Giorno 139

Speranza nei tempi difficili

Sapienziali Salmi 64,1-11
Nuovo Testamento Giovanni 11,1-44
Antico Testamento 1 Samuele 2,27-4,22

Introduzione

La pandemia da coronavirus ha sconvolto il mondo intero. Molte delle nostre convinzioni sono crollate. Abbiamo dovuto affrontare paura, dolore e trauma. Per molte persone e forse anche per noi, ci sono ancora prove e difficoltà da superare. Tuttavia, per quanto la situazione possa sembrare difficile e per quante prove si possano presentare nella nostra vita, c’è sempre speranza. La speranza è l'attesa fiduciosa nella benedizione suprema di Dio, che si basa sulla sua bontà e sulle sue promesse, in questa vita e in quella futura. Con Gesù c'è sempre speranza.

Come è stato per Lazzaro, la Chiesa oggi è da molti ritenuta morta. Nel suo libro, The Death of Christian Britain, Callum Brown scrive: "Questo libro parla della scomparsa dell'identità morale e religiosa predominante nel Regno Unito. Quale cambiamento storico! Non si è trattato di un processo prolungato e persistente. Per convertire la Gran Bretagna al cristianesimo ci sono voluti diversi secoli, in quello che gli storici hanno chiamato Medioevo. Ma ci sono voluti meno di quarant'anni perché il paese lo dimenticasse".

Spesso leggiamo titoli come "Crisi nella Chiesa", o "Drammatico calo della partecipazione" o ancora "I dati sulla partecipazione diminuiscono di nuovo".

Stiamo inoltre assistendo agli effetti di una società che fa di tutto per escludere Dio. Ogni giorno, nel Regno Unito, le coppie che divorziano sono circa 300. L'associazione I Samaritani offre un servizio telefonico di supporto psicologico e di prevenzione al suicidio. Riceve una richiesta di aiuto ogni 14 secondi. L'industria del porno prospera e vale miliardi di sterline. Il numero di sacerdoti e pastori cristiani di tutte le denominazioni nel Regno Unito è di circa 30.000, mentre quello delle streghe e dei cartomanti ufficialmente registrati è di oltre 80.000.

Ma il Regno Unito non è l'unica nazione in difficoltà. Altre nazioni stanno attraversando tempi difficili, e con loro anche le comunità, le famiglie e le singole persone, come me e come te. Prima o poi, nelle nostre vite, siamo chiamati ad affrontare tempi difficili.

I problemi possono presentarsi in diverse forme e in diversi modi. La domanda è: in queste situazioni, dove riponiamo la nostra speranza?

Sapienziali

Salmi 64,1-11

Salmo 64

1 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.

2 Ascolta, o Dio, la voce del mio lamento,
  dal terrore del nemico proteggi la mia vita.

3 Tienimi lontano dal complotto dei malvagi,
  dal tumulto di chi opera il male.
4 Affilano la loro lingua come spada,
  scagliano come frecce parole amare
5 per colpire di nascosto l'innocente;
  lo colpiscono all'improvviso e non hanno timore.

6 Si ostinano a fare il male,
  progettano di nascondere tranelli;
  dicono: "Chi potrà vederli?".
7 Tramano delitti,
  attuano le trame che hanno ordito;
  l'intimo dell'uomo e il suo cuore: un abisso!

8 Ma Dio li colpisce con le sue frecce:
  all'improvviso sono feriti,
9 la loro stessa lingua li manderà in rovina,
  chiunque, al vederli, scuoterà la testa.
10 Allora ognuno sarà preso da timore,
  annuncerà le opere di Dio
  e saprà discernere il suo agire.

11 Il giusto gioirà nel Signore
  e riporrà in lui la sua speranza:
  si glorieranno tutti i retti di cuore.

Commento

Sperare che alla fine il bene trionferà sul male

Hai mai vissuto un'esperienza terrorizzante nella tua vita? Davide affronta un "nemico" e ne è terrorizzato (v.2b, AMP).

Attraversa momenti di grandi avversità, teme un "complotto dei malvagi" (v.3, MSG), nemici che si "ostinano a fare il male" (v.6a) e che "progettano... tranelli" (v.6b, MSG). Tuttavia, è certo che Dio trionferà su di essi. E tu, se ti trovassi in situazioni simili, cosa faresti? Il salmo di oggi ci offre alcuni spunti:

  • Gridare al Signore

    Davide prega: "Ascolta, o Dio, la voce del mio lamento" (v.2a, MSG). Implora Dio: "Dal terrore del nemico proteggi la mia vita" (v.2b).
  • Gioire nel Signore

    "Il giusto gioirà nel Signore" (v.11a). Come dice l'apostolo Paolo: "Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti" (Filippesi 4,4).
  • Non allontanarsi dal Signore

    Il salmo dice: "Riporrà in lui la sua speranza" (v.11b).
  • Dare gloria al Signore

    In lui "si glorieranno tutti i retti di cuore" (v.11c).

Preghiera

Signore, grazie perché possiamo essere fiduciosi nel trionfo finale del bene sul male ed essere certi che non saremo mai soli. Signore, desidero lodarti.
Nuovo Testamento

Giovanni 11,1-44

Morte di Lazzaro, amico di Gesù

11Un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. 2 Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. 3 Le sorelle mandarono dunque a dirgli: "Signore, ecco, colui che tu ami è malato".

4 All'udire questo, Gesù disse: "Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato". 5 Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. 6 Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. 7 Poi disse ai discepoli: "Andiamo di nuovo in Giudea!".

8 I discepoli gli dissero: "Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?".

9 Gesù rispose: "Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 10 ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui".

11 Disse queste cose e poi soggiunse loro: "Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo".

12 Gli dissero allora i discepoli: "Signore, se si è addormentato, si salverà". 13 Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno.

14 Allora Gesù disse loro apertamente: "Lazzaro è morto 15 e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!".

16 Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: "Andiamo anche noi a morire con lui!".

Gesù incontra Marta e Maria

17 Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. 18 Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri 19 e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. 20 Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.

21 Marta disse a Gesù: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 22 Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà".

23 Gesù le disse: "Tuo fratello risorgerà".

24 Gli rispose Marta: "So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno".

25 Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?".

27 Gli rispose: "Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo".

28 Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: "Il Maestro è qui e ti chiama". 29 Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. 30 Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. 31 Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.

32 Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!".

33 Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, 34 domandò: "Dove lo avete posto?".

Gli dissero: "Signore, vieni a vedere!".

35 Gesù scoppiò in pianto.

36 Dissero allora i Giudei: "Guarda come lo amava!".

37 Ma alcuni di loro dissero: "Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?".

Gesù risuscita Lazzaro

38 Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. 39 Disse Gesù: "Togliete la pietra!".

Gli rispose Marta, la sorella del morto: "Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni".

40 Le disse Gesù: "Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?".

41 Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: "Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. 42 Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato".

43 Detto questo, gridò a gran voce: "Lazzaro, vieni fuori!". 44 Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario.

Gesù disse loro: "Liberàtelo e lasciàtelo andare".

Commento

Speranza nella risurrezione di Gesù

Cosa ne pensi della morte? La temi? Molte persone temono la morte. Chi ripone la propria fiducia in Gesù, però, non teme la morte. Gesù ha sconfitto il potere della morte.

Il comico inglese Russell Brand ha detto: "Ridere crea dipendenza e questo per l'inevitabilità della morte. Ridere ci offre una fuga temporanea. Per un momento ferma la paura della morte". Ogni essere umano, ad un certo punto della vita, si trova ad affrontare il "problema" della morte. La domanda è: di fronte alla morte, dove riponiamo la nostra speranza?

Nel brano di oggi, osserviamo la piena umanità di Gesù di fronte alla morte. Lazzaro è suo amico (v.11). Gesù lo ama e ama la sua famiglia (vv.3.5.36). Si commuove "profondamente" ed è "turbato" dalla morte di Lazzaro (v.33). E nel versetto più breve dell'intera Bibbia leggiamo: "Gesù scoppiò in pianto" (v.35).

Eppure Gesù è, e lo è in modo unico, la risposta alla morte. A Marta dice: "Tuo fratello risorgerà". E Marta: "So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno". Ma Gesù le annuncia: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?" (vv.23-26, MSG)

Ad ognuno di noi, Gesù sta dicendo che c'è vita oltre la morte. Gesù è morto ed è risorto. Chiunque crede in lui risorgerà dai morti. E come segno di anticipazione, risuscita Lazzaro dai morti.

La storia di Lazzaro è la storia di ognuno di noi. Gesù ci chiama a rialzarci e a vivere in pienezza, per poter donare vita e speranza a tutto il mondo: ai nostri parenti, amici, colleghi di lavoro e conoscenti.

Questo potere di risurrezione è dentro di noi. Alla chiesa di Roma, Paolo scrive: "Se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi" (Romani 8,11). La risurrezione di Gesù Cristo è il fondamento della nostra speranza.

Il cristianesimo è il più grande movimento di persone di tutti i tempi. È l'unico che non perde mai un membro a causa della morte. Ricordo ancora quella volta in cui uno dei miei figli, allora bambino, mi disse: "Papà, quando morirai, sarò triste. Poi ti vedrò in paradiso e non sarò più triste!"

A Madre Teresa, poco prima di morire, chiesero: "Madre, ha paura di morire?" E lei: "Come posso esserlo? Morire è tornare a casa da Dio. Non ho mai avuto paura di questo. Al contrario, non vedo l'ora!"

Questo brano offre un messaggio di speranza alla Chiesa. La Chiesa oggi è malata e molti la stanno dichiarando morta. Alcune parti della Chiesa sembrano "addormentat\[e\]" (Giovanni 11,11). E in alcuni casi, sembra esserci addirittura un "cattivo odore" (v.39).

Questo passaggio ci ricorda il potere di Gesù di riportare in vita anche i morti. Questo potere di risurrezione è ancora all'opera nella Chiesa oggi. Lo stesso Gesù che dice: "Questa malattia non porterà alla morte" (v.4) promette che "su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa" (Matteo 16,18, KJV).

Riferendosi a Lazzaro, Gesù dice: "Liberàtelo e lasciàtelo andare" (Giovanni 11,44c). Oggi molte parti della Chiesa hanno bisogno proprio di queste parole, di essere liberate, di ripartire e di andare. Alla riapertura della chiesa di St Peter a Brighton, il giornale Brighton and Hove Argus ha scritto: "Come Lazzaro, la nostra cattedrale non ufficiale della città ritorna alla vita". Per questo, il nostro programma di church planting (cioè di riapertura e ripartenza di chiese cristiane) è stato chiamato "Progetto Lazzaro"!

Preghiera

Signore, grazie per la tua forza di risurrezione che hai messo in me e che, come Lazzaro, mi invita a rialzarmi e a portare speranza agli altri. Oggi ti prego per la mia famiglia, i miei amici, i miei colleghi. Ti chiedo di portare loro nuova vita. Fa che possiamo vedere la Chiesa riprendere vita in tutte le nazioni.
Antico Testamento

1 Samuele 2,27-4,22

Oracolo sulla destituzione dal sacerdozio

27 Un giorno venne un uomo di Dio da Eli e gli disse: "Così dice il Signore: Non mi sono forse rivelato alla casa di tuo padre, mentre erano in Egitto, in casa del faraone? 28 L'ho scelto da tutte le tribù d'Israele come mio sacerdote, perché salga all'altare, bruci l'incenso e porti l'efod davanti a me. Alla casa di tuo padre ho anche assegnato tutti i sacrifici consumati dal fuoco, offerti dagli Israeliti. 29 Perché dunque avete calpestato i miei sacrifici e le mie offerte, che ho ordinato nella mia dimora, e tu hai avuto più riguardo per i tuoi figli che per me, e vi siete pasciuti con le primizie di ogni offerta d'Israele mio popolo?

30 Perciò, ecco l'oracolo del Signore, Dio d'Israele: Sì, avevo detto alla tua casa e alla casa di tuo padre che avrebbero sempre camminato alla mia presenza. Ma ora - oracolo del Signore - non sia mai! Perché chi mi onorerà anch'io l'onorerò, chi mi disprezzerà sarà oggetto di disprezzo. 31 Ecco, verranno giorni in cui io troncherò il tuo braccio e il braccio della casa di tuo padre, sì che non vi sia più un anziano nella tua casa. 32 Vedrai un tuo nemico nella mia dimora e anche il bene che egli farà a Israele, mentre non ci sarà mai più un anziano nella tua casa. 33 Qualcuno dei tuoi tuttavia non lo strapperò dal mio altare, perché ti si consumino gli occhi e si strazi il tuo animo, ma tutta la prole della tua casa morirà appena adulta.

34 Sarà per te un segno quello che avverrà ai tuoi due figli, a Ofni e Fineès: nello stesso giorno moriranno tutti e due. 35 Dopo, farò sorgere al mio servizio un sacerdote fedele, che agirà secondo il mio cuore e il mio animo. Io gli darò una casa stabile e camminerà davanti al mio consacrato, per sempre. 36 Chiunque sarà superstite nella tua casa, andrà a prostrarsi davanti a lui per un po' di denaro e per un pezzo di pane, e dirà: "Ammettimi a qualunque ufficio sacerdotale, perché possa mangiare un tozzo di pane"".

Vocazione di Samuele

3Il giovane Samuele serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti.

2 E quel giorno avvenne che Eli stava dormendo al suo posto, i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. 3 La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l'arca di Dio. 4 Allora il Signore chiamò: "Samuele!"

ed egli rispose: "Eccomi", 5 poi corse da Eli e gli disse: "Mi hai chiamato, eccomi!".

Egli rispose: "Non ti ho chiamato, torna a dormire!". Tornò e si mise a dormire.

6 Ma il Signore chiamò di nuovo: "Samuele!"; Samuele si alzò

e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Ma quello rispose di nuovo: "Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!".

7 In realtà Samuele fino ad allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore.

8 Il Signore tornò a chiamare: "Samuele!" per la terza volta; questi si alzò nuovamente

e corse da Eli dicendo: "Mi hai chiamato, eccomi!". Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane. 9 Eli disse a Samuele: "Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: "Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta"". Samuele andò a dormire al suo posto.

10 Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: "Samuele, Samuele!".

Samuele rispose subito: "Parla, perché il tuo servo ti ascolta".

11 Allora il Signore disse a Samuele: "Ecco, io sto per fare in Israele una cosa che risuonerà negli orecchi di chiunque l'udrà. 12 In quel giorno compirò contro Eli quanto ho pronunciato riguardo alla sua casa, da cima a fondo. 13 Gli ho annunciato che io faccio giustizia della casa di lui per sempre, perché sapeva che i suoi figli disonoravano Dio e non li ha ammoniti. 14 Per questo io giuro contro la casa di Eli: non sarà mai espiata la colpa della casa di Eli, né con i sacrifici né con le offerte!".

15 Samuele dormì fino al mattino, poi aprì i battenti della casa del Signore. Samuele però temeva di manifestare la visione a Eli. 16 Eli chiamò Samuele e gli disse:

"Samuele, figlio mio".

Rispose: "Eccomi".

17 Disse: "Che discorso ti ha fatto? Non tenermi nascosto nulla. Così Dio faccia a te e anche peggio, se mi nasconderai una sola parola di quanto ti ha detto". 18 Allora Samuele gli svelò tutto e non tenne nascosto nulla. E disse: "È il Signore! Faccia ciò che a lui pare bene".

19 Samuele crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. 20 Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuele era stato costituito profeta del Signore. 21 Il Signore continuò ad apparire a Silo, perché il Signore si rivelava a Samuele a Silo con la sua parola.

4La parola di Samuele giunse a tutto Israele.

I Filistei catturano l'arca

In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo contro i Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s'erano accampati ad Afek. 2 I Filistei si schierarono contro Israele e la battaglia divampò, ma Israele fu sconfitto di fronte ai Filistei, e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini. 3 Quando il popolo fu rientrato nell'accampamento, gli anziani d'Israele si chiesero: "Perché ci ha sconfitti oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l'arca dell'alleanza del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici".

4 Il popolo mandò subito alcuni uomini a Silo, a prelevare l'arca dell'alleanza del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini: c'erano con l'arca dell'alleanza di Dio i due figli di Eli, Ofni e Fineès.

5 Non appena l'arca dell'alleanza del Signore giunse all'accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra. 6 Anche i Filistei udirono l'eco di quell'urlo e dissero: "Che significa quest'urlo così forte nell'accampamento degli Ebrei?".

Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l'arca del Signore. 7 I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: "È venuto Dio nell'accampamento!", ed esclamavano: "Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. 8 Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l'Egitto nel deserto. 9 Siate forti e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini, dunque, e combattete!".

10 Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d'Israele caddero trentamila fanti. 11 In più l'arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Fineès, morirono.

Morte di Eli

12 Uno della tribù di Beniamino fuggì dallo schieramento e venne a Silo il giorno stesso, con le vesti stracciate e polvere sul capo. 13 Quando giunse, Eli stava seduto sul suo seggio presso la porta e scrutava la strada, perché aveva il cuore in ansia per l'arca di Dio. Venne dunque quell'uomo e diede l'annuncio in città, e tutta la città alzò lamenti.

14 Eli, sentendo il rumore delle grida, si chiese: "Che sarà questo rumore tumultuoso?".

Intanto l'uomo avanzò in gran fretta e portò l'annuncio a Eli. 15 Eli aveva novantotto anni, aveva lo sguardo fisso e non poteva più vedere. 16 Disse dunque quell'uomo a Eli: "Sono giunto dallo schieramento. Sono fuggito oggi dallo schieramento".

Eli domandò: "Che è dunque accaduto, figlio mio?".

17 Rispose il messaggero: "Israele è fuggito davanti ai Filistei e nel popolo v'è stata una grande sconfitta; inoltre i tuoi due figli, Ofni e Fineès, sono morti e l'arca di Dio è stata presa!".

18 Appena quegli ebbe accennato all'arca di Dio, Eli cadde all'indietro dal seggio sul lato della porta, si ruppe la nuca e morì, perché era vecchio e pesante. Egli era stato giudice d'Israele per quarant'anni.

19 La nuora di lui, moglie di Fineès, incinta e prossima al parto, quando sentì la notizia che era stata presa l'arca di Dio e che erano morti il suocero e il marito, s'accasciò e, colta dalle doglie, partorì. 20 Mentre era sul punto di morire, le dicevano quelle che le stavano attorno: "Non temere, hai partorito un figlio". Ella non rispose e non vi fece attenzione.

21 Ma chiamò il bambino Icabòd, dicendo: "Se n'è andata lontano da Israele la gloria!", riferendosi alla cattura dell'arca di Dio, al suocero e al marito. 22 Disse: "Se n'è andata lontano da Israele la gloria", perché era stata presa l'arca di Dio.

Commento

Speranza nella parola del Signore

Sei consapevole che Dio desidera stare con te e comunicare con te? Anche tu, come Samuele, puoi dire: "Parla, perché il tuo servo ti ascolta" (3,10b).

Sono tempi difficili, non solo per il popolo di Dio, ma per tutti (4,7). Un tempo in cui Dio è quasi silenzioso: "La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti" (3,1).

Dev'essere stato straziante per Eli vedere i suoi figli disonorare il Signore. Dormono con le donne che prestano servizio all'ingresso della tenda del convegno (2,22). Disonorano Dio, il quale aveva detto: "Chi mi onorerà anch'io l'onorerò, chi mi disprezzerà sarà oggetto di disprezzo" (v.30).

Come conseguenza di questo disonore, il popolo di Dio viene sconfitto (4,1b-11). Eli muore con il cuore spezzato (vv.12-18). Sua nuora dà alla luce un bambino di nome Icabod: "Se n'è andata lontano da Israele la gloria!" (vv.19-22)

Eppure, pur in questi tempi terribili e difficili, per il popolo di Dio c'è speranza. Il Signore chiama Samuele (3,4). Dio si rivela a Samuele ed egli ascolta il Signore (vv.9-10). Dice: "Parla, perché il tuo servo ti ascolta" (v.10, MSG). Il Signore risponde: "Ecco, io sto per fare in Israele una cosa che risuonerà negli orecchi di chiunque l'udrà" (v.11).

Samuele è pronto a trasmettere il messaggio nella sua interezza, per quanto impopolare, imbarazzante e difficile (v.18). Non nasconde nulla. E Dio, di conseguenza, si serve di lui per fare grandi cose: "Samuele crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole" (v.19).

Preghiera

"Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta" (v.10). Signore, aiutami ad ascoltare attentamente la tua voce e a trasmetterla perché anche altri possano ritornare a sperare.

La moglie di Nicky dice

1 Samuele 3

Quanto mi piacerebbe riuscire a sentire la voce di Dio in modo ancora più chiaro. In 1 Samuele capitolo 3, Dio inizia a parlare a Samuele quando è ancora bambino. Forse se la mia testa fosse più libera da tante cose e pensieri, potrei sentire di più. Samuele non è distratto dalle tante cose della vita. La sua attenzione è su Dio e molto meno sulle cose del mondo.

Versetto del giorno

Giovanni 11,25

"Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà".

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Callum G. Brown, The Death of Christian Britain: Understanding Secularisation 1800–2000, (Routledge, 2009).

Divorce Statistics from Office of National Statistics, accessed via: https://www.ons.gov.uk/peoplepopulationandcommunity/birthsdeathsandmarriages/divorce/bulletins/divorcesinenglandandwales/2014

Samaritans statistic from Samaritans.org, accessed via: http://www.samaritans.org/news/samaritans-volunt-heroes-give-more-5-million-hours-year-save-lives

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation

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