Giorno 272

Una vita degna di essere vissuta

Sapienziali Proverbi 23,29-24,4
Nuovo Testamento Filippesi 1,1-26
Antico Testamento Sofonia 1,1-3,20

Introduzione

Secondo alcuni scienziati, presto gli esseri umani potrebbero essere in grado di vivere fino a 115 anni. La domanda è: ma vivere così a lungo ne varrebbe veramente la pena?

Qualche anno fa sul The Times, il giornalista Nigel Hawkes poneva ai suoi lettori la medesima domanda.

Per l'apostolo Paolo, la durata della vita non è un obiettivo importante. Dice: "Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno" (Filippesi 1,21). Considera la morte molto più conveniente della vita. Gesù ha vissuto la sua vita in modo straordinario. Quella di Gesù è l'esempio supremo di vita degna di essere vissuta.

Sapienziali

Proverbi 23,29-24,4

29 Per chi i guai? Per chi i lamenti?
   Per chi i litigi? Per chi i gemiti?
   A chi le percosse per futili motivi? A chi gli occhi torbidi?
30 Per quelli che si perdono dietro al vino,
   per quelli che assaporano bevande inebrianti.
31 Non guardare il vino come rosseggia,
   come scintilla nella coppa
   e come scorre morbidamente;
32 finirà per morderti come un serpente
   e pungerti come una vipera.
33 Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
   e la tua mente dirà cose sconnesse.
34 Ti parrà di giacere in alto mare
   o di giacere in cima all'albero maestro.
35 "Mi hanno picchiato, ma non sento male.
   Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò?
   Ne chiederò dell'altro!".

24 Non invidiare le persone malvagie,
   non desiderare di stare con loro,
2 poiché il loro cuore trama rovine
   e le loro labbra non esprimono che malanni

3 Con la sapienza si costruisce una casa
   e con la prudenza la si rende salda;
4 con la scienza si riempiono le sue stanze
   di tutti i beni preziosi e deliziosi.

Commento

Vivere in un rapporto con Dio

L'editorialista ed autore Bernard Levin ha parlato di come in ognuno di noi vi sia un vuoto profondo. Per quanto cerchiamo di riempirlo con cibo, bevande, relazioni e beni, rimane un vuoto doloroso. Ognuno di noi è stato creato per vivere una relazione con Dio attraverso Gesù Cristo. Senza questa relazione il nostro cuore soffre.

Le persone cercano di riempire questo vuoto in modi diversi, alcuni con l'alcol. Sebbene non ci sia nulla di male nel bere vino, non è l'alcol che può soddisfare la profonda sete interiore che abbiamo nei nostri cuori.

A molte persone il vino appare molto allettante: "Come scintilla nella coppa e come scorre morbidamente" (23,31). Ma il lasciarsi andare all'alcol "finirà per morderti come un serpente e pungerti come una vipera" (v.32). L'autore di Proverbi descrive gli effetti della sbornia: mal di testa lancinante, mal di stomaco, vedere doppio, linguaggio sconnesso (vv.34-35, MSG). Ma anche "guai", "litigi", "gemiti", "percosse per futili motivi" ed "occhi torbidi" (v.29).

Nella ricerca della sapienza e della conoscenza possiamo invece trovare autentici tesori: ingegno, strategie, "beni preziosi e deliziosi" (24,3-4, MSG). La domanda è: dove possiamo trovare questa sapienza e conoscenza? L'apostolo Paolo parla di conoscere Cristo: "In lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza" (Colossesi 2,3).

Preghiera

Signore, oggi vengo a te e bevo alla tua sorgente perché anche dal mio cuore possano sgorgare fiumi d'acqua viva.
Nuovo Testamento

Filippesi 1,1-26

1 1 Paolo e Timòteo, servi di Cristo Gesù,

a tutti i santi in Cristo Gesù che sono a Filippi, con i vescovi e i diaconi:

2 grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.

Ringraziamento e Preghiera

3 Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi. 4 Sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia 5 a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. 6 Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.

7 È giusto, del resto, che io provi questi sentimenti per tutti voi, perché vi porto nel cuore, sia quando sono in prigionia, sia quando difendo e confermo il Vangelo, voi che con me siete tutti partecipi della grazia. 8 Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell'amore di Cristo Gesù.

9 E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, 10 perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, 11 ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

Paolo in prigione

12 Desidero che sappiate, fratelli, come le mie vicende si siano volte piuttosto per il progresso del Vangelo, 13 al punto che, in tutto il palazzo del pretorio e dovunque, si sa che io sono prigioniero per Cristo. 14 In tal modo la maggior parte dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, ancor più ardiscono annunciare senza timore la Parola.

15 Alcuni, è vero, predicano Cristo anche per invidia e spirito di contesa, ma altri con buoni sentimenti. 16 Questi lo fanno per amore, sapendo che io sono stato incaricato della difesa del Vangelo; 17 quelli invece predicano Cristo con spirito di rivalità, con intenzioni non rette, pensando di accrescere dolore alle mie catene. 18 Ma questo che importa? Purché in ogni maniera, per convenienza o per sincerità, Cristo venga annunciato, io me ne rallegro

e continuerò a rallegrarmene. 19 So infatti che questo servirà alla mia salvezza, grazie alla vostra preghiera e all'aiuto dello Spirito di Gesù Cristo, 20 secondo la mia ardente attesa e la speranza che in nulla rimarrò deluso; anzi nella piena fiducia che, come sempre, anche ora Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia. 21 Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. 22 Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. 23 Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; 24 ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo. 25 Persuaso di questo, so che rimarrò e continuerò a rimanere in mezzo a tutti voi per il progresso e la gioia della vostra fede, 26 affinché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo Gesù, con il mio ritorno fra voi.

Commento

Fare la differenza nella vita degli altri

A volte nella vita ci troviamo ad affrontare circostanze molto critiche, con difficoltà e sfide apparentemente insormontabili. Anche in situazioni come queste, possiamo essere di grande aiuto e fare la differenza nella vita degli altri. Attraverso di noi, Dio può operare in modi straordinari.

Paolo si trova agli arresti domiciliari, legato ad un soldato romano con una catena lunga ai piedi. È in attesa di processo e della possibile esecuzione. Sebbene le sue condizioni siano pessime, vede la sua vita in Cristo come un "lavorare con frutto" per lui (v.22).

Nel dire: "Vi porto nel cuore" (v.7), esprime il suo profondo amore per il popolo di Filippi. Ha già parlato della loro "cooperazione per il Vangelo" (v.5) e ora parla della condivisione della grazia di Dio con loro (v.7). Tra coloro che lavorano insieme per Gesù Cristo, c'è un legame molto intimo. Un legame che diviene ancora più stretto quando si diventa responsabili della conversione degli altri. Paolo dice di desiderarli tutti "nell'amore di Cristo Gesù" (v.8).

In un'epoca di grandi opportunità e possibilità di scelta, molte persone oggi vivono in un costante stato di ansia. Temono di lasciarsi sfuggire occasioni o di fare passi falsi. Dio non vuole che viviamo nell'ansia ma nella fiducia in lui, nella sua opera buona che porterà a compimento (v.6). Dio finisce sempre ciò che inizia.

Nessuno di noi è già arrivato. Siamo tutti in fase di preparazione e crescita. La preghiera di Paolo per i Filippesi è che possano essere ancora più fecondi:

  1. Crescere nell'amore

    Paolo ci esorta a pregare per gli altri e per noi stessi perché la nostra "carità cresca sempre più in conoscenza" (v.9, MSG).

  2. Crescere nel discernimento

    Ci invita non solo a pregare per crescere nell'amore, ma anche perché il nostro amore abbondi "in conoscenza e profondità di discernimento" così da poter "distinguere ciò che è meglio" (vv.9-10). L'amore deve essere più di un'esperienza emotiva; un'esperienza sincera e intelligente, e non una smanceria sdolcinata (v.10, MSG).

  3. Crescere in santità

    Paolo prega perché i cristiani possano essere "integri ed irreprensibili" (v.10). La parola "integro" descrive una purezza interiore che riguarda ciò che ci muove all'interno. La parola "irreprensibile" riguarda invece un modo di vivere esteriore. Come Paolo, siamo chiamati a pregare per essere santi sia interiormente che esteriormente, per rendere Gesù Cristo attraente per tutti (v.11, MSG). Dietrich Bonhoeffer ha detto: "La tua vita di cristiano dovrebbe essere tale da far sorgere dubbi a chi non crede".

Paolo porta con sé le sue catene perché gli danno l'opportunità di predicare il Vangelo e di incoraggiare gli altri ad "annunciare senza timore la Parola" (v.14).

Sui motivi che spingono gli altri a predicare il Vangelo non dovremmo preoccuparci: "Alcuni predicano Cristo per invidia e spirito di contesa" o "di rivalità" (vv.15.17). Altri lo fanno "con buoni sentimenti" (v.16). Ma questo per Paolo non è motivo di turbamento "purchè Cristo venga annunciato" (vv.17-18). Per questo non dovremmo criticare altri cristiani che predicano il Vangelo in modi e stili diversi dai nostri o mettere in dubbio le loro motivazioni. Ciò che dovremmo fare è essere felici che Gesù venga annunciato.

Tutta la vita di Paolo è incentrata su Cristo. Il suo desiderio è che Cristo venga glorificato nel suo corpo, "sia che io viva, sia che io muoia" (v.20). Si sente "stretto... fra queste due cose" (v.23). Sente il desiderio di "lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe stato assai meglio" (v.23).

John Collins è stato vicario ad HTB (Holy Trinity Brompton) dal 1980 al 1985. Alla morte di sua moglie Diana, il 16 luglio 2013, mi scrisse: "Sono grato per questi 58 anni gloriosi vissuti insieme, uno migliore dell'altro! Sebbene l'infarto sia qualcosa di orribile e la morte un nemico, da molti anni, come San Paolo, Diana desiderava stare con Cristo, il che è molto meglio. Sono profondamente grato, quindi, che non abbia avuto paura, perché sapeva dove stava andando e la sua fede nelle promesse di Cristo non è mai vacillata".

Sebbene Paolo desiderasse ardentemente essere con Cristo, una parte di lui desiderava anche rimanere in vita perché sapeva che ciò avrebbe significato "lavorare con frutto" (v.22). Il suo desiderio è vedere i Filippesi progredire nella loro fede e traboccare di gioia in Cristo Gesù (v.26).

Preghiera

Signore, aiutaci a vivere la vita in pienezza e a cogliere ogni opportunità per diffondere il messaggio di Gesù.
Antico Testamento

Sofonia 1,1-3,20

1 Parola del Signore che fu rivolta a Sofonia, figlio di Cusì, figlio di Godolia, figlio di Amaria, figlio di Ezechia, al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda.

Giudizio divino

2 "Tutto farò
   sparire dalla terra.
   Oracolo del Signore.
3 Distruggerò uomini e bestie;
   distruggerò gli uccelli del cielo
   e i pesci del mare,
   farò inciampare i malvagi,

eliminerò l'uomo
   dalla terra.
   Oracolo del Signore.
4 Stenderò la mano su Giuda
   e su tutti gli abitanti di Gerusalemme;
eliminerò da questo luogo quello che resta di Baal
   e il nome degli addetti ai culti insieme ai sacerdoti,
5 quelli che sui tetti si prostrano
   davanti all'esercito celeste
e quelli che si prostrano giurando per il Signore,
   e poi giurano per Milcom,
6 quelli che si allontanano dal seguire il Signore,
   che non lo cercano né lo consultano".

7 Silenzio, alla presenza del Signore Dio,
   perché il giorno del Signore è vicino,
perché il Signore ha preparato un sacrificio,
   ha purificato i suoi invitati.

8 "Nel giorno del sacrificio del Signore,
   io punirò i capi
   e i figli di re
e quanti vestono
   alla moda straniera;
9 punirò in quel giorno
   chiunque salta la soglia,
chi riempie di rapine e di frodi
   il palazzo del suo padrone.

10 In quel giorno -
   oracolo del Signore -
grida d'aiuto verranno dalla porta dei Pesci,
   ululati dal quartiere nuovo
   e grande fragore dai colli.
11 Urlate, abitanti del Mortaio,
   poiché tutta la turba dei mercanti è finita,
   tutti i pesatori dell'argento sono sterminati.
12 In quel tempo
   perlustrerò Gerusalemme con lanterne
   e farò giustizia di quegli uomini
che, riposando come vino sulla feccia, pensano:
   "Il Signore non fa né bene né male".
13 I loro beni saranno saccheggiati
   e le loro case distrutte.
Costruiranno case
   ma non le abiteranno,
pianteranno viti,
   ma non ne berranno il vino".

14 È vicino il grande giorno del Signore,
   è vicino e avanza a grandi passi.
Una voce: "Amaro è il giorno del Signore!".
   Anche un prode lo grida.
15 Giorno d'ira quel giorno,
   giorno di angoscia e di afflizione,
   giorno di rovina e di sterminio,
   giorno di tenebra e di oscurità,
   e giorno di nube e di caligine,
16 giorno di suono di corno e di grido di guerra
   sulle città fortificate
   e sulle torri elevate.

17 Metterò gli uomini in angoscia
   e cammineranno come ciechi,
   perché hanno peccato contro il Signore;
il loro sangue sarà sparso come polvere
   e la loro carne come escrementi.
18 Neppure il loro argento, neppure il loro oro
   potranno salvarli.
   Nel giorno dell'ira del Signore

e al fuoco della sua gelosia tutta
   la terra sarà consumata,
poiché farà improvvisa distruzione
   di tutti gli abitanti della terra.

Giuda e Gerusalemme giudicate insieme alle nazioni

Giuda chiamato al pentimento

2 Radunatevi, raccoglietevi,
   o gente spudorata,
2 prima che esca il decreto,
   prima che passi il giorno come pula,
prima che piombi su di voi
   l'ira furiosa del Signore,
prima che piombi su di voi
   il giorno dell'ira del Signore.
3 Cercate il Signore
   voi tutti, poveri della terra, che eseguite i suoi ordini,
cercate la giustizia, cercate l'umiltà;
   forse potrete trovarvi al riparo
   nel giorno dell'ira del Signore.

Filistea

4 Gaza infatti sarà abbandonata
   e Àscalon ridotta a un deserto.
Asdod in pieno giorno sarà deportata
   ed Ekron distrutta dalle fondamenta.
5 Guai agli abitanti della costa del mare,
   alla nazione dei Cretei!
La parola del Signore è contro di te,
   Canaan, paese dei Filistei:
"Io ti distruggerò
   privandoti di ogni abitante".
6 La costa del mare diventerà pascoli,
   prati per i pastori,
   recinti per le greggi.
7 La costa del mare apparterrà
   al resto della casa di Giuda;
   in quei luoghi pascoleranno
e a sera nelle case di Àscalon
   prenderanno riposo,
quando il Signore, loro Dio, li avrà visitati
   e avrà ristabilito le loro sorti.

Contro i Moabiti e gli Ammoniti

8 "Ho udito l'insulto di Moab
   e gli oltraggi degli Ammoniti,
con i quali hanno insultato il mio popolo
   gloriandosi del suo territorio.
9 Perciò, com'è vero che io vivo -
   oracolo del Signore degli eserciti, Dio d'Israele -,
Moab diventerà come Sòdoma
   e gli Ammoniti come Gomorra:
un luogo invaso dai cardi, una cava di sale,
   un deserto per sempre.
I rimasti del mio popolo li saccheggeranno
   e i superstiti della mia gente ne saranno gli eredi".

10 Questo accadrà a loro per la loro superbia,
   perché hanno insultato, hanno disprezzato
   il popolo del Signore degli eserciti.
11 Terribile sarà il Signore con loro,
   poiché annienterà tutti gli dèi della terra,
mentre a lui si prostreranno, ognuna sul proprio suolo,
   tutte le isole delle nazioni.

Contro gli Etiopi e gli Assiri

12 "Anche voi, Etiopi,
   sarete trafitti dalla mia spada".

13 Stenderà la mano anche al settentrione
   e distruggerà Assur,
farà di Ninive una desolazione,
   arida come il deserto.
14 Si accovacceranno in mezzo ad essa, a frotte,
   tutti gli animali del branco.
Anche il gufo, anche la civetta
   si appollaieranno sui suoi capitelli;
ne risuonerà la voce dalle finestre
   e vi sarà desolazione sulla soglia,
   perché la casa di cedro è stata spogliata.
15 Questa è la città gaudente,
   che se ne stava sicura
e pensava: "Io e nessun altro"!
   Come mai è diventata un deserto,
un rifugio di animali?
   Chiunque le passa vicino
fischia di scherno
   e agita la mano.

Contro Gerusalemme

3 Guai alla città ribelle e impura,
   alla città che opprime!
2 Non ha ascoltato la voce,
   non ha accettato la correzione.
Non ha confidato nel Signore,
   non si è rivolta al suo Dio.
3 I suoi capi in mezzo ad essa
   sono leoni ruggenti,
i suoi giudici sono lupi di sera,
   che non hanno rosicchiato al mattino.
4 I suoi profeti sono boriosi,
   uomini fraudolenti.
I suoi sacerdoti profanano le cose sacre,
   violano la legge.
5 In mezzo ad essa il Signore è giusto,
   non commette iniquità;
ogni mattino dà il suo giudizio,
   come la luce che non viene mai meno,
   ma l'iniquo non conosce vergogna.

Giudizio delle nazioni e ostinazione di Gerusalemme

6 "Ho eliminato le nazioni,
   le loro torri sono state distrutte;
ho reso deserte le loro strade,
   non c'è neppure un passante,
sono state devastate le loro città
   e nessuno le abita più.
7 Io pensavo:
   "Almeno ora mi temerà,
   accoglierà la correzione!
Così la sua abitazione non sarà colpita
   da tutte le punizioni che le avevo inflitto".
Ma invece si sono affrettati
   a pervertire di nuovo ogni loro azione.
8 Perciò aspettatemi -
   oracolo del Signore -    quando mi leverò per accusare,
perché ho decretato di radunare le nazioni,
   di convocare i regni,
per riversare su di loro la mia collera,
   tutta la mia ira ardente;
poiché dal fuoco della mia gelosia
   sarà consumata tutta la terra.

Purificazione delle nazioni e salvezza per Gerusalemme

9 Allora io darò ai popoli un labbro puro,
   perché invochino tutti il nome del Signore
   e lo servano tutti sotto lo stesso giogo.
10 Da oltre i fiumi di Etiopia
   coloro che mi pregano,
   tutti quelli che ho disperso, mi porteranno offerte.
11 In quel giorno non avrai vergogna
   di tutti i misfatti commessi contro di me,
perché allora allontanerò da te
   tutti i superbi gaudenti,
e tu cesserai di inorgoglirti
   sopra il mio santo monte.
12 Lascerò in mezzo a te
   un popolo umile e povero".
Confiderà nel nome del Signore
   13 il resto d'Israele.
Non commetteranno più iniquità
   e non proferiranno menzogna;
non si troverà più nella loro bocca
   una lingua fraudolenta.
Potranno pascolare e riposare
   senza che alcuno li molesti.

14 Rallégrati, figlia di Sion,
   grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
   figlia di Gerusalemme!
15 Il Signore ha revocato la tua condanna,
   ha disperso il tuo nemico.
Re d'Israele è il Signore in mezzo a te,
   tu non temerai più alcuna sventura.
16 In quel giorno
   si dirà a Gerusalemme:
"Non temere, Sion,
   non lasciarti cadere le braccia!
17 Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
   è un salvatore potente.
Gioirà per te,
   ti rinnoverà con il suo amore,
   esulterà per te con grida di gioia".

18 "Io raccoglierò gli afflitti,
   privati delle feste e lontani da te.
   Sono la vergogna che grava su di te.
19 Ecco, in quel tempo io mi occuperò
   di tutti i tuoi oppressori.
Soccorrerò gli zoppicanti,
   radunerò i dispersi,
li farò oggetto di lode e di fama
   dovunque sulla terra sono stati oggetto di vergogna.
20 In quel tempo io vi guiderò,
   in quel tempo vi radunerò
e vi darò fama e lode
   fra tutti i popoli della terra,
quando, davanti ai vostri occhi,
   ristabilirò le vostre sorti",
   dice il Signore.

Commento

Sperimentare l'amore di Dio per noi

Hai mai pensato a quanto Dio ti ami? Qualunque cosa tu possa fare nella vita, lui ti ama incondizionatamente. E non solo, gioisce ed esulta per te con grida di gioia (3,17).

Il tema del libro di Sofonia è "il grande giorno del Signore" (1,14), un giorno preannunciato al popolo di Dio. Nel pensiero del popolo è il giorno della benedizione di Dio atteso da Israele. Ma non solo è giorno di benedizione, è anche giorno di giudizio.

La profezia invita al pentimento per il peccato. Il peccato implica un giudizio. La bella notizia è che Dio ci ama, ci giudica con misericordia e desidera perdonarci: "Cercate il Signore voi tutti, poveri della terra, che eseguite i suoi ordini, cercate la giustizia, cercate l' umiltà; forse potrete trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore" (2,3).

La profezia parla di un piccolo resto, "un popolo umile e povero" che sopravviverà perchè "confiderà nel nome del Signore" (3,12). Dio benedirà ancora il suo popolo. "Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia" (3,17).

Gesù annuncia la venuta del regno di Dio, il giorno del Signore nella storia. In quel giorno egli ritornerà nella sua gloria e sarà il giorno del giudizio. Fino ad allora abbiamo la possibilità di sperimentare un anticipo di quel giorno. Possiamo sperimentare la salvezza che viene da Dio, la sua presenza, la pace e la gioia. Rimaniamo in attesa del suo giudizio, sapendo che, in Cristo, "il Signore ha revocato la \[nostra\] condanna" (3,15).

Sofonia profetizza che per coloro che sono in Cristo le promesse del Signore si compiranno. Il Cardinale Raniero Cantalamessa ha detto: "Nella Bibbia, tutto ciò che Dio compie e che dice è un atto d'amore. Anche l'ira di Dio è per amore. Dio è amore!" E tutto ciò rende la nostra vita degna di essere vissuta.

Preghiera

Signore, grazie perché provi grande gioia per me. Ti prego di calmare il mio cuore con il tuo amore e che possa gioire in te con il canto. Grazie, perché il tuo amore rende questa vita degna di essere vissuta.

La moglie di Nicky dice

Sofonia 3,17

"Il Signore, tuo Dio, è con te, è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia".

Da bambini, io e i miei fratelli a volte piangevamo di notte perché spaventati da qualcosa. Mio padre allora entrava nella nostra camera, ci prendeva in braccio uno a uno e ci coccolava cantando: "Il papà è qui… il papà è qui". Ricordo bene quel canto e quel senso di sicurezza che provavo nelle braccia di mio padre.

Versetto del giorno

Sofonia 3,17

“Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
   è un salvatore potente.
Gioirà per te,
   ti rinnoverà con il suo amore,
   esulterà per te con grida di gioia".

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Raniero Cantalamessa, Life in Christ (Liturgical Press, 2002), p.7.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation

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