il tuo sdegno sulle genti
   che non ti riconoscono
   e sulle stirpi che non invocano il tuo nome,
perché hanno divorato Giacobbe,
   l'hanno divorato e consumato,
   e hanno devastato la sua dimora.

L'alleanza

11 Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia: 2 "Riferisci agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Ascoltate le parole di questa alleanza! 3 Dirai loro: Dice il Signore, Dio d'Israele: Maledetto l'uomo che non ascolta le parole di questa alleanza, 4 che io imposi ai vostri padri quando li feci uscire dalla terra d'Egitto, dal crogiolo di ferro, dicendo: "Ascoltate la mia voce ed eseguite quanto vi comando; allora voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio, 5 e potrò mantenere il giuramento fatto ai vostri padri di dare loro una terra dove scorrono latte e miele, come oggi possedete"".

Io risposi: "Così sia, Signore!".

6 E il Signore mi disse: "Proclama tutte queste parole nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questa alleanza e mettetele in pratica! 7 Poiché io più volte ho scongiurato i vostri padri quando li feci uscire dalla terra d'Egitto e fino ad oggi, ammonendoli premurosamente ogni giorno: "Ascoltate la mia voce!". 8 Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio; ognuno seguì la caparbietà del suo cuore malvagio. Perciò ho fatto ricadere su di loro tutte le parole di questa alleanza, che avevo ordinato loro di osservare e non osservarono".

9 Il Signore mi disse: "Si è formata una congiura fra gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; 10 sono ritornati alle iniquità dei loro primi padri, che avevano rifiutato di ascoltare le mie parole, e anch'essi hanno seguito altri dèi per servirli. La casa d'Israele e la casa di Giuda hanno infranto l'alleanza che io avevo concluso con i loro padri. 11 Perciò dice il Signore: Ecco, faccio venire su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allora grideranno verso di me, ma io non li ascolterò; 12 allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme alzeranno grida agli dèi ai quali offrono incenso, ma quelli non li salveranno affatto nel tempo della loro sciagura. 13 Poiché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda; numerosi come le strade di Gerusalemme gli altari che avete eretto alla vergogna, altari per bruciare incenso a Baal.

14 Tu, poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere, perché non ascolterò quando mi invocheranno nella loro sventura.

15 Che fa il mio diletto nella mia casa?
   Tu hai commesso azioni malvagie.
   Voti e carne di sacrifici
allontanano forse da te la sventura,
   per poter ancora schiamazzare di gioia?".

16 Ulivo verde, maestoso,
   era il nome che il Signore ti aveva imposto.
Con grande strepito
   sono date al fuoco le sue foglie,
   e i suoi rami sono bruciati.

17 Il Signore degli eserciti che ti ha piantato annuncia la sventura contro di te, per la malvagità che hanno commesso a proprio danno Israele e Giuda, irritandomi con il bruciare incenso a Baal.

Commento

Conoscere Dio è il punto di partenza

Ci sono persone oggi che adorano veri e propri idoli. Ce ne sono altre invece che adorano altri tipi di "idoli". Siamo tentati di adorare il successo, l'intelligenza, il denaro, il potere, la celebrità o il sesso. Personalmente, non ho mai conosciuto nessuno che fosse felice solo grazie a queste cose. Eppure, le agenzie di pubblicità giocano costantemente sul nostro desiderio di queste cose, anche se queste non ci portano alla vera felicità.

Geremia proclama che il giudizio di Dio si sta abbattendo sul suo popolo perché ha mancato lo scopo stesso della vita. Adorano idoli che non possono parlare e non possono fare né male né bene (10,5).

Eppure il Signore dice: "Non si vanti il sapiente della sua sapienza, non si vanti il forte della sua forza, non si vanti il ricco della sua ricchezza. Ma chi vuol vantarsi, si vanti di avere senno e di conoscere me, perché io sono il Signore" (9,22-23).

In altre parole, Geremia dice che ciò che conta nella vita non è il cervello (la saggezza), né il corpo (la forza), né il conto in banca (le ricchezze). Nessuna di queste cose rappresenta lo scopo della vita. Lo scopo della nostra vita è conoscere Dio (v.23a). Se conosceremo Dio e la sua bontà, giustizia e rettitudine, allora lo imiteremo e gli daremo gioia (v.23b).

La preoccupazione di Dio è per il nostro cuore. Non è vero che l'Antico Testamento si preoccupava della circoncisione fisica e il Nuovo Testamento della circoncisione del cuore. Dio ha sempre guardato al cuore e lo ha considerato molto più importante del segno esteriore (vv.24-25).

Dio è sempre alla ricerca di guide del suo popolo che lo conoscano e lo ascoltino: "I pastori sono divenuti insensati, non hanno più ricercato il Signore" (10,21, MSG). Non si sono resi conto che "l'uomo non è padrone della sua via" (v.23, MSG).

Geremia, invece, ascolta il Signore e costantemente proclama la parola che fu rivolta a lui "dal Signore" (11,1).

La grande forza di Geremia e di tutti i predicatori potenti è che attendono il Signore e riportano ciò che il Signore dice loro. Non si affidano semplicemente alla comprensione umana. Dio parla in pubblico attraverso coloro con cui prima ha parlato in privato. Il cardinale Raniero Cantalamessa ha detto: "Più sei chiamato a parlare, più sei chiamato ad ascoltare".

Preghiera

Padre, aiutami a crescere nella maturità della mia conoscenza di te e ad ascoltare le parole di Gesù. Aiutami ad annunciare Gesù con autorità e potenza, affinché molti possano riporre la loro fede in Cristo e trovino lo scopo e il senso della loro vita.

La moglie di Nicky dice

Colossesi 1,29

"Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza".

A volte mi sento debole e stanca e non sono sicura di come riuscirò a superare un momento di particolare pressione. Ma poi sento che in questa lotta, la sua forza, e non la mia, agisce in me con potenza.

Versetto del giorno

Geremia 9,23-24

"Non si vanti il sapiente della sua sapienza,
non si vanti il forte della sua forza,
non si vanti il ricco della sua ricchezza.
Ma chi vuol vantarsi,
si vanti di avere senno e di conoscere me,
perché io sono il Signore che pratico la bontà,
il diritto e la giustizia sulla terra,
e di queste cose mi compiaccio.
Oracolo del Signore".

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Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Jonathan Gabay, The Meaning of Life: Revelations, Reflections and Insights from All Walks of Life (Virgin Books, 1995)

Queen, 'The Show Must Go On', Innuendo (Parlophone, 1991).

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
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