Il salvatore
Introduzione
Il mondo è alla ricerca di un salvatore. Nella sua canzone "Saviour" (salvatore), la cantante canadese Lights dice:
"La notte è assordante
il silenzio è in ascolto
mi trovo in ginocchio
e sento che qualcosa sta mancando...
Presto o tardi il salvatore arriverà
il salvatore arriverà".
Lecrae Moore (Lecrae), rapper e attore statunitense, ha detto: "Non sono cristiano perché sono forte e ho tutto. Sono cristiano perché sono debole e so di aver bisogno di un salvatore".
La verità sorprendente del cristianesimo è che in Gesù abbiamo un salvatore. Come rispondere allora ad una buona notizia così straordinaria?
Salmi 35,1-10
Salmo 35
1 Di Davide.
Signore, accusa chi mi accusa,
combatti chi mi combatte.
2 Afferra scudo e corazza
e sorgi in mio aiuto.
3 Impugna lancia e scure
contro chi mi insegue;
dimmi:
"Sono io la tua salvezza".
4 Siano svergognati e confusi
quanti attentano alla mia vita;
retrocedano e siano umiliati
quanti tramano la mia sventura.
5 Siano come pula al vento
e l'angelo del Signore li disperda;
6 la loro strada sia buia e scivolosa
quando l'angelo del Signore li insegue.
7 Poiché senza motivo mi hanno teso una rete,
senza motivo mi hanno scavato una fossa.
8 Li colga una rovina improvvisa,
li catturi la rete che hanno teso
e nella rovina siano travolti.
9 Ma l'anima mia esulterà nel Signore
e gioirà per la sua salvezza.
10 Tutte le mie ossa dicano:
"Chi è come te, Signore,
che liberi il povero dal più forte,
il povero e il misero da chi li rapina?".
Commento
Invocare Dio nostro salvatore
Ognuno di noi può rivolgersi a Dio per chiedere aiuto.
La vita è una battaglia. Se nei momenti difficili sventoleremo la bandiera di Dio, qualcuno verrà in nostro soccorso. Davide prega che Dio scenda a combattere coloro che combattono contro di lui (v.1a).
Rivolgendosi a Dio, dice: "Combatti chi mi combatte... e sorgi in mio aiuto... dimmi: 'Sono io la tua salvezza'" (vv.1b-3). "Impugna lancia e scure contro chi mi insegue, dimmi: 'Sono io la tua salvezza'" (v.3, MSG).
Quando veniamo attaccati è facile sentirsi in colpa. Per due volte Davide dice che lo scopo dei suoi nemici è di intrappolarlo "senza motivo" (v.7). A volte potremmo incontrare opposizione non perché stiamo facendo qualcosa di sbagliato ma perché stiamo facendo qualcosa di giusto. Davide prega Dio di salvarlo: "Ma l'anima mia esulterà nel Signore e gioirà per la sua salvezza" (v.9).
I nostri nemici potrebbero essere più forti di noi. Davide affronta "quelli che attentano alla \[sua\] vita" (vv.1,4, MSG). Ma Dio è il salvatore che salva e libera "i deboli" (v.10b, MSG).
L'ultimo soccorso di Dio è la salvezza portata da Gesù. Amo la canzone di Ben Fielding e Reuben Morgan che parla di questa salvezza celebrata. Un testo meraviglioso che anche noi possiamo fare nostro nelle nostre preghiere:
Preghiera
Luca 2,21-40
21 Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Circoncisione di Gesù e presentazione al tempio
22 Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore - 23 come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore - 24 e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
25 Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26 Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27 Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28 anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
29 "Ora puoi lasciare, o Signore,
che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola,
30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
31 preparata da te davanti a tutti i popoli:
32 luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele".
33 Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34 Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: "Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione 35 - e anche a te una spada trafiggerà l'anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori".
36 C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, 37 era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38 Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
39 Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. 40 Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
Commento
Guardare a Gesù come nostro salvatore
Gesù è il salvatore del mondo. Ai pastori, l'angelo annuncia la nascita di un "Salvatore" (2,11). All'ottavo giorno il bambino è chiamato "Gesù" che significa "il Signore salva".
I suoi genitori lo portano a Gerusalemme "per presentarlo al Signore" e "per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore" (vv.22-25). Gesù è il compimento di tutte le offerte e di tutti i sacrifici descritti nell'Antico Testamento.
1. Guardare a Gesù per ricevere la pace
Simeone prende Gesù tra le sue braccia e dice al Signore: "I miei occhi han visto la tua salvezza" (v.30). Vedere Gesù è vedere la salvezza. Vedere Gesù dà a Simeone "pace" (v.29b).
2. Guardare a Gesù per vedere com'è Dio
Gesù è luce che rivela Dio. Egli è "luce per rivelar\[e\] alle genti" (v.32a). È impossibile conoscere Dio se prima Gesù non si rivela a noi. Eppure Dio ha fatto proprio questo in Gesù. Gesù ci mostra com'è Dio. Gesù ha detto: "Chi ha visto me, ha visto il Padre" (Giovanni 14,9). La pienezza di Dio è rivelata attraverso Gesù.
3. Guardare a Gesù per la grazia e la verità
Gesù è luce che porta alla gloria: "Gloria del tuo popolo, Israele" (Luca 2,32b). La parola "gloria" è sinonimo di eccellenza, bellezza, grandezza e perfezione di Dio. Dio è glorioso. Il popolo di Israele brilla di gloria perché Dio vive in mezzo a loro, prima nel tabernacolo nel deserto (come nel brano di oggi dell'Antico Testamento), e poi nel tempio di Gerusalemme.
Con Gesù, Israele contempla la gloria di Dio nel suo senso più vero e pieno. Riferendosi a Gesù, Giovanni scrive: "E noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità" (Giovanni 1,14b). Gesù porta gloria a Israele e a tutti noi, perché Gesù è Dio che viene ad abitare in mezzo a noi.
Purtroppo, però, molte persone hanno rifiutato la rivelazione e la gloria di Dio attraverso Gesù. La profezia di Simeone riguarda proprio questo: "Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione e anche a te una spada trafiggerà l'anima" (Luca 2,34-35).
Stare con Gesù porta sempre a grandi benedizioni, ma anche a sofferenze. A volte vorremmo condividere la bella notizia di Gesù con un amico, un familiare o un conoscente, ma poi scopriamo che le persone non sono interessate, sono prevenute o addirittura ostili a questo messaggio. Quando questo accade, siamo un po' come Maria, viviamo un po' del suo grande dolore: "E anche a te una spada trafiggerà l'anima" (v.35).
Maria ha accompagnato l'intera vita di Gesù dall’infanzia alla sua morte, avvenuta per mezzo degli uomini. Ha avuto la gioia di vedere Gesù crescere e diventare "forte": "Cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui" (v.40). "Sapienza" e "grazia" sono caratteristiche del salvatore che anche noi, nella nostra vita, dovremmo sempre pregare di avere.
Preghiera
Numeri 7,1-65
Altre prescrizioni rituali
7Nel giorno in cui Mosè ebbe finito di erigere la Dimora e l'ebbe unta e consacrata con tutti i suoi arredi, quando ebbe eretto l'altare e tutti i suoi arredi e li ebbe unti e consacrati, 2 i prìncipi di Israele, capi dei loro casati paterni, quelli che erano i prìncipi delle tribù e che avevano presieduto al censimento, presentarono un'offerta. 3 Portarono la loro offerta davanti al Signore: sei carri coperti e dodici capi di bestiame grosso, cioè un carro ogni due prìncipi e un bue ciascuno, e li offrirono davanti alla Dimora.
4 Il Signore disse a Mosè: 5 "Prendili da loro per impiegarli al servizio della tenda del convegno e assegnali ai leviti; a ciascuno secondo il suo servizio".
6 Mosè prese dunque i carri e i buoi e li diede ai leviti. 7 Diede due carri e quattro buoi ai figli di Gherson, secondo il loro servizio; 8 diede quattro carri e otto buoi ai figli di Merarì, secondo il loro servizio, sotto la sorveglianza di Itamàr, figlio del sacerdote Aronne. 9 Ma ai figli di Keat non ne diede, perché a loro incombeva il servizio del santuario e dovevano trasportarlo sulle spalle.
10 I prìncipi presentarono l'offerta per la dedicazione dell'altare, il giorno in cui esso fu unto; i prìncipi presentarono la loro offerta di fronte all'altare. 11 Il Signore disse a Mosè: "Offriranno la loro offerta per la dedicazione dell'altare, un principe al giorno".
12 Presentò l'offerta il primo giorno Nacson, figlio di Amminadàb, della tribù di Giuda;
13 la sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l'oblazione, 14 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, 15 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l'olocausto, 16 un capro per il sacrificio per il peccato, 17 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l'offerta di Nacson, figlio di Amminadàb.
18 Il secondo giorno, Netanèl, figlio di Suar, principe di Ìssacar, fece l'offerta.
19 Offrì un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l'oblazione, 20 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, 21 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l'olocausto, 22 un capro per il sacrificio per il peccato, 23 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l'offerta di Netanèl, figlio di Suar.
24 Il terzo giorno fu Eliàb, figlio di Chelon, principe dei figli di Zàbulon.
25 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l'oblazione, 26 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, 27 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l'olocausto, 28 un capro per il sacrificio per il peccato, 29 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l'offerta di Eliàb, figlio di Chelon.
30 Il quarto giorno fu Elisùr, figlio di Sedeùr, principe dei figli di Ruben.
31 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l'oblazione, 32 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, 33 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l'olocausto, 34 un capro per il sacrificio per il peccato, 35 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l'offerta di Elisùr, figlio di Sedeùr.
36 Il quinto giorno fu Selumièl, figlio di Surisaddài, principe dei figli di Simeone.
37 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l'oblazione, 38 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, 39 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l'olocausto, 40 un capro per il sacrificio per il peccato, 41 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l'offerta di Selumièl, figlio di Surisaddài.
42 Il sesto giorno fu Eliasàf, figlio di Deuèl, principe dei figli di Gad.
43 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l'oblazione, 44 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, 45 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l'olocausto, 46 un capro per il sacrificio per il peccato, 47 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l'offerta di Eliasàf, figlio di Deuèl.
48 Il settimo giorno fu Elisamà, figlio di Ammiùd, principe dei figli di Èfraim.
49 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento del peso di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l'oblazione, 50 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, 51 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l'olocausto, 52 un capro per il sacrificio per il peccato, 53 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l'offerta di Elisamà, figlio di Ammiùd.
54 L'ottavo giorno fu Gamlièl, figlio di Pedasùr, principe dei figli di Manasse.
55 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l'oblazione, 56 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, 57 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l'olocausto, 58 un capro per il sacrificio per il peccato, 59 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l'offerta di Gamlièl, figlio di Pedasùr.
60 Il nono giorno fu Abidàn, figlio di Ghideonì, principe dei figli di Beniamino.
61 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, conformi al siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina impastata con olio, per l'oblazione, 62 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, 63 un giovenco, un ariete, un agnello di un anno per l'olocausto, 64 un capro per il sacrificio per il peccato, 65 e per il sacrificio di comunione due bovini, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli di un anno. Tale fu l'offerta di Abidàn, figlio di Ghideonì.
Commento
Adorare il salvatore del mondo
Alla nascita di un figlio, molti genitori sono soliti ringraziare Dio per il dono ricevuto. Anche Maria e Giuseppe lo fanno. Si recano nel tempio per presentare Gesù, quel bambino che Dio aveva miracolosamente dato loro.
La nascita di Gesù Salvatore è l'evento più importante della storia. Simeone prende Gesù tra le sue braccia e dice: "Perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli" (Luca 2,30-31). Un evento ampiamente atteso dal popolo e preannunciato dai profeti in modo dettagliato.
In questa parte del libro dei Numeri, viene descritta l'inaugurazione del tabernacolo (Numeri 7,1; 10,10). Viene detto che ogni tribù fece un'offerta volontaria, che le quote offerte erano uguali da tribù a tribù e che furono consegnate a Dio tramite il suo servitore Mosè. Tutto il popolo di Dio era coinvolto nell'inaugurazione del tabernacolo.
Per un lettore moderno, i dettagli tecnici descritti potrebbero sembrare troppi, inutili o almeno non così necessari. In realtà, offrono un parallelismo meraviglioso con il momento della presentazione di Gesù al tempio (Luca 2,22). Un passaggio dell'Antico Testamento che è molto di più di un antico elenco di doni e rituali.
I doni offerti dal popolo sono per il completamento e la dedicazione del tabernacolo. Il tabernacolo era il luogo simbolo della presenza di Dio. I loro doni sono in risposta alla grazia ricevuta da Dio e alla sua presenza in mezzo a loro. Sono un'espressione di adorazione e ringraziamento al salvatore.
Servono inoltre per i preparativi e la dedica finale del tabernacolo, per accogliere la presenza di Dio. La descrizione accurata dei preparativi, i doni presentati (alcuni di essi stravaganti) e i dettagli con cui l'autore li descrive, indicano quanto gli israeliti sentissero importante e come una benedizione la presenza di Dio in mezzo a loro.
Tutte le offerte e i sacrifici della legge di Mosè sono preparazione e prefigurazione della nascita e della morte del salvatore. Il tabernacolo indica qualcosa di ancora più grande. Dio non abita più in una tenda in mezzo al popolo, ma è vivo e presente in mezzo al suo popolo, a tutti noi. Gesù sarà consacrato secondo la legge e compirà lo scopo stesso della legge (vv.22-24a): "Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore" (v.39a).
Molti anni dopo, Gesù il salvatore abolirà tutte le offerte e i sacrifici dell'Antico Testamento attraverso il sacrificio del suo corpo "una volta per sempre" (vedi Ebrei 10,1-10).
Non c'è da stupirsi che Simeone, nel rendersi conto che il bambino tra le sue braccia era il salvatore del mondo, "benedisse Dio" (Luca 2,28). Anche Anna "si mise… a lodare Dio" (v.38). Gesù il salvatore è al centro di tutta la nostra lode e gratitudine.
Amo le parole di un canto di worship scritto da Ben Cantelon. Una risposta perfetta a tutto ciò che abbiamo letto oggi su Gesù salvatore:
Preghiera
La moglie di Nicky dice
Luca 2,21-40
Ricevere parole di lode per il proprio figlio è per un genitore qualcosa di estremamente gratificante. Anche Maria e Giuseppe ricevono questo: le parole profetiche di Simeone e Anna sono qualcosa di emozionante. Ma assieme a queste ricevono anche parole di dolore: "Anche a te una spada trafiggerà l'anima" (v.35b). Maria e Giuseppe ne passeranno così tante, ma ne varrà la pena.
Versetto del giorno
Luca 2,40
"Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui".
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Riferimenti
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.
Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.
Ben Cantelon, ‘Saviour of the World’. From Everything in Colour, 2010 Thankyou Music/Adm. by Capitol CMG Publishing excl. UK & Europe, adm. By Integrity Music, part of the David C Cook family, [email protected].
Lecrae, @lecrae on Twitter, 23 August 2012, https://twitter.com/lecrae/status/238677876927504386 \[last accessed February 2016\]
Lights, ‘Saviour’, from The Listening ℗ 2009 Sire Records for the U.S. and WEA International Inc. for the world outside the U.S. Marketed by Warner Bros. Records Inc., A Warner Music Group Company. Songwriters Salter, Thomas / Poxleitner, Valerie. Lyrics © Sony/ATV Music Publishing LLC
Reuben Morgan, Ben Fielding, ‘Mighty to Save’, Music and lyrics by Reuben Morgan and Ben Fielding, © Hillsong Music Publishing
Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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