Giorno 117

Come vivere una vita di vittoria

Sapienziali Salmi 51,12-19
Nuovo Testamento Luca 24,1-35
Antico Testamento Giosuè 11,1-12,24

Introduzione

Alcuni anni fa, un giovane della nostra congregazione a HTB (Holy Trinity Brompton) ottenne un impiego presso la biblioteca di uno dei principali quotidiani nazionali. Questo quotidiano aveva un archivio di vecchi ritagli su ogni persona nota. Queste raccolte erano conservate in file di lunghi scaffali ed erano separate in due gruppi: "persone viventi" e "persone morte".

Un giorno, nello sfogliare le cartelle delle persone decedute, il giovane si imbatté in una corposa raccolta contrassegnata con la scritta "Gesù Cristo". Si guardò alle spalle per controllare che nessuno stesse guardando e prontamente spostò la cartella dalla sezione "persone morte" a quella delle "persone viventi".

Gesù Cristo è vivo. È risorto dai morti. A coloro che lo cercano tra le cartelle delle persone morte, gli angeli dicono: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto!" (Luca 24,5-6)

Gesù è il grande vincitore. Il vescovo Lesslie Newbigin ha detto: "La risurrezione non è il capovolgimento di una sconfitta, ma la manifestazione di una vittoria". La croce non è una sconfitta. Sulla croce, Gesù ha ottenuto una grande vittoria per tutti noi, sul peccato, sulla morte e sui poteri del male.

Sapienziali

Salmi 51,12-19

12 Crea in me, o Dio, un cuore puro,
  rinnova in me uno spirito saldo.
13 Non scacciarmi dalla tua presenza
  e non privarmi del tuo santo spirito.
14 Rendimi la gioia della tua salvezza,
  sostienimi con uno spirito generoso.

15 Insegnerò ai ribelli le tue vie
  e i peccatori a te ritorneranno.
16 Liberami dal sangue, o Dio,
  Dio mia salvezza:
  la mia lingua esalterà la tua giustizia.
17 Signore, apri le mie labbra
  e la mia bocca proclami la tua lode.
18 Tu non gradisci il sacrificio;
  se offro olocausti, tu non li accetti.
19 Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
  un cuore contrito e affranto
  tu, o Dio, non disprezzi.

20 Nella tua bontà fa' grazia a Sion,
  ricostruisci le mura di Gerusalemme.
21 Allora gradirai i sacrifici legittimi,
  l'olocausto e l'intera oblazione;
  allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.

Commento

Ricevere i benefici della sua vittoria

Amo questa preghiera di Davide e amo recitarla. Come spesso capita anche a noi, Davide ha sbagliato. Piange nel chiedere perdono e ora grida per la vittoria. Quando sbagliamo e pecchiamo non perdiamo la nostra salvezza, ma possiamo perdere la gioia della nostra salvezza (v.14a). Davide non vuole essere sconfitto di nuovo dal peccato.

Tutto questo inizia da "un cuore contrito" (v.19b). Se ci avviciniamo a Dio con questo atteggiamento, non saremo mai rifiutati: "Un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi" (v.19b).

Davide prega di poter vivere una vita di vittoria. Notiamo che la sua preghiera non è solo per sé. Prega perché abbia effetti anche sulla città (v.20).

Preghiera

Signore, prego per ricevere un cuore puro (v.12), uno spirito saldo (v.12), la presenza di Dio (v.13), la potenza dello Spirito (v.13) e perché possa riassaporare la gioia della salvezza (v.14). Prego per uno spirito generoso (v.14) affinché sia in grado di insegnare secondo il tuo volere (v.15), riportando le persone a te (v.15). Prego per poterti adorare con la mia lingua. O Signore, apri le mie labbra e la mia bocca dichiarerà la tua lode (v.17). Prego per la trasformazione della nostra società (v.20).
Nuovo Testamento

Luca 24,1-35

Gesù è vivo

24Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. 2 Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro 3 e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4 Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. 5 Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? 6 Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea 7 e diceva: "Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno"". 8 Ed esse si ricordarono delle sue parole

9 e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. 10 Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. 11 Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. 12 Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l'accaduto.

Due discepoli sulla strada di Emmaus

13 Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, 14 e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 15 Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. 16 Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.

17 Ed egli disse loro: "Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?".

Si fermarono, col volto triste; 18 uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: "Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?".

19 Domandò loro: "Che cosa?".

Gli risposero: "Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20 come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21 Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22 Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23 e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24 Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto".

25 Disse loro: "Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! 26 Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". 27 E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

28 Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 29 Ma essi insistettero: "Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto". Egli entrò per rimanere con loro.

30 Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. 32 Ed essi dissero l'un l'altro: "Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?".

33 Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34 i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!". 35 Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Commento

Riconoscere Gesù e la sua vittoria

Come possiamo incontrare Gesù oggi?

La risurrezione di Gesù è un evento storico, realmente successo. Ma non è solo questo. Come in quel momento le persone videro Gesù risorto, così anche noi, oggi, possiamo sperimentare la sua presenza. Questo brano spiega in che modo.

La risurrezione è l'avvenimento che cambia il mondo per sempre. Gesù risorge "il primo giorno della settimana" (v.1). Da quel momento in poi, il primo giorno della settimana, la domenica, diviene il giorno del riposo e del culto.

In questo brano troviamo due prove chiave riguardanti la vittoria di Gesù sulla morte:

  1. Il corpo di Gesù è assente
    "Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù" (vv.2-3).

    Gli angeli dicono loro: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto" (vv.5-6). Infatti, come aveva predetto, il terzo giorno sarebbe risuscitato (v.7). (A volte nel Nuovo Testamento è scritto che Gesù "risuscitò" dai morti. Altre volte è scritto al passivo: "fu risuscitato".)

    Nel sentire le donne raccontare tutto questo, i discepoli non credono (v.11). Tuttavia Pietro, e qui possiamo immaginare la sua emozione, si alza e corre al sepolcro (v.12). Arrivato, anche lui vede che il corpo di Gesù è scomparso: "Vide soltanto i teli" (v.12b). Il sepolcro non è vuoto ma il corpo di Gesù è assente.

    In quel momento, probabilmente, Pietro inizia a rendersi conto che Gesù ha ottenuto una grande vittoria. È morto, ma la morte non è la fine. La morte non è stata cancellata, ma definitivamente conquistata.

\t 2. Gesù stesso è presente
Gesù stesso viene visto. Non è solo una presenza "spirituale". Il suo corpo fisico, risorto, trasformato è presente con i suoi discepoli. La prima apparizione di cui leggiamo nel Vangelo di Luca è sulla via di Emmaus. Ai due discepoli, Gesù si rivela in due modi.

Primo, si rivela attraverso le Scritture: "E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui" (v.27). Gesù spiega la Bibbia in quello che è stato sicuramente lo studio biblico più sorprendente nella storia del mondo. Gesù esamina la Bibbia spiegando che è tutta riferita a lui.

Nel leggere la Bibbia o nell'ascoltarne un commento, hai mai avuto la sensazione che il tuo cuore ardesse (v.32)? A volte, quando leggo la Bibbia o ascolto un commento su un brano della Bibbia, ho come la sensazione che le parole prendano vita e che Dio in quel momento desideri rivolgersi direttamente a me. In quei momenti, sento il cuore ardere dentro di me. Una giovane donna, che di recente ha partecipato al nostro piccolo gruppo Alpha, ha iniziato a leggere la Bibbia per la prima volta nella sua vita. Ha detto che era come se le parole saltassero fuori dalla pagina verso di lei. \t I discepoli dicono: "Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?" (v.32) Ogni volta che leggiamo la Bibbia o ascoltiamo un buon commento sulla Bibbia, un commento che rivela Gesù, anche noi abbiamo la possibilità di gustare questa sensazione.

Secondo, si rivela attraverso il pane: "Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista" (vv.30-31). In seguito i discepoli diranno di averlo "riconosciuto nello spezzare il pane" (v.35).

La descrizione di Luca di questo incontro vuole probabilmente far riecheggiare il racconto dell'ultima cena di Gesù con i suoi discepoli. Dovrebbe incoraggiarci a credere che anche noi possiamo incontrare Gesù nello "spezzare il pane" quando celebriamo insieme la Comunione.

Le Scritture e i sacramenti sono due dei modi in cui possiamo incontrare Gesù oggi. Gesù continuerà a rivelarsi a noi nello studio delle Scritture e nello spezzare il pane insieme. Due modi che dovremmo seguire e vivere con regolarità nella nostra vita.

Preghiera

Signore, grazie perché Gesù è vivo in questo momento. Nel leggere le Scritture, possa il mio cuore bruciare dentro di me attraverso un incontro vivo con Gesù. Nel ricevere il pane e il vino, possano i miei occhi aprirsi per riconoscere Gesù.
Antico Testamento

Giosuè 11,1-12,24

Sconfitta dei re del nord

11Quando Iabin, re di Asor, seppe queste cose, ne informò Iobab, il re di Madon, il re di Simron, il re di Acsaf 2 e i re che erano a settentrione, sulle montagne, nell'Araba a meridione di Chinaròt, nella Sefela e sulle colline di Dor a occidente. 3 I Cananei erano a oriente e a occidente, gli Amorrei, gli Ittiti, i Perizziti, i Gebusei erano sulle montagne e gli Evei erano ai piedi dell'Ermon, nella regione di Mispa. 4 Allora essi uscirono con tutti i loro eserciti: erano una truppa numerosa come la sabbia sulla riva del mare, con numerosissimi cavalli e carri. 5 Tutti questi re si allearono e vennero ad accamparsi insieme presso le acque di Merom, per combattere contro Israele.

6 Allora il Signore disse a Giosuè: "Non temerli, perché domani a quest'ora io li consegnerò tutti trafitti davanti a Israele. Taglierai i garretti ai loro cavalli e appiccherai il fuoco ai loro carri".

7 Giosuè con tutti i suoi guerrieri andò contro di loro presso le acque di Merom, a sorpresa, e piombò su di loro. 8 Il Signore li consegnò nelle mani d'Israele, che li batté e li inseguì fino a Sidone la Grande, fino a Misrefot-Màim e fino alla valle di Mispa a oriente. Li sconfissero fino a non lasciar loro neppure un superstite. 9 Giosuè fece loro come gli aveva detto il Signore: tagliò i garretti ai loro cavalli e appiccò il fuoco ai loro carri.

10 In quello stesso tempo Giosuè tornò indietro, conquistò Asor e passò a fil di spada il suo re, perché prima Asor era stata la capitale di tutti quei regni. 11 Passò a fil di spada ogni essere vivente che vi era, votandolo allo sterminio; non risparmiò nessun vivente e appiccò il fuoco ad Asor.

12 Giosuè prese tutti quei re e le loro città, passandoli a fil di spada; li votò allo sterminio, come aveva comandato Mosè, servo del Signore. 13 Tuttavia Israele non incendiò nessuna delle città costruite su colline, a parte Asor, incendiata da Giosuè. 14 Gli Israeliti presero tutto il bottino di queste città e il bestiame; passarono però a fil di spada tutti gli uomini fino a distruggerli: non risparmiarono alcun vivente. 15 Come aveva comandato il Signore a Mosè, suo servo, così Mosè aveva comandato a Giosuè e così Giosuè fece, non trascurando alcuna parola di quanto il Signore aveva comandato a Mosè.

16 Giosuè si impadronì di tutta questa terra: la zona montuosa, tutto il Negheb, tutta la regione di Gosen, la Sefela, l'Araba, le montagne d'Israele e il loro bassopiano. 17 Dal monte Calak, che sale verso Seir, fino a Baal-Gad nella valle del Libano ai piedi del monte Ermon: catturò tutti i loro re, li vinse e li uccise. 18 Per molto tempo Giosuè fece guerra a tutti questi re. 19 Non ci fu alcuna città che facesse pace con gli Israeliti, eccetto gli Evei che abitavano Gàbaon: le presero tutte con le armi, 20 perché veniva dal Signore che il loro cuore si ostinasse a dichiarare guerra a Israele, per votarle allo sterminio senza pietà e così distruggerle, come il Signore aveva comandato a Mosè.

21 In quel tempo Giosuè andò a eliminare gli Anakiti dalla zona montuosa: da Ebron, da Debir, da Anab, da tutti i monti di Giuda e di Israele. Giosuè li votò allo sterminio con le loro città. 22 Non rimasero Anakiti nella terra degli Israeliti. Ne rimasero alcuni solo a Gaza, a Gat e ad Asdod.

23 Giosuè prese tutto il territorio, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Giosuè lo assegnò in eredità a Israele, secondo le loro divisioni in tribù. E la terra visse tranquilla, senza guerra.

I re vinti

12Questi sono i re della regione al di là del Giordano, a oriente, che gli Israeliti sconfissero e del cui territorio entrarono in possesso, dal torrente Arnon al monte Ermon, con tutta l'Araba orientale:

2 Sicon, re degli Amorrei che risiedeva a Chesbon;

egli dominava, partendo da Aroèr, situata sul margine della valle del torrente Arnon, il fondovalle del torrente, la metà di Gàlaad fino al torrente Iabbok, confine degli Ammoniti, 3 e l'Araba fino alla riva orientale del mare di Chinaròt e fino alla riva orientale del mare dell'Araba, cioè il Mar Morto, in direzione di Bet-Iesimòt e più a meridione, fin sotto le pendici del Pisga.

4 Og, re di Basan, uno degli ultimi figli dei Refaìm, che risiedeva ad Astaròt e a Edrei;

5 egli dominava il monte Ermon e Salca e tutto Basan fino al confine dei Ghesuriti e dei Maacatiti, inoltre metà di Gàlaad sino al confine di Sicon re di Chesbon.

6 Mosè, servo del Signore, e gli Israeliti li avevano sconfitti, e Mosè, servo del Signore, ne diede il possesso a quelli di Ruben, a quelli di Gad e a metà della tribù di Manasse.

7 Questi sono i re del territorio a occidente del Giordano, che Giosuè e gli Israeliti sconfissero, da Baal-Gad nella valle del Libano fino al monte Calak, che sale verso Seir, e le cui terre Giosuè diede in proprietà alle tribù d'Israele, secondo le loro divisioni in tribù, 8 nella zona montuosa, nella Sefela, nell'Araba, sulle pendici, nel deserto e nel Negheb, dov'erano gli Ittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei:

9 il re di Gerico, uno;
il re di Ai, che è presso Betel, uno;
10 il re di Gerusalemme, uno;
il re di Ebron, uno;
11 il re di Iarmut, uno;
il re di Lachis, uno;
12 il re di Eglon, uno;
il re di Ghezer, uno;
13 il re di Debir, uno;
il re di Gheder, uno;
14 il re di Corma, uno;
il re di Arad, uno;
15 il re di Libna, uno;
il re di Adullàm, uno;
16 il re di Makkedà, uno;
il re di Betel, uno;
17 il re di Tappùach, uno;
il re di Chefer, uno;
18 il re di Afek, uno;
il re di Saron, uno;
19 il re di Madon, uno;
il re di Azor, uno;
20 il re di Simron-Meron, uno;
il re di Acsaf, uno;
21 il re di Taanac, uno;
il re di Meghiddo, uno;
22 il re di Kedes, uno;
il re di Iokneàm del Carmelo, uno;
23 il re di Dor, sulla collina di Dor, uno;
il re delle popolazioni di Gàlgala, uno;
24 il re di Tirsa, uno.
In tutto trentuno re.

Commento

Riflettere la vittoria di Gesù

Sarebbe bello conoscere cosa Gesù ha detto di questo brano quando ripercorreva tutte le Scritture e spiegava "ciò che si riferiva a lui" (Luca 24,27).

Questo brano continua il tema delle vittorie di Giosuè ("Inflisse loro una grande sconfitta", Giosuè 10,10). I re si alleano per combattere contro Israele (11,5), ma a Giosuè il Signore dice: "Non temerli" (v.6). Il Signore "li consegnò nelle mani d'Israele" (v.8). Ovunque vadano, Dio dà loro la vittoria: "Giosuè prese tutto il territorio, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Giosuè lo assegnò in eredità a Israele" (v.23).

Immagino che Gesù abbia parlato con loro non tanto delle tattiche militari di Giosuè, che non sono mai un modello di vita per nessuno, ma di un aspetto, la vittoria di Giosuè. Una vittoria che prefigurava un altro tipo di vittoria, più grande e molto diversa, quella che Dio avrebbe realizzato attraverso la morte e risurrezione di Gesù. Giosuè è un "tipo" di Cristo. Il nome Gesù è la forma greca del nome Giosuè, che significa "il Signore salva".

Come leggeremo domani, la vittoria di Giosuè non fu mai completa. Il Signore gli disse: "Tu sei vecchio e avanti negli anni, mentre rimane molto territorio da occupare" (13,1). È solo Gesù che realizzerà una vittoria completa. È lui a cui guardano tutte le Scritture. Egli è il grande vincitore e la fonte di ogni possibile vittoria nella nostra stessa vita.

Preghiera

Signore, grazie per la tua grande vittoria sul peccato e sulla morte. Possa la mia vita oggi riflettere questa grande vittoria. Fa che io possa vederla di più, non solo nella mia vita personale ma anche nella nostra comunità, città e nazione.

La moglie di Nicky dice

Luca 24,1-12

Amo la combinazione di coraggio e praticità di queste donne. Al concludersi del giorno di sabato, si incamminano verso la tomba. Dove sono gli uomini? Appaiono disorientati, allo sbando! Anche quando le cose non vanno per il verso giusto, non dovremmo mai allontanarci da Gesù.

Versetto del giorno

Luca 24,5-6

"Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto".

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Lesslie Newbigin, The Open Secret (Eerdmans B Publishing, 1995), p.36.

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