Giorno 47

Mettere le priorità al primo posto

Sapienziali Salmi 22,13-22
Nuovo Testamento Marco 1,29-2,17
Antico Testamento Esodo 19,1-20,26

Introduzione

Ricordo ancora quella volta ad una conferenza sul matrimonio. Io e Pippa eravamo sposati da poco e quel giorno si parlò di priorità. Ci diedero cinque carte ognuna con una parola in evidenza: lavoro, Dio, ministero, coniuge e figli, e ci chiesero di riordinarle in base al nostro ordine di importanza. Ricordo ancora la sequenza che diedi a quelle carte: una sequenza completamente sbagliata.

Al primo posto misi Dio (andava bene, ma era abbastanza ovvio!), poi ministero, moglie, lavoro e figli. A quel tempo non avevamo figli e quindi non mi sembravano così importanti!

Più tardi però, nell’ascoltare i relatori parlare, mi resi conto che la sequenza giusta era un’altra: prima di tutto Dio, poi mia moglie (la mia vocazione principale), i nostri figli, il mio lavoro e infine il mio ministero che, anche se molto importante, non avrebbe mai dovuto comprimere le responsabilità primarie della mia vita. Il filosofo Goethe ha detto: "Le cose che contano di più non devono mai essere alla mercè delle cose che contano di meno".

Mettere le priorità al primo posto è qualcosa di molto importante nella nostra vita. Le cose che contano di più per Dio dovrebbero avere il primo posto.

Sapienziali

Salmi 22,13-22

13 Mi circondano tori numerosi,
  mi accerchiano grossi tori di Basan.
14 Spalancano contro di me le loro fauci:
  un leone che sbrana e ruggisce.
15 Io sono come acqua versata,
  sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera,
  si scioglie in mezzo alle mie viscere.
16 Arido come un coccio è il mio vigore,
  la mia lingua si è incollata al palato,
  mi deponi su polvere di morte.

17 Un branco di cani mi circonda,
  mi accerchia una banda di malfattori;
  hanno scavato le mie mani e i miei piedi.
18 Posso contare tutte le mie ossa.
  Essi stanno a guardare e mi osservano:
19 si dividono le mie vesti,
  sulla mia tunica gettano la sorte.

20 Ma tu, Signore, non stare lontano,
  mia forza, vieni presto in mio aiuto.
21 Libera dalla spada la mia vita,
  dalle zampe del cane l'unico mio bene.
22 Salvami dalle fauci del leone
  e dalle corna dei bufali.

Commento

Priorità delle relazioni

La tua relazione con Dio dovrebbe essere la tua priorità numero uno. In questo salmo vediamo che la priorità del salmista (e, in chiave profetica, la priorità di Gesù) è la sua relazione con Dio.

La porta attraverso la quale entriamo in relazione con Dio è la croce. Come nella prima parte del salmo, troviamo delle profezie sulla morte di Gesù, che trovano compimento nel Nuovo Testamento.

È come se questo salmo fosse stato scritto in prima persona da qualcuno appeso a una croce, centinaia di anni prima che i romani inventassero la crocifissione. È una profezia straordinariamente accurata sulla sofferenza di Gesù, che descrive la crudeltà della crocifissione.

  1. "Sono slogate tutte le mie ossa… la mia lingua si è incollata al palato" (vv.15a.16b; Giovanni 19,28).
  2. "Hanno scavato le mie mani e i miei piedi" (Salmi 22,17c; Giovanni 19,37).
  3. "Mi accerchia una banda di malfattori". "Posso contare tutte le mie ossa. Essi stanno a guardare e mi osservano" (Salmi 22,17b-18b; Luca 23,17.35).
  4. "Si dividono le mie vesti, sulla mia tunica gettano la sorte" (Salmi 22,19; Giovanni 19,23-24).

Come abbiamo visto ieri, la sofferenza di Gesù sulla croce è qualcosa di straordinario, immensamente più grande anche dell'orrore della crocifissione. Gesù si è fatto carico delle nostre colpe e ha sofferto la sensazione dell’abbandono di Dio per noi (Salmi 22,1). Gesù è morto per me e per te affinché la nostra relazione con Dio potesse essere ristabilita.

Preghiera

Grazie Gesù, perché hai attraversato l'agonia della crocifissione per me affinché la mia relazione con Dio potesse essere ristabilita. Aiutami a renderla la priorità numero uno della mia vita.
Nuovo Testamento

Marco 1,29-2,17

Gesù guarisce e predica

29 E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. 30 La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31 Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.

32 Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33 Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34 Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.

Gesù prega in luogo deserto

35 Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36 Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37 Lo trovarono e gli dissero: "Tutti ti cercano!".

38 Egli disse loro: "Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!". 39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Gesù guarisce un lebbroso

40 Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: "Se vuoi, puoi purificarmi!".

41 Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: "Lo voglio, sii purificato!". 42 E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

43 E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito 44 e gli disse: "Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro". 45 Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Ti sono perdonati i peccati

2Entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa 2 e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. 3 Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. 4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. 5 Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: "Figlio, ti sono perdonati i peccati".

6 Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: 7 "Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?".

8 E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: "Perché pensate queste cose nel vostro cuore? 9 Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati, prendi la tua barella e cammina"? 10 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, 11 dico a te - disse al paralitico -: àlzati, prendi la tua barella e va' a casa tua". 12 Quello si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!".

Gesù chiama Levi e mangia con i peccatori

13 Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. 14 Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì.

15 Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. 16 Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: "Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?".

17 Udito questo, Gesù disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori".

Commento

Priorità di Gesù

Amo Gesù, una figura assolutamente incredibile e meravigliosamente attraente. Gesù ama le persone: ne è pieno di "compassione" (1,41). A loro volta, le persone amano Gesù: "Venivano a lui da ogni parte" (v.45). Tutti vogliono vedere Gesù: "Tutti [lo] cercano!" (v.37)

Fanno qualsiasi cosa per portare altre persone a vedere Gesù (2,4). Le folle vanno da lui (v.13). Quando alle persone che incontra dice: "Seguimi", loro si alzano e lo seguono (v.14). Gli portano dei malati e Gesù li guarisce (1,32-34), come la suocera di Simone (vv.30-31). Ama pubblicani e peccatori ed è contento di cenare con loro (v.15). È venuto per noi, per i peccatori (v.17).

Per capire le priorità delle persone puoi guardare come trascorrono il loro tempo. In questo brano scopriamo come Gesù trascorreva il suo tempo.

  1. Pregare Dio

Per molti di noi alzarsi presto al mattino non è qualcosa di facile a meno che non ci siano urgenze o attività importanti. La priorità numero uno di Gesù è il suo rapporto con Dio Padre: "Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava" (v.35). Un esempio questo che ci incoraggia ad alzarci presto, a trovare "un luogo deserto" (MSG) e a pregare.

Personalmente, ho trovato che l'unico modo per alzarsi presto ogni mattina regolarmente è andare a letto ogni sera presto regolarmente!

  1. Proclamare il regno

Gesù dice: "Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!" (v.38) Proclama la buona notizia del regno di Dio e invita le persone alla conversione: "Convertitevi e credete nel Vangelo" (v.15). Il suo è un messaggio incentrato sul perdono (2,5.10), una buona notizia soprattutto per i peccatori (v.17), che tutti hanno bisogno di ascoltare. Per Gesù, il perdono è una priorità ancora più importante della guarigione.

  1. Evangelizzare

Gesù è mosso a "compassione" (1,41). Per amore delle persone, vuole portare loro la buona notizia del perdono. Ma non solo a parole. Gesù guarisce i malati (vv.40-42; 2,8-12), scaccia i demoni (1,39). Attraverso la guarigione del paralitico, dimostra di essere colui che ha l'autorità e il potere di perdonare i peccati (2,9-11).

Le priorità di Gesù sono chiare. Prima Dio e poi le persone, e tutto il resto è attuazione di queste due grandi priorità.

Preghiera

Signore, aiutami a mettere al primo posto la mia relazione con te. Grazie perché mi mandi a proclamare agli altri la buona notizia del tuo perdono. Donami compassione nel pregare per i malati e per le persone che necessitano di essere liberate dal peccato.
Antico Testamento

Esodo 19,1-20,26

Presso il Monte Sinai

19Al terzo mese dall'uscita degli Israeliti dalla terra d'Egitto, nello stesso giorno, essi arrivarono al deserto del Sinai. 2 Levate le tende da Refidìm, giunsero al deserto del Sinai, dove si accamparono; Israele si accampò davanti al monte.

3 Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo: "Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai agli Israeliti: 4 "Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all'Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me. 5 Ora, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! 6 Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa". Queste parole dirai agli Israeliti".

7 Mosè andò, convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte queste parole, come gli aveva ordinato il Signore. 8 Tutto il popolo rispose insieme e disse: "Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo!". Mosè tornò dal Signore e riferì le parole del popolo.

9 Il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per venire verso di te in una densa nube, perché il popolo senta quando io parlerò con te e credano per sempre anche a te". Mosè riferì al Signore le parole del popolo.

10 Il Signore disse a Mosè: "Va' dal popolo e santificalo, oggi e domani: lavino le loro vesti 11 e si tengano pronti per il terzo giorno, perché nel terzo giorno il Signore scenderà sul monte Sinai, alla vista di tutto il popolo. 12 Fisserai per il popolo un limite tutto attorno, dicendo: "Guardatevi dal salire sul monte e dal toccarne le falde. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte. 13 Nessuna mano però dovrà toccare costui: dovrà essere lapidato o colpito con tiro di arco. Animale o uomo, non dovrà sopravvivere". Solo quando suonerà il corno, essi potranno salire sul monte".

14 Mosè scese dal monte verso il popolo; egli fece santificare il popolo, ed essi lavarono le loro vesti. 15 Poi disse al popolo: "Siate pronti per il terzo giorno: non unitevi a donna".

16 Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nell'accampamento fu scosso da tremore. 17 Allora Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte. 18 Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. 19 Il suono del corno diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce.

20 Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte, e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte. Mosè salì. 21 Il Signore disse a Mosè: "Scendi, scongiura il popolo di non irrompere verso il Signore per vedere, altrimenti ne cadrà una moltitudine! 22 Anche i sacerdoti, che si avvicinano al Signore, si santifichino, altrimenti il Signore si avventerà contro di loro!".

23 Mosè disse al Signore: "Il popolo non può salire al monte Sinai, perché tu stesso ci hai avvertito dicendo: "Delimita il monte e dichiaralo sacro"".

24 Il Signore gli disse: "Va', scendi, poi salirai tu e Aronne con te. Ma i sacerdoti e il popolo non si precipitino per salire verso il Signore, altrimenti egli si avventerà contro di loro!".

25 Mosè scese verso il popolo e parlò loro.

I dieci comandamenti

20Dio pronunciò tutte queste parole:

2 "Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile:

3 Non avrai altri dèi di fronte a me.

4 Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 6 ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

7 Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.

8 Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. 9 Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; 10 ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. 11 Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.

12 Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.

13 Non ucciderai.

14 Non commetterai adulterio.

15 Non ruberai.

16 Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

17 Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo".

18 Tutto il popolo percepiva i tuoni e i lampi, il suono del corno e il monte fumante. Il popolo vide, fu preso da tremore e si tenne lontano. 19 Allora dissero a Mosè: "Parla tu a noi e noi ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo!".

20 Mosè disse al popolo: "Non abbiate timore: Dio è venuto per mettervi alla prova e perché il suo timore sia sempre su di voi e non pecchiate".

21 Il popolo si tenne dunque lontano, mentre Mosè avanzò verso la nube oscura dove era Dio.

Idoli e altari

22 Il Signore disse a Mosè: "Così dirai agli Israeliti: "Voi stessi avete visto che vi ho parlato dal cielo! 23 Non farete dèi d'argento e dèi d'oro accanto a me: non ne farete per voi!

24 Farai per me un altare di terra e sopra di esso offrirai i tuoi olocausti e i tuoi sacrifici di comunione, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo dove io vorrò far ricordare il mio nome, verrò a te e ti benedirò. 25 Se tu farai per me un altare di pietra, non lo costruirai con pietra tagliata, perché, usando la tua lama su di essa, tu la renderesti profana. 26 Non salirai sul mio altare per mezzo di gradini, perché là non si scopra la tua nudità".

Commento

Priorità dell'amore

Dio è meravigliosamente santo e potente. Ma nonostante la sua grandezza, si fa vicino e ci invita ad una relazione intima con lui. Dio è così appassionato di noi e desidera che diventiamo ciò che ha pensato per noi. Vuole che impariamo da lui, dalla sua santità e potenza.

Da Esodo 19 a Numeri 10,10, il popolo di Dio rimane nello stesso luogo. Un tempo durante il quale impara ad essere popolo di Dio e a fare esperienza della sua santità e potenza. Dio accompagna il suo popolo con la sua presenza su una montagna a cui il popolo non può accedere, e dona loro i Dieci Comandamenti per aiutarli a fissare le giuste priorità.

  1. Dio ci ama

Nel versetto 20,2, troviamo: "Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile". Dio è un Dio "che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni" (v.6). Un’immagine d’amore che troviamo anche all'inizio del brano: "Ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me" (19,4). Dice: "Sarete per me una proprietà…” (v.5) Il nostro amore è una risposta all'amore di Dio.

Alla base dei Dieci Comandamenti c'è l'amore di Dio per noi. Molte persone, nei comandamenti, non vedono questo ma solo delle regole. Ma Dio dà i suoi comandamenti come atto d'amore per noi. È per questo che anche noi dovremmo rispondere con l’amore. Obbedire cioè alle sue parole come atto d'amore nei suoi confronti.

  1. Amare Dio

I primi quattro comandamenti riguardano il modo con cui rispondiamo all'amore di Dio, amandolo: “Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo" (1 Giovanni 4,19). Il nostro amore dovrebbe essere esclusivo (Esodo 20,3-4), rispettoso (v.7) e intimo, cercando cioè di riservare del tempo per stare con lui (v.10).

  1. Amare gli altri

Gli ultimi sei comandamenti riguardano invece il nostro amore per gli altri, le nostre famiglie (v.12), nostro marito o moglie (v.14) e i nostri vicini: "Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava" (vv.13-17, MSG).

Gesù li riassume così: "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti" (Matteo 22,37-40).

I Dieci Comandamenti non sono una scala attraverso la quale puoi giungere alla presenza di Dio, ma un modello di vita per coloro che hanno già conosciuto la grazia e la redenzione di Dio. Non sono dati per limitare la tua libertà, ma per proteggerla. Ti aiutano a vivere nella libertà, a vivere una relazione con Dio e a vivere una vita santa proprio come Dio è santo. Il tuo amore per Dio è conseguenza e risposta all'amore di Dio per te.

Preghiera

Padre celeste, oggi desidero adorarti con timore reverenziale. Grazie per avermi condotto a te come su ali di aquile. Grazie perché sono il tuo bene prezioso. Aiutami a fare di te la mia priorità numero uno adorandoti e amandoti con tutto il mio cuore e con tutta la mia anima e con tutta la mia mente. Aiutami ad amare le altre persone incondizionatamente nel modo in cui tu ami me.

La moglie di Nicky dice

"Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava" (Marco 1,35).

Le parole "quando ancora era buio" sono una provocazione e una sfida per me. Al mattino o, peggio ancora, quando è buio non mi sento mai in gran forma. Faccio fatica ad alzarmi e la tentazione di rimanere ancora a letto è grande. Ma mi rendo conto che probabilmente è il momento migliore per trovare una pace senza interruzioni. Se Gesù si alza presto per pregare, anch’io dovrei provare, almeno un po’, a fare lo stesso.

Versetto del giorno

Marco 1,35

"Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava".

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Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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