Giorno 286

I progetti di Dio per il nostro futuro

Sapienziali Salmi 119,25-32
Nuovo Testamento 2 Tessalonicesi 1,1-12
Antico Testamento Geremia 27,1-29,23

Introduzione

I futurologi studiano il futuro e fanno previsioni. Secondo alcuni di loro i bambini nati oggi potrebbero raggiungere l'età record di 150 anni. Ma non sempre le previsioni fatte in passato si sono dimostrate vere. Non molti anni fa, la rivista Wired predisse la realizzazione entro il 2018 di cerotti in grado di sostituire il desiderio di cibo, simili a quelli per sostituire la nicotina. O che entro il 2020 ci sarebbe stata una nuova valuta finanziaria per gli acquisti nello spazio!

Molte persone oggi guardano ai futurologi per comprendere gli avvenimenti del mondo. Altri vanno oltre e si affidano agli oroscopi. Desiderano sapere cosa il futuro riserverà loro. Nel brano di oggi, Geremia avverte: "Non date retta ai vostri profeti, indovini, sognatori, maghi e stregoni" (Geremia 27,9, MSG).

Lo studio della storia ci aiuta a prevedere il futuro. Winston Churchill ha detto: "Per capire il futuro dobbiamo capire il passato".

Ma la verità è che solo Dio conosce veramente il futuro. Solo lui tiene nelle sue mani il passato, il presente e il futuro. E gran parte del futuro ci è nascosto. Tuttavia, ci sono cose sul nostro futuro che dovremmo conoscere e che Dio desidera che conosciamo.

Sapienziali

Salmi 119,25-32

Dalet

25 La mia vita è incollata alla polvere:
   fammi vivere secondo la tua parola.
26 Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto;
   insegnami i tuoi decreti.
27 Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
   e mediterò le tue meraviglie.
28 Io piango lacrime di tristezza;
   fammi rialzare secondo la tua parola.
29 Tieni lontana da me la via della menzogna,
   donami la grazia della tua legge.
30 Ho scelto la via della fedeltà,
   mi sono proposto i tuoi giudizi.
31 Ho aderito ai tuoi insegnamenti:
   Signore, che io non debba vergognarmi.
32 Corro sulla via dei tuoi comandi,
   perché hai allargato il mio cuore.

Commento

Il nostro futuro è libertà

Amo i Salmi. In essi, trovo onestà, realtà e autenticità.

Tutti noi affrontiamo tentazioni, peccati, difficoltà, dolori, paure, speranze e desideri. A queste sfide, il salmista risponde in modo appropriato.

Primo, non nasconde i suoi sentimenti. Ne parla apertamente e in modo sincero. Dice: "La mia vita è incollata alla polvere", in altre parole, si sente malissimo (v.25a, MSG).

Anche noi dovremmo essere sinceri con Dio e dire: "Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto" (v.26a). Dovremmo esprimere i nostri pensieri davanti a lui, aprendo il nostro cuore con sincerità. Dovremmo parlargli anche dei nostri momenti di profondo dolore: "Io piango lacrime di tristezza" (v.28a).

Secondo, prega il Signore. Dice: "Fammi vivere secondo la tua parola" (v.25b) e: "Fammi rialzare secondo la tua parola. Tieni lontana da me la via della menzogna, donami la grazia della tua legge" (vv.28b-29).

Terzo, decide di seguire le vie di Dio in tutto, ma non per un senso di obbligo o di colpa. Sceglie di correre sulla strada dei comandi di Dio. Dice: "Corro sulla via dei tuoi comandi, perché hai allargato il mio cuore" (v.32).

Preghiera

Signore, ti ringrazio perché hai pensato ad un cammino di libertà per me e perché, nei momenti di difficoltà, posso rivolgermi a te. Oggi desidero rivolgermi a te e parlarti sinceramente.
Nuovo Testamento

2 Tessalonicesi 1,1-12

1 Paolo e Silvano e Timòteo

alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre nostro e nel Signore Gesù Cristo:

2 a voi, grazia e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo.

Ringraziamento e preghiera

3 Dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli, come è giusto, perché la vostra fede fa grandi progressi e l'amore di ciascuno di voi verso gli altri va crescendo. 4 Così noi possiamo gloriarci di voi nelle Chiese di Dio, per la vostra perseveranza e la vostra fede in tutte le vostre persecuzioni e tribolazioni che sopportate.

5 È questo un segno del giusto giudizio di Dio, perché siate fatti degni del regno di Dio, per il quale appunto soffrite. 6 È proprio della giustizia di Dio ricambiare con afflizioni coloro che vi affliggono 7 e a voi, che siete afflitti, dare sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo, insieme agli angeli della sua potenza, con 8 fuoco ardente, per punire quelli che non riconoscono Dio e quelli che non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. 9 Essi saranno castigati con una rovina eterna, lontano dal volto del Signore e dalla sua gloriosa potenza. 10 In quel giorno, egli verrà per essere glorificato nei suoi santi ed essere riconosciuto mirabile da tutti quelli che avranno creduto, perché è stata accolta la nostra testimonianza in mezzo a voi.

11 Per questo preghiamo continuamente per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l'opera della vostra fede, 12 perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.

Commento

Il nostro futuro è sicuro

Gesù sta tornando. La sua seconda venuta è la cosa più importante da sapere e da credere sul futuro. Sapere questo è importante: cambia il modo di vedere la nostra vita e infonde speranza in ogni momento del presente. Nessuno sa esattamente quando e come questo avverrà. Ma ogni giorno va vissuto come se Gesù tornasse oggi, facendo ciò che lui desidera per noi.

Paolo inizia questa lettera ai Tessalonicesi ricordando il loro valore davanti a Dio: "A voi, grazia e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo" (v.2, MSG). Ringrazia Dio per la crescita della loro fede: "La vostra fede fa grandi progressi e l'amore di ciascuno di voi verso gli altri va crescendo... Così noi possiamo gloriarci di voi" (vv.3-4, MSG).

Il Nuovo Testamento pone grande enfasi alla crescita spirituale. Nella fede non possiamo rimanere fermi. La nostra fede e il nostro amore non possono fermarsi dal crescere. Dio desidera aumentare i "muscoli" della nostra fede. Dovremmo sempre chiederci: "La mia fede sta crescendo? Il mio amore sta aumentando? Rispetto a due o tre anni fa come mi relaziono con le persone?"

Spesso sono le nostre battaglie e non i nostri "successi" a renderci più forti. Nonostante le persecuzioni e le prove che subiscono, la fede e l'amore dei Tessalonicesi crescono (v.4).

Paolo assicura loro che in futuro Dio metterà a posto tutte le cose (vv.6-7). La "giustizia di Dio" farà il suo corso (v.6, MSG). Quando Gesù tornerà, il suo giudizio sarà perfettamente giusto: "Quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo, insieme agli angeli della sua potenza", "a voi, che siete afflitti" con fuoco ardente darà sollievo (vv.7-8).

Dio desidera che tutti gli uomini si ravvedano e giungano alla conoscenza della verità (1 Timoteo 2,4). Ma a coloro che nel corso della loro vita rifiutano costantemente la sua conoscenza e "non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù" (2 Tessalonicesi 1,8), come nel caso di coloro che perseguitano i Tessalonicesi, ci sarà un giudizio. Perderanno la possibilità della vita eterna.

Il contrario della vita eterna è la "rovina" e il rimanere per sempre "lontani dal volto del Signore e dalla sua gloriosa potenza" (v.9). Coloro che conoscono Dio e obbediscono al Vangelo sperimenteranno la sua presenza e la sua maestà nell'eternità: "In quel giorno, egli verrà per essere glorificato nei suoi santi ed essere riconosciuto mirabile da tutti quelli che avranno creduto" (v.10a). Paolo dice che questo include i Tessalonicesi: "Perché è stata accolta la nostra testimonianza in mezzo a voi" (v.10b). Il loro futuro a lungo termine è totalmente sicuro.

La loro risposta al Vangelo determina il loro futuro. Il messaggio del Vangelo è urgente. Il Vangelo è una buona notizia solo se arriva in tempo.

Per quanto riguarda il loro futuro a breve termine, Paolo scrive: "Preghiamo continuamente per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l'opera della vostra fede" (v.11).

Paolo ci esorta a non rimanere semplicemente seduti ad aspettare il ritorno di Gesù. Dio ha un "progetto" per la nostra vita. Ci ha chiamati. Nel nostro cuore ci dona sogni e idee. "È Dio infatti che suscita in voi il volere e l'operare secondo il suo disegno d'amore" (Filippesi 2,13). In tutto questo, Paolo prega affinché il nome di Gesù sia glorificato: "Per questo preghiamo perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù" (2 Tessalonicesi 1,12, MSG).

Preghiera

Signore, ti ringrazio perché il mio futuro è sicuro. Aiutami a sfruttare al meglio la mia vita qui, a crescere nella fede e nell'amore, a realizzare lo scopo che hai per me e a portare onore al tuo nome.
Antico Testamento

Geremia 27,1-29,23

Gesto simbolico: il giogo

27 Al principio del regno di Sedecìa, figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta questa parola a Geremia da parte del Signore: 2 "Così mi dice il Signore: Procùrati capestri e un giogo e mettili al collo. 3 Quindi manda un messaggio al re di Edom, di Moab, degli Ammoniti, di Tiro e di Sidone, per mezzo dei loro ambasciatori venuti a Gerusalemme dal re di Giuda, Sedecìa; 4 affida loro questo mandato per i loro signori: Dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Così parlerete ai vostri signori: 5 La terra, l'uomo e gli animali che sono sulla terra, li ho fatti io con la mia grande potenza e con il mio braccio potente e li do a chi voglio. 6 Ora consegno tutte quelle regioni in mano al mio servo Nabucodònosor, re di Babilonia; persino le bestie selvatiche gli consegno, perché lo servano. 7 A lui, a suo figlio e al figlio di suo figlio saranno soggette tutte le nazioni, finché anche per il suo paese non verrà il momento stabilito e allora molte nazioni e re potenti lo assoggetteranno.

8 Ma intanto la nazione o il regno che non si assoggetterà a Nabucodònosor, re di Babilonia, e che non sottoporrà il collo al giogo del re di Babilonia, quella nazione la punirò con la spada, la fame e la peste - oracolo del Signore -, finché non li avrò messi in suo potere. 9 Non date retta ai vostri profeti, indovini, sognatori, maghi e stregoni, che vi dicono: "Non sarete soggetti al re di Babilonia!". 10 Vi predicono menzogne per farvi andare lontano dalla vostra terra e perché io vi disperda e così andiate in rovina. 11 Invece la nazione che sottoporrà il collo al giogo del re di Babilonia e gli sarà soggetta io la lascerò stare tranquilla sul proprio suolo, lo coltiverà e lo abiterà. Oracolo del Signore".

12 A Sedecìa, re di Giuda, io ho parlato proprio allo stesso modo: "Piegate il collo al giogo del re di Babilonia, siate soggetti a lui e al suo popolo e avrete salva la vita. 13 Perché tu e il tuo popolo vorreste morire di spada, di fame e di peste, come ha preannunciato il Signore per la nazione che non si assoggetterà al re di Babilonia? 14 Non date retta alle parole dei profeti che vi dicono: "Non sarete soggetti al re di Babilonia!". Vi profetizzano menzogne. 15 Io infatti non li ho mandati - oracolo del Signore - ed essi profetizzano menzogne nel mio nome; perciò io vi scaccerò e perirete voi e i profeti che vi fanno tali profezie".

16 Ai sacerdoti e a tutto questo popolo ho detto: "Dice il Signore: Non ascoltate le parole dei vostri profeti che vi predicono che gli arredi del tempio del Signore saranno subito riportati da Babilonia, perché essi vi profetizzano menzogne. 17 Non ascoltateli! Servite il re di Babilonia e vivrete. Perché questa città dovrebbe essere ridotta a una desolazione? 18 Se quelli sono veri profeti e se la parola del Signore è con loro, intercedano presso il Signore degli eserciti, perché gli arredi rimasti nel tempio del Signore e nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme non vadano a Babilonia". 19 Così dice infatti il Signore degli eserciti riguardo alle colonne, al Mare, ai carrelli e al resto degli arredi lasciati in città 20 e che Nabucodònosor, re di Babilonia, non prese quando deportò Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, da Gerusalemme a Babilonia, con tutti i notabili di Giuda e di Gerusalemme. 21 Dice dunque così il Signore degli eserciti, Dio d'Israele, riguardo agli arredi rimasti nel tempio del Signore, nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme: 22 "Saranno portati a Babilonia e là rimarranno finché non li ricercherò - oracolo del Signore - e li porterò indietro e li riporrò in questo luogo".

Geremia disputa con Anania

28 In quell'anno, all'inizio del regno di Sedecìa, re di Giuda, nell'anno quarto, nel quinto mese, Anania, figlio di Azzur, il profeta di Gàbaon, mi riferì nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo: 2 "Così dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Io romperò il giogo del re di Babilonia! 3 Entro due anni farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia. 4 Farò ritornare in questo luogo - oracolo del Signore - Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che andarono a Babilonia, poiché romperò il giogo del re di Babilonia".

5 Il profeta Geremia rispose al profeta Anania, sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo, che stavano nel tempio del Signore. 6 Il profeta Geremia disse: "Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il Signore realizzare le cose che hai profetizzato, facendo ritornare gli arredi nel tempio e da Babilonia tutti i deportati. 7 Tuttavia ascolta ora la parola che sto per dire a te e a tutto il popolo. 8 I profeti che furono prima di me e di te dai tempi antichissimi profetizzarono guerra, fame e peste contro molti paesi e regni potenti. 9 Il profeta invece che profetizza la pace sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà".

10 Allora il profeta Anania strappò il giogo dal collo del profeta Geremia, lo ruppe 11 e disse a tutto il popolo: "Così dice il Signore: A questo modo io romperò il giogo di Nabucodònosor, re di Babilonia, entro due anni, sul collo di tutte le nazioni". Il profeta Geremia se ne andò per la sua strada.

12 Dopo che il profeta Anania ebbe rotto il giogo che il profeta Geremia portava sul collo, fu rivolta a Geremia questa parola del Signore: 13 "Va' e riferisci ad Anania: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di legno, ma io, al suo posto, ne farò uno di ferro. 14 Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Pongo un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Babilonia, e lo servano; persino le bestie selvatiche gli consegno".

15 Allora il profeta Geremia disse al profeta Anania: "Ascolta, Anania! Il Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella menzogna; 16 perciò dice il Signore: Ecco, ti faccio sparire dalla faccia della terra; quest'anno tu morirai, perché hai predicato la ribellione al Signore".

17 In quello stesso anno, nel settimo mese, il profeta Anania morì.

Lettera agli esiliati in Babilonia

29 Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al resto degli anziani in esilio, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nabucodònosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia; 2 la mandò dopo che il re Ieconia, la regina madre, i dignitari di corte, i capi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri erano partiti da Gerusalemme. 3 Fu recata per mezzo di Elasà, figlio di Safan, e di Ghemaria, figlio di Chelkia, che Sedecìa, re di Giuda, aveva inviati a Nabucodònosor, re di Babilonia, a Babilonia. Essa diceva:

4 "Così dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele, a tutti gli esuli che ho fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia: 5 Costruite case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti; 6 prendete moglie e mettete al mondo figli e figlie, scegliete mogli per i figli e maritate le figlie, e costoro abbiano figlie e figli. Lì moltiplicatevi e non diminuite. 7 Cercate il benessere del paese in cui vi ho fatto deportare, e pregate per esso il Signore, perché dal benessere suo dipende il vostro. 8 Così dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini; non date retta ai sogni che essi sognano, 9 perché falsamente profetizzano nel mio nome: io non li ho inviati. Oracolo del Signore.

10 Pertanto così dice il Signore: Quando saranno compiuti a Babilonia settant'anni, vi visiterò e realizzerò la mia buona promessa di ricondurvi in questo luogo. 11 Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo - oracolo del Signore -, progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. 12 Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò. 13 Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; 14 mi lascerò trovare da voi. Oracolo del Signore. Cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho disperso. Oracolo del Signore. Vi ricondurrò nel luogo da dove vi ho fatto deportare.

15 Voi dite: "Il Signore ci ha suscitato profeti a Babilonia". 16 Ebbene, così dice il Signore al re che siede sul trono di Davide e a tutto il popolo che abita in questa città, ai vostri fratelli che non sono partiti con voi nella deportazione: 17 Così dice il Signore degli eserciti: Ecco, manderò contro di loro la spada, la fame e la peste e li renderò come i fichi guasti, che non si possono mangiare tanto sono cattivi. 18 Li perseguiterò con la spada, la fame e la peste; li renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra, e maledizione, stupore, scherno e obbrobrio in tutte le nazioni nelle quali li ho dispersi, 19 perché non hanno ascoltato le mie parole - oracolo del Signore - quando con assidua premura mandavo loro i miei servi, i profeti, ed essi non hanno ascoltato. Oracolo del Signore.

20 Voi però, deportati tutti, che ho mandato da Gerusalemme a Babilonia, ascoltate la parola del Signore. 21 Così dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele, riguardo ad Acab, figlio di Kolaià, e a Sedecìa, figlio di Maasia, che vi profetizzano menzogne nel mio nome: Ecco, li darò in mano a Nabucodònosor, re di Babilonia, che li ucciderà sotto i vostri occhi. 22 E se ne trarrà una formula di maledizione che si diffonderà presso tutti i deportati di Giuda a Babilonia; si dirà: "Ti tratti il Signore come Sedecìa e Acab, che il re di Babilonia fece arrostire sul fuoco!". 23 Poiché essi hanno operato cose nefande a Gerusalemme, hanno commesso adulterio con le mogli del prossimo, hanno proferito nel mio nome parole menzognere senza che io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne sono testimone. Oracolo del Signore.

Commento

Il nostro futuro è pieno di speranza

Questo passo contiene una delle più belle e spesso citate promesse di Dio riguardo i suoi progetti futuri per la nostra vita. Geremia è un vero profeta che ascolta la parola del Signore.

Un profeta completamente diverso dai tanti falsi profeti in giro a quel tempo, come ad esempio Anania. Geremia dice: "Il profeta invece che profetizza la pace sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà" (28,9). Il Signore non manda Anania e le sue profezie non si avverano (v.15).

Il Signore manda invece Geremia e le sue profezie si avverano. Come aveva preannunciato, il popolo di Dio è costretto all'esilio.

In esilio, Geremia continua a trasmettere il messaggio del Signore al suo popolo. Dice loro: "Cercate il benessere del paese in cui vi ho fatto deportare, e pregate per esso il Signore, perché dal benessere suo dipende il vostro" (29,7).

In questo passaggio troviamo un principio importante. In qualsiasi luogo Dio ci metta, dovremmo sempre cercare pace e benessere e pregare per le persone in quel luogo, sia esso il nostro ambiente di lavoro, di studio, la nostra chiesa locale, la nostra città e nazione.

C'è un'espressione che dice: "Cresci e porta frutto lì dove sei stato piantato" (Bloom where you’re planted). Questo brano ci incoraggia a mettere radici anche dove ci sentiamo a disagio o isolati (come in esilio). A volte il luogo in cui ci troviamo a vivere non è quello che abbiamo sempre sognato, ma se Dio ci ha condotti lì, allora quel luogo deve diventare terreno fertile per far prosperare la sua opera.

Dio promette al suo popolo che l'esilio non durerà per sempre: "Quando saranno compiuti a Babilonia settant'anni, vi visiterò e realizzerò la mia buona promessa di ricondurvi in questo luogo" (v.10).

Ed è qui che troviamo le promesse meravigliose di Dio: "Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo… progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò. Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; mi lascerò trovare da voi" (vv.11-14a).

Dio ha dei buoni progetti per noi. Non sono progetti per il nostro fallimento o la nostra sconfitta. Sono progetti per "farci prosperare". Non sono progetti buoni a metà o mediocri. Sono buoni, a lui graditi e perfetti (Romani 12,2).

Ma Dio non ci impone nulla. Chiede solo la nostra collaborazione. Se desideriamo che i suoi progetti si realizzino nella nostra vita, dobbiamo cercarlo. Ci promette che se lo faremo lo troveremo (Geremia 29,13-14b). Se trascorreremo del tempo con lui, diventeremo come lui ed egli ci condurrà lungo i progetti buoni che ha pensato per la nostra vita.

Preghiera

Signore, oggi desidero cercarti con tutto il cuore. Ti ringrazio perché hai grandi progetti per me. Aiutami a camminare sui tuoi sentieri e a realizzare lo scopo che hai per la mia vita.

La moglie di Nicky dice

Geremia 29,13–14a

"Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; mi lascerò trovare da voi".

È sempre molto eccitante iniziare un nuovo piccolo gruppo Alpha. Durante le prime settimane, le persone parlano delle loro curiosità e domande su Dio. È bello vederle cercare Dio con tutto il cuore e sapere che lui ha detto: "Mi lascerò trovare da voi". Ed è bello pensare a tutto ciò che succederà nelle settimane successive.

Versetto del giorno

Geremia 29,11

"Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo… progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza".

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