Giorno 72

I confini dell'amore

Sapienziali Proverbi 7,1-5
Nuovo Testamento Luca 1,1-25
Antico Testamento Levitico 26,14-27,34

Introduzione

Ricordo ancora quella volta alcuni anni fa ad una partita di calcio con 22 ragazzini, tra i quali uno dei miei figli, allora di 8 anni. La partita doveva essere arbitrata da Andy, un mio caro amico, ma Andy alle 14:30 non era ancora arrivato.

Chiesero quindi a me di fare da arbitro, ma non avevo il fischietto, non c'erano linee sul campo, non conoscevo alcuni dei ragazzini e neppure le regole del gioco.

In poco tempo la partita precipitò nel caos più completo. Alcuni gridavano che la palla era dentro, altri che era fuori ed io che non ero sicuro nè dell'una né dell'altra cosa. Lasciai che le cose scorressero senza intervenire. Iniziarono così spintoni e falli. Alcuni gridavano: "Fallo" e altri: "Non è fallo". Non sapevo chi avesse ragione e così lasciavo andare. Alla fine i ragazzi finirono per colpirsi e farsi del male. Quando finalmente Andy arrivò, trovò tre ragazzi a terra doloranti e gli altri che urlavano come pazzi, principalmente contro di me!

Andy entrò, fischiò, organizzò le squadre, disse loro dove erano i confini e in poco tempo li ebbe tutti completamente sotto controllo. Da quel momento i ragazzini iniziarono a divertirsi e a godersi un bel pomeriggio di calcio.

La domanda è: senza regole, i ragazzini erano più liberi o meno liberi di giocare? Prima dell’arrivo di Andy, facevano esattamente ciò che volevano, ma in modo confuso e con qualche infortunio. Ma poi, con Andy e le sue regole, hanno iniziato a divertirsi e a gustarsi la libertà di godere del gioco. Le regole del calcio non sono state pensate per toglierci il divertimento, ma per aiutarci a godere del gioco nella sua pienezza e bellezza.

I comandamenti sono dei confini che Dio ci dà per la nostra vita, perché ci ama. Non sono pensati per limitarci, ma per donarci libertà. Come nel caso del calcio, non tolgono nulla alla bellezza della vita. Al contrario, ci permettono di goderne in pienezza.

Sapienziali

Proverbi 7,1-5

Invito alla sapienza

7Figlio mio, custodisci le mie parole
  e fa' tesoro dei miei precetti.
2 Osserva i miei precetti e vivrai,
  il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi.
3Légali alle tue dita,
  scrivili sulla tavola del tuo cuore.
4 Di' alla sapienza: "Tu sei mia sorella",
  e chiama amica l'intelligenza,
5 perché ti protegga dalla donna straniera,
  dalla sconosciuta che ha parole seducenti.

Commento

I confini dell'amore di Dio

Le leggi di Dio non sono un invito ma un comando. Comandamenti di un Padre che ci ama, pensati per donarci giustizia, pace e vita piena.

L'autore del libro dei Proverbi è come un genitore che incoraggia i propri figli ed insegna loro i comandi di Dio. Esorta i suoi figli così: "Figlio mio, custodisci le mie parole" (v.1), "Osserva i miei precetti e vivrai" (v.2a), "Il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi" (v.2b, AMP), "Scrivili sulla tavola del tuo cuore" (v.3b). Questa è l'opera dello Spirito Santo, che scrive le leggi di Dio nel tuo cuore e ti dona la capacità di custodirle (Geremia 31,33-34).

I comandi di Dio ti danno "sapienza” e “intelligenza", che saranno per te "sorella” ed “amica" (Proverbi 7,4; AMP) e ti preserveranno dalla tentazione (v.5).

Preghiera

Spirito, Dio d'amore, hai scritto le tue leggi nel mio cuore. Aiutami a rispettare i confini che hai posto per il mio bene perché io possa vivere la vita in tutta la sua pienezza.
Nuovo Testamento

Luca 1,1-25

Prologo

1Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3 così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, 4 in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

Annuncio della nascita di Giovanni il Battista

5 Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. 6 Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. 7 Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.

8 Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, 9 gli toccò in sorte, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l'offerta dell'incenso. 10 Fuori, tutta l'assemblea del popolo stava pregando nell'ora dell'incenso.

11 Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. 12 Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. 13 Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. 14 Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, 15 perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre 16 e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. 17 Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto".

18 Zaccaria disse all'angelo: "Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni".

19 L'angelo gli rispose: "Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. 20 Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo".

21 Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. 22 Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.

23 Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. 24 Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: 25 "Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini".

Commento

L'esempio degli altri

Ho sempre trovato di grande aiuto l'esempio di altre persone attorno a me. A volte è stato l'esempio di persone anziane, come Zaccaria ed Elisabetta, che hanno vissuto "giusti davanti a Dio" e hanno osservato "irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore" (v.6, AMP). Altre volte l'esempio di giovani, come Giovanni Battista, che erano pieni di Spirito Santo e di potenza. Chiunque, a qualsiasi età, può essere di grande esempio e di ispirazione per gli altri.

Luca è un uomo istruito, uno storico e, come ritenuto dalla tradizione, un medico. È l'unico gentile in un gruppo di autori tutti ebraici del Nuovo Testamento. Questo è il primo volume della sua opera in due volumi: il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli.

Luca svolge un'attenta indagine sugli eventi intorno a Gesù (v.3). Scrive un racconto basato su "testimoni oculari" (v.1,2) affinché noi tutti potessimo renderci conto "della solidità degli insegnamenti" che abbiamo ricevuto (v.4). Perché potessimo, quindi, credere con fiducia nella vita, morte e risurrezione di Gesù.

Inizia il suo racconto con la nascita di Giovanni Battista e in particolare con i suoi genitori, Zaccaria ed Elisabetta: "Erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore" (v.6). È curioso qui notare che Elisabetta è descritta sia sterile sia irreprensibile. Una cosa strana questa dal momento che a quel tempo la sterilità era considerata conseguenza del peccato.

E infine la loro preghiera viene ascoltata (v.13). Quando preghiamo, Dio ascolta più di quanto diciamo, risponde più di quanto chiediamo, e ci dona più di quanto immaginiamo, a suo tempo e a suo modo. La loro attesa è stata lunga. Se quindi Dio ti fa aspettare, non preoccuparti, sei in buona compagnia.

Dio accoglie la loro richiesta di un figlio, un figlio che porterà loro gioia e luce. Dio dona a Zaccaria "una visione" (v.22) di ciò che sarebbe accaduto. Giovanni Battista "sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre" (v.15). Egli ricondurrà "i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti" e preparerà "al Signore un popolo ben disposto" (v.17).

Il desiderio di Dio è riportare il mondo a vivere saggiamente e lontano dal caos che deriva dalla disobbedienza ai suoi comandi. Gesù è colui che lo rende possibile. Giovanni Battista è colui che viene a preparare la via a Gesù.

Preghiera

Grazie Signore per gli esempi ispiratori della Bibbia e per quelli delle persone di oggi che hanno scelto di vivere entro i tuoi confini. Signore, trasforma la nostra società. Risana il matrimonio e la buona genitorialità. Riempimi oggi con lo Spirito Santo.
Antico Testamento

Levitico 26,14-27,34

Punizione per la disobbedienza

14 Ma se non mi darete ascolto e se non metterete in pratica tutti questi comandi, 15 se disprezzerete le mie leggi e rigetterete le mie prescrizioni, non mettendo in pratica tutti i miei comandi e infrangendo la mia alleanza, 16 ecco come io vi tratterò: manderò contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno languire gli occhi e vi consumeranno la vita. Seminerete invano le vostre sementi: le mangeranno i vostri nemici. 17 Volgerò il mio volto contro di voi e voi sarete sconfitti dai nemici; quelli che vi odiano vi opprimeranno e vi darete alla fuga, senza che alcuno vi insegua.

18 Se nemmeno a questo punto mi darete ascolto, io vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. 19 Spezzerò la vostra forza superba, renderò il vostro cielo come ferro e la vostra terra come bronzo. 20 Le vostre energie si consumeranno invano, poiché la vostra terra non darà prodotti e gli alberi della campagna non daranno frutti.

21 Se vi opporrete a me e non mi vorrete ascoltare, io vi colpirò sette volte di più, secondo i vostri peccati. 22 Manderò contro di voi le bestie selvatiche, che vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccolo numero e le vostre strade diventeranno deserte.

23 Se, nonostante questi castighi, non vorrete correggervi per tornare a me, ma vi opporrete a me, 24 anch'io mi opporrò a voi e vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati. 25 Manderò contro di voi la spada, vindice della mia alleanza; voi vi raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste e sarete dati in mano al nemico. 26 Quando io avrò tolto il sostegno del pane, dieci donne faranno cuocere il vostro pane in uno stesso forno e il pane che esse porteranno sarà razionato: mangerete, ma non vi sazierete.

27 Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me, 28 anch'io mi opporrò a voi con furore e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. 29 Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie. 30 Devasterò le vostre alture, distruggerò i vostri altari per l'incenso, butterò i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli e vi detesterò. 31 Ridurrò le vostre città a deserti, devasterò i vostri santuari e non aspirerò più il profumo dei vostri incensi. 32 Devasterò io stesso la terra, e i vostri nemici, che vi prenderanno dimora, ne saranno stupefatti. 33 Quanto a voi, vi disperderò fra le nazioni e sguainerò la spada dietro di voi; la vostra terra sarà desolata e le vostre città saranno deserte. 34 Allora la terra godrà i suoi sabati per tutto il tempo della desolazione, mentre voi resterete nella terra dei vostri nemici; allora la terra si riposerà e si compenserà dei suoi sabati. 35 Finché rimarrà desolata, avrà il riposo che non le fu concesso da voi con i sabati, quando l'abitavate.

36 A quelli che tra voi saranno superstiti infonderò nel cuore costernazione nei territori dei loro nemici: il fruscìo di una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge di fronte alla spada e cadranno senza che alcuno li insegua. 37 Cadranno uno sopra l'altro come di fronte alla spada, senza che alcuno li insegua. Non potrete resistere dinanzi ai vostri nemici. 38 Perirete fra le nazioni: la terra dei vostri nemici vi divorerà. 39 Quelli che tra voi saranno superstiti si consumeranno a causa delle proprie colpe nei territori dei loro nemici; anche a causa delle colpe dei loro padri periranno con loro.

40 Dovranno confessare la loro colpa e la colpa dei loro padri: per essere stati infedeli nei miei riguardi ed essersi opposti a me; 41 perciò anch'io mi sono opposto a loro e li ho deportati nella terra dei loro nemici. Allora il loro cuore non circonciso si umilierà e sconteranno la loro colpa. 42 E io mi ricorderò della mia alleanza con Giacobbe, dell'alleanza con Isacco e dell'alleanza con Abramo, e mi ricorderò della terra. 43 Quando dunque la terra sarà abbandonata da loro e godrà i suoi sabati, mentre rimarrà deserta, senza di loro, essi sconteranno la loro colpa, per avere disprezzato le mie prescrizioni ed essersi stancati delle mie leggi. 44 Nonostante tutto questo, quando saranno nella terra dei loro nemici, io non li rigetterò e non mi stancherò di loro fino al punto di annientarli del tutto e di rompere la mia alleanza con loro, poiché io sono il Signore, loro Dio; 45 ma mi ricorderò in loro favore dell'alleanza con i loro antenati, che ho fatto uscire dalla terra d'Egitto davanti alle nazioni, per essere loro Dio. Io sono il Signore"".

46 Questi sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che il Signore stabilì fra sé e gli Israeliti, sul monte Sinai, per mezzo di Mosè.

Riscattare ciò che appartiene al Signore

27Il Signore parlò a Mosè e disse: 2 "Parla agli Israeliti dicendo loro: "Se qualcuno vorrà adempiere un voto in onore del Signore, basandosi su valutazioni corrispondenti alle persone, 3 eccone i valori: per un uomo dai venti ai sessant'anni, il valore è di cinquanta sicli d'argento, conformi al siclo del santuario; 4 invece per una donna, il valore è di trenta sicli. 5 Dai cinque ai venti anni, il valore è di venti sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. 6 Da un mese a cinque anni, il valore è di cinque sicli d'argento per un maschio e di tre sicli d'argento per una femmina. 7 Dai sessant'anni in su, il valore è di quindici sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. 8 Se colui che ha fatto il voto è troppo povero per pagare la somma fissata, dovrà presentare al sacerdote la persona consacrata con voto e il sacerdote ne farà la stima. Il sacerdote farà la stima in proporzione dei mezzi di colui che ha fatto il voto.

9 Se si tratta di animali che possono essere presentati in offerta al Signore, ogni animale donato al Signore sarà cosa santa. 10 Non lo si potrà commutare, né si potrà sostituire un animale di qualità con uno difettoso né uno difettoso con uno di buona qualità; se tuttavia qualcuno sostituisse un animale all'altro, entrambi gli animali diverranno cosa sacra. 11 Se invece si tratta di qualunque animale impuro, che non si può presentare come offerta al Signore, l'animale sarà portato davanti al sacerdote; 12 egli valuterà se l'animale è in buono o cattivo stato e si starà al valore stabilito dal sacerdote. 13 Ma se qualcuno lo vorrà riscattare, aggiungerà un quinto al valore fissato.

14 Se qualcuno vorrà consacrare la sua casa come cosa sacra al Signore, il sacerdote ne farà la stima secondo che essa sia in buono o in cattivo stato; si starà alla stima stabilita dal sacerdote. 15 Se colui che ha consacrato la sua casa la vorrà riscattare, aggiungerà un quinto al prezzo della stima e sarà sua.

16 Se qualcuno vorrà consacrare al Signore un terreno del suo patrimonio, il suo valore sarà stabilito in proporzione alla semente: cinquanta sicli d'argento per un homer di seme d'orzo. 17 Se consacra il suo campo dall'anno del giubileo, il prezzo resterà intero secondo la stima; 18 ma se lo consacra dopo il giubileo, il sacerdote ne valuterà il prezzo in proporzione agli anni che rimangono fino al giubileo e si farà una detrazione dalla stima. 19 Se colui che ha consacrato il pezzo di terra lo vorrà riscattare, aggiungerà un quinto all'ammontare della stima e resterà suo. 20 Se non riscatta il pezzo di terra e lo vende a un altro, non lo si potrà più riscattare; 21 ma quel pezzo di terra, quando al giubileo il compratore ne uscirà, sarà sacro al Signore, come un campo votato allo sterminio, e diventerà proprietà del sacerdote.

22 Se uno vorrà consacrare al Signore un pezzo di terra comprato, che non fa parte del suo patrimonio, 23 il sacerdote valuterà l'ammontare del prezzo fino all'anno del giubileo; quel tale pagherà il giorno stesso il prezzo fissato, come cosa consacrata al Signore. 24 Nell'anno del giubileo la terra tornerà a colui da cui fu comprata e del cui patrimonio faceva parte. 25 Ogni valutazione si farà sulla base del siclo del santuario: il siclo corrisponde a venti ghera.

26 Tuttavia nessuno potrà consacrare un primogenito del bestiame, il quale appartiene già al Signore, perché primogenito: sia esso di grosso bestiame o di bestiame minuto, appartiene al Signore. 27 Se si tratta di un animale impuro, lo si riscatterà al prezzo di stima, aggiungendovi un quinto; se non è riscattato, sarà venduto al prezzo di stima.

28 Nondimeno, quanto uno avrà consacrato al Signore con voto di sterminio, fra le cose che gli appartengono, persona, animale o pezzo di terra del suo patrimonio, non potrà essere né venduto né riscattato; ogni cosa votata allo sterminio è cosa santissima, riservata al Signore.

29 Nessuna persona votata allo sterminio potrà essere riscattata; dovrà essere messa a morte.

30 Ogni decima della terra, cioè delle granaglie del suolo e dei frutti degli alberi, appartiene al Signore: è cosa consacrata al Signore. 31 Se uno vuole riscattare una parte della sua decima, vi aggiungerà un quinto. 32 Ogni decima del bestiame grosso o minuto, ossia il decimo capo di quanto passa sotto la verga del pastore, sarà consacrata al Signore. 33 Non si farà cernita fra animale migliore e peggiore, né si faranno sostituzioni; qualora però avvenisse una sostituzione, entrambi gli animali diverranno cosa sacra: non si potranno riscattare"".

34 Questi sono i comandi che il Signore diede a Mosè per gli Israeliti sul monte Sinai.

Commento

La benedizione dei confini

Dio ti ama. Non vuole che tu ti faccia del male o che la tua vita e quella di altre persone diventi un caos. Per questo ci ha dato il suo manuale di istruzioni avvertendoci dei pericoli del vivere al di fuori dei confini del suo amore.

L'ultimo versetto del Levitico riassume il tema dell'intero libro: "Questi sono i comandi che il Signore diede a Mosè per gli Israeliti sul monte Sinai" (27,34, MSG). I suoi confini avevano lo scopo di portare benedizione.

Il brano odierno descrive i risultati disastrosi del popolo di Dio: "Se non mi darete ascolto e se non metterete in pratica tutti questi comandi" (26,14), "se disprezzerete le mie leggi e rigetterete le mie prescrizioni, non mettendo in pratica tutti i miei comandi e infrangendo la mia alleanza, ecco come io vi tratterò..." (v.15-16).

Dalla "forza superba" dell’uomo ne esce un mondo caotico (v.19), il rapporto con Dio si sgretola, le preghiere risultano inefficaci. Dio dice: "Renderò il vostro cielo come ferro" (v.19). La disobbedienza drenerà tutte le energie: "Le vostre energie si consumeranno invano" (v.20). Per quanto possiamo avere successo materialmente, non ne rimarremo soddisfatti: "Mangerete, ma non vi sazierete" (v.26b). Una serie di ammonimenti, questi, conosciuti come "le maledizioni della disobbedienza".

Dio ci dona infinite opportunità per pentirci e ci ostacola in ogni modo per convincerci a tornare a lui (vv.18.21.23.27). Nella sua fedeltà, e nonostante il nostro continuo rifiuto, è sempre pronto a riaccoglierci. Ciò che dobbiamo fare è fermarci, diventare umili, confessare i nostri peccati, chiedere perdono (vv.40-42).

Tutto questo conduce a Gesù. La cosa difficile di tutti questi comandi è che nessuno è in grado di mantenerli. Dio sa che il popolo li infrangerà e attirerà su di sé tutte queste maledizioni. Eppure questa non è la fine della storia. Dio promette che anche allora agirà per salvare e redimere il suo popolo (vv.42-45). Alla fine Dio prende su di sé le maledizioni della legge.

È solo quando realizziamo tutto ciò che comprendiamo quanto sia sorprendente la croce e quale peso Gesù abbia preso su di sé, concedendoci la straordinaria benedizione di essere giustificati dalla fede e ricevere la promessa dello Spirito (Galati 3,10-14).

Lo Spirito Santo di Dio ci cambia e scrive i suoi confini sulle tavole del nostro cuore. Paolo dice: "Camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne" (5,16). Lo Spirito di Dio produce in noi numerosi frutti: "Amore, gioia, pace" e molto altro ancora (v.22).

I confini sono stati dati per amore. Gesù riassume i comandamenti così: "Amerai il Signore tuo Dio... e… Amerai il tuo prossimo come te stesso" (Matteo 22,37-40). "Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo" (1 Giovanni 4,19). Gesù ci ama, è innamorato di noi, ha dato la sua vita per noi e ora ci dona il suo Spirito Santo per consentirci di seguire i suoi comandamenti e vivere una vita d'amore.

Preghiera

Signore, grazie perché attraverso Gesù perdoni la mia incapacità di rimanere entro i tuoi confini. Grazie perché mi doni il tuo Spirito Santo che mi sostiene ed aiuta ad osservare i tuoi comandi e vivere una vita d'amore.

La moglie di Nicky dice

Luca 1,13

"L'angelo gli disse: 'Non temere… la tua preghiera è stata esaudita'".

È probabile che Zaccaria abbia pregato per molti anni chiedendo a Dio il dono di un figlio. E probabilmente, considerata l’età, da tempo aveva smesso di rivolgere quella particolare preghiera. È incoraggiante sapere che Dio ascolta anche se non sempre sembra che lo faccia. Riguardo all'arrivo di Giovanni, il tempismo di Dio è stato perfetto. Non sempre riusciamo a vedere le cose da una prospettiva più ampia.

Versetto del giorno

Luca 1,13

"La tua preghiera è stata esaudita".

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

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Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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