Giorno 89

Un ritorno centuplicato

Sapienziali Salmi 38,14-23
Nuovo Testamento Luca 8,1-18
Antico Testamento Numeri 27,12-29,11

Introduzione

È cresciuto in uno dei quartieri più difficili di Manchester. Suo padre era alcolizzato. A quindici ha lasciato la scuola. È scappato di casa, viveva per strada. Si è unito a una gang. È stato coinvolto in un crimine ed è finito in prigione. Uscito, si è arruolato nell'esercito. Ha affrontato due divorzi.

Nel 1994 è entrato nella nostra chiesa per partecipare ad un corso Alpha. Ad Alpha ha incontrato Gesù ed è stato riempito di Spirito Santo. Ha iniziato a visitare i detenuti in carcere. È entrato a far parte dello staff della nostra chiesa di HTB (Holy Trinity Brompton) per dirigere il lavoro nelle carceri. Ha fondato un'organizzazione per prendersi cura degli ex detenuti. Ha avviato un progetto per i senzatetto. Ha iniziato un corso per aiutare le persone con dipendenze e corsi per aiutare coloro che lottano contro la depressione e i debiti.

Sotto la sua guida, Alpha carcere si è diffuso nelle carceri del Regno Unito e in 76 paesi in tutto il mondo. Attraverso Alpha carcere, migliaia di persone hanno iniziato a credere in Gesù Cristo. E attraverso il ministero Caring for ex offenders (Cura per gli ex criminali), centinaia di uomini e donne sono oggi parte di una comunità cristiana.

Paul Cowley, autore di Thief, Prisoner, Soldier, Priest, è l'esempio perfetto di terreno buono in cui il buon seme è caduto. Il suo cuore è nobile e buono. Ha ascoltato la parola, l'ha conservata nel suo cuore e con perseveranza ha portato ad un raccolto cento volte più grande di quanto era stato seminato (Luca 8,8.15). Paul ha incontrato Gesù come suo salvatore, seminatore e pastore.

Sapienziali

Salmi 38,14-23

14 Io come un sordo non ascolto
  e come un muto non apro la bocca;
15 sono come un uomo che non sente
  e non vuole rispondere.
16 Perché io attendo te, Signore;
  tu risponderai, Signore, mio Dio.
17 Avevo detto: "Non ridano di me!
  Quando il mio piede vacilla, non si facciano grandi su di me!".

18 Ecco, io sto per cadere
  e ho sempre dinanzi la mia pena.
19 Ecco, io confesso la mia colpa,
  sono in ansia per il mio peccato.
20 I miei nemici sono vivi e forti,
  troppi mi odiano senza motivo:
21 mi rendono male per bene,
  mi accusano
  perché cerco il bene.

22 Non abbandonarmi,
  Signore, Dio mio, da me non stare lontano;
23 vieni presto in mio aiuto,
  Signore, mia salvezza.

Commento

Salvatore personale

In mezzo ad afflizioni, sofferenze e persecuzioni, Davide si rivolge al Signore come al suo personale salvatore: "Signore, mia Salvezza" (v.23). Forse anche noi saremo chiamati ad affrontare sfide e difficoltà come quelle di Davide o forse no. In tutti i casi, questo schema in tre passi può essere di grande aiuto:

  1. Chiedere
    Chiedi aiuto: "Perché io attendo te, Signore; tu risponderai, Signore, mio Dio. Avevo detto: 'Non ridano di me! Quando il mio piede vacilla, non si facciano grandi su di me!'" (vv.16-17).
  2. Confessare
    Confessa il tuo peccato: "Ecco, io confesso la mia colpa, sono in ansia per il mio peccato" (v.19).
  3. Avere fiducia
    Abbi fiducia in lui: "Perché io attendo te, Signore" (v.15, AMP). Confida in Dio: "Non abbandonarmi, Signore, Dio mio, da me non stare lontano; vieni presto in mio aiuto, Signore, mia salvezza" (vv.22-23).

Preghiera

Signore oggi voglio chiedere il tuo aiuto. Perdona il mio peccato. O Signore, non abbandonarmi; non allontanarti da me, mio Dio. Vieni presto ad aiutarmi, Signore, mio Salvatore.
Nuovo Testamento

Luca 8,1-18

Le donne che seguono Gesù

8In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici 2 e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3 Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

Parabola del seminatore

4 Poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: 5 "Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. 6 Un'altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. 7 Un'altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. 8 Un'altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto".

Detto questo, esclamò: "Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!".

9 I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. 10 Ed egli disse: "A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché

vedendo non vedano
e ascoltando non comprendano.

11 Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. 12 I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. 13 Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. 14 Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. 15 Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.

Luce nell’annuncio apostolico

16 Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. 17 Non c'è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. 18 Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere".

Commento

Il grande seminatore

Gran parte del ministero di Gesù riguarda l'azione di seminare. Gesù va "annunciando la buona notizia del regno di Dio" (v.1) ovunque. Come Gesù anche gran parte del nostro ministero oggi riguarda l’azione di seminare.

A volte seminare implica viaggiare (v.1), ad esempio per un viaggio missionario. Altre volte si tratta di radunare le persone e poi seminare: "Una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città" (v.4). Uno degli eventi che amo di più è la Leadership Conference, che si tiene ogni anno all'inizio di maggio. Sia in presenza che online, persone da tutto il mondo, "da ogni città", si radunano attorno a Gesù. Per l'edizione di quest'anno è ancora possibile iscriversi (scrivi a [email protected]).

Nella sua opera di seminatore, Gesù non è solo. Ha con sé un team, con al centro dodici uomini e anche "alcune donne" (v.2). Nel ministero di Gesù le donne svolgono un ruolo molto importante. Tra le molte cose, servono il team "con i loro beni" (v.3).

Nel brano troviamo la descrizione che Gesù fa ai suoi discepoli della parabola del seminatore. Loro, come noi, stanno cercando di seminare il seme della parola di Dio (v.11). A volte hanno successo, altre volte meno. Non tutte le persone rispondono allo stesso modo:

1. Duri di cuore

Alcuni non crederanno: "I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati" (v.12).

2. Codardi

Non ho mai incontrato una persona forte con un passato facile. La fede è sempre messa alla prova. I problemi nella vita sono quasi inevitabili. Alle parole di Gesù alcuni rispondono con grande entusiasmo iniziale, ma che poi non dura: "Sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno" (v.13).

3. Poco convinti

Altri sembrano molto convinti, ma in seguito abbandonano a causa delle "preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione" (v.14). Sono quelli che ascoltano e ricevono il seme, ma questo cade in mezzo ai rovi e non produce nulla. Vivono le giornate preoccupandosi del domani, facendo soldi e divertendosi (v.14, MSG).

4. Puri di cuore

Le prime tre categorie portano a grande delusione e tristezza. Ma Gesù parla di una quarta categoria. Sono quelli che rispondono e "producono frutto con perseveranza" (v.15). O, come dice Luca: "Sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono" (v.15). Il lavoro di queste persone porta a grandi risultati: "E fruttò cento volte tanto" (v.8).

A volte dico alle persone che Alpha è la cosa più deludente che abbia mai fatto. Lo dico pensando a quelle persone che a volte rispondono negativamente o abbandonano il corso. Ma se leggiamo le parole di Gesù, scopriamo che questo tipo di risposta è normale.

Altre volte, dico che Alpha è la cosa più eccitante che abbia mai fatto. E lo dico pensando a quelle persone che rispondono con tutto il cuore al seme che è stato in loro seminato, come Paul Cowley. In queste persone, il corso ha un impatto enorme, cento volte più grande di ciò che è stato seminato. Ed è proprio questo che vediamo più e più volte nella vita di coloro che incontrano Gesù: pieni di Spirito Santo, tornano a casa, ne parlano ai loro amici e hanno così un grande impatto sulla società.

Queste parole di Gesù non riguardano solo gli altri. Riguardano me e te, ogni volta che ascoltiamo la parola di Dio, ad esempio quando leggiamo la Bibbia o ascoltiamo un talk. Dovremmo porre sempre molta attenzione a come ascoltiamo la parola di Dio. In un certo senso tutta la tua vita è una risposta alla parola di Dio. Più risponderemo, più ci sarà dato (v.18).

Preghiera

Signore, ti ringrazio per il potere della tua parola di cambiare la vita. Aiutami a non scoraggiarmi per le delusioni, ma a continuare a seminare il seme della tua parola. Grazie per la grande gioia che c'è quando vediamo che i semi mettono radici nella vita di una persona e producono un raccolto cento volte maggiore di quello che è stato seminato.
Antico Testamento

Numeri 27,12-29,11

Annuncio della morte di Mosè

12 Il Signore disse a Mosè: "Sali su questo monte degli Abarìm e contempla la terra che io do agli Israeliti. 13 Quando l'avrai vista, anche tu sarai riunito ai tuoi padri, come fu riunito Aronne tuo fratello, 14 perché vi siete ribellati contro il mio ordine nel deserto di Sin, quando la comunità si ribellò, e non avete manifestato la mia santità agli occhi loro, a proposito di quelle acque". Sono le acque di Merìba di Kades, nel deserto di Sin.

15 Mosè disse al Signore: 16 "Il Signore, il Dio della vita di ogni essere vivente, metta a capo di questa comunità un uomo 17 che li preceda nell'uscire e nel tornare, li faccia uscire e li faccia tornare, perché la comunità del Signore non sia un gregge senza pastore".

18 Il Signore disse a Mosè: "Prenditi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo spirito; porrai la mano su di lui, 19 lo farai comparire davanti al sacerdote Eleàzaro e davanti a tutta la comunità, gli darai i tuoi ordini sotto i loro occhi 20 e porrai su di lui una parte della tua autorità, perché tutta la comunità degli Israeliti gli obbedisca. 21 Egli si presenterà davanti al sacerdote Eleàzaro, che consulterà per lui il giudizio degli urìm davanti al Signore; egli e tutti gli Israeliti con lui e tutta la comunità usciranno all'ordine di Eleàzaro ed entreranno all'ordine suo".

22 Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato; prese Giosuè e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleàzaro e davanti a tutta la comunità; 23 pose su di lui le mani e gli diede i suoi ordini, come il Signore aveva detto per mezzo di Mosè.

Sacrifici e feste

28Il Signore parlò a Mosè e disse: 2 "Ordina agli Israeliti e di' loro: "Avrete cura di presentarmi al tempo stabilito l'offerta, l'alimento dei miei sacrifici da consumare con il fuoco, profumo a me gradito". 3 Dirai loro: "Questo è il sacrificio consumato dal fuoco, che offrirete al Signore: agnelli dell'anno, senza difetti, due al giorno, come olocausto perenne. 4 Offrirai il primo agnello la mattina e l'altro agnello lo offrirai al tramonto; 5 come oblazione un decimo di efa di fior di farina, impastata con un quarto di hin di olio puro. 6 Tale è l'olocausto perenne, offerto presso il monte Sinai: sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito al Signore. 7 La libagione sarà di un quarto di hin per il primo agnello; la libagione sarà versata nel santuario, bevanda inebriante in onore del Signore. 8 Offrirai il secondo agnello al tramonto, con un'oblazione e una libagione simili a quelle della mattina: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito al Signore.

L'olocausto del sabato

9 Nel giorno di sabato offrirete due agnelli dell'anno, senza difetti; come oblazione due decimi di fior di farina impastata con olio, con la sua libagione. 10 È l'olocausto del sabato, per ogni sabato, oltre l'olocausto perenne e la sua libagione.

Le offerte mensili

11 Al principio dei vostri mesi offrirete come olocausto al Signore due giovenchi, un ariete, sette agnelli dell'anno, senza difetti, 12 e tre decimi di fior di farina impastata con olio, come oblazione per ciascun giovenco; due decimi di fior di farina impastata con olio, per il solo ariete, 13 e ciascuna volta un decimo di fior di farina impastata con olio, come oblazione per ogni agnello. È un olocausto di profumo gradito, un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. 14 Le libagioni saranno di un mezzo hin di vino per giovenco, di un terzo di hin per l'ariete e di un quarto di hin per agnello. È l'olocausto del mese, per tutti i mesi dell'anno. 15 Si offrirà al Signore un capro in sacrificio per il peccato, oltre l'olocausto perenne e la sua libagione.

La Pasqua

16 Il primo mese, il giorno quattordici del mese, sarà la Pasqua del Signore. 17 Il giorno quindici di quel mese sarà giorno di festa. Per sette giorni si mangerà pane azzimo. 18 Il primo giorno si terrà una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile. 19 Offrirete in sacrificio consumato dal fuoco un olocausto al Signore: due giovenchi, un ariete e sette agnelli dell'anno senza difetti. 20 La loro oblazione sarà fior di farina impastata con olio: ne offrirete tre decimi per giovenco e due per l'ariete, 21 ne offrirai un decimo per volta per ciascuno dei sette agnelli 22 e offrirai un capro come sacrificio per il peccato, per compiere il rito espiatorio su di voi. 23 Offrirete questi sacrifici oltre l'olocausto della mattina, che è un olocausto perenne. 24 Li offrirete ogni giorno, per sette giorni; è un alimento consumato dal fuoco, un sacrificio di profumo gradito al Signore. Lo si offrirà oltre l'olocausto perenne con la sua libagione. 25 Il settimo giorno terrete una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile.

La festa delle settimane

26 Il giorno delle primizie, quando presenterete al Signore un'oblazione nuova, alla vostra festa delle Settimane, terrete una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile. 27 Offrirete in olocausto di profumo gradito al Signore due giovenchi, un ariete e sette agnelli dell'anno. 28 La loro oblazione sarà fior di farina impastata con olio: tre decimi per ogni giovenco, due decimi per il solo ariete 29 e un decimo ogni volta per ciascuno dei sette agnelli. 30 Offrirete un capro per compiere il rito espiatorio per voi. 31 Offrirete questi sacrifici, oltre l'olocausto perenne e la sua oblazione. Sceglierete animali senza difetti e vi aggiungerete le loro libagioni.

Il giorno dell’acclamazione

29Il settimo mese, il primo del mese, terrete una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile. Sarà per voi il giorno dell'acclamazione con le trombe. 2 Offrirete in olocausto di profumo gradito al Signore un giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti. 3 La loro oblazione sarà fior di farina impastata con olio: tre decimi per il giovenco, due decimi per l'ariete, 4 un decimo per ciascuno dei sette agnelli. 5 Offrirete inoltre un capro in sacrificio per il peccato, per compiere il rito espiatorio per voi, 6 oltre l'olocausto del mese con la sua oblazione e l'olocausto perenne con la sua oblazione e le loro libagioni, secondo il loro rito. Sarà un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito al Signore.

Il giorno dell'espiazione

7 Il dieci di questo settimo mese terrete una riunione sacra e vi umilierete; non farete alcun lavoro 8 e offrirete in olocausto di profumo gradito al Signore un giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti. 9 La loro oblazione sarà fior di farina impastata con olio: tre decimi per il giovenco, due decimi per il solo ariete, 10 un decimo ogni volta per ciascuno dei sette agnelli. 11 Offrirete inoltre un capro in sacrificio per il peccato, oltre il sacrificio per il peccato del rito espiatorio e oltre l'olocausto perenne con la sua oblazione e le loro libagioni.

Commento

Pastore supremo

Alla fine della sua vita, Mosè si rende conto della necessità per il popolo di Dio di avere un leader. In preghiera, dice: "Il Signore, il Dio della vita di ogni essere vivente, metta a capo di questa comunità un uomo che li preceda nell'uscire e nel tornare, li faccia tornare, perché la comunità del Signore non sia un gregge senza pastore" (Numeri 27,16-17).

Dio ascolta la preghiera di Mosè e nomina Giosuè suo successore. Di Giosuè, Dio dice: "Uomo in cui è lo spirito" (v.18, MSG). Gli vengono imposte le mani, riceve l'incarico, gli viene data autorità e diviene pastore del popolo di Dio. "Pastore" era un termine comune per re e governanti all'epoca.

La preoccupazione di Mosè per il popolo del Signore prefigura la preoccupazione di Gesù per il suo popolo. Nel vedere folle di persone accorrere attorno al suo ministero, "ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore" (Matteo 9,36).

Questa immagine del leader cristiano come pastore è ripresa in diversi punti del Nuovo Testamento. Pietro dice: "Pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge" (1 Pietro 5,2-3). Gesù è il "Pastore supremo" (v.4).

Gesù dice: "Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore... conosco le mie pecore" (Giovanni 10,11-14). Dice poi che un giorno ci sarà "un solo gregge, un solo pastore" (v.16). L'autore della lettera agli di Ebrei descrive Gesù come "il Pastore grande delle pecore" (Ebrei 13,20).

Il resto del brano in Numeri, con le sue regole sul mangiare e sul bere, per le feste religiose e per il sabato, ci indica ancora una volta la figura di Gesù (Numeri 28-29). San Paolo dice: "Queste cose sono ombra di quelle future, ma la realtà è di Cristo" (Colossesi 2,17). Gesù è il pastore supremo, il grande seminatore e il salvatore del mondo.

Preghiera

Signore, oggi desidero adorarti come il pastore supremo, grande seminatore e salvatore del mondo. Possa io, a mia volta, essere un buon pastore, seminare il seme della tua parola e produrre il centuplo di quanto seminato.

La moglie di Nicky dice

Luca 8,1-8

Rimango sempre particolarmente incuriosita dalle donne che viaggiano con Gesù e che sostengono il suo ministero "con i loro beni" (Luca 8,3b). Tra di esse ci sono Susanna, Giovanna e Maria Maddalena. Erano state guarite o liberate dagli spiriti maligni. Il marito di Giovanna, Cuza, era amministratore di Erode. Nella loro casa, tra Giovanna, che sosteneva Gesù, e Cuza, che lavorava per Erode, le conversazioni erano di sicuro molto interessanti!

E poi Maria Maddalena. Scelta da Gesù, le viene affidata questa stupefacente notizia. Gesù sceglie una donna con un passato terribile per affidare questa notizia, la più importante di tutta la storia.

Versetto del giorno

Salmi 38,23

"Vieni presto in mio aiuto,
 Signore, mia salvezza".

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Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

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