Giorno 270

Sette modi per compiacere il Signore

Sapienziali Salmi 113,1-9
Nuovo Testamento Efesini 5,8-33
Antico Testamento Isaia 65,17-66,24

Introduzione

Si può piacere a Dio? La risposta è sì. Gli esseri umani, così apparentemente piccoli rispetto alla grandezza dell'universo creato da Dio, possono compiacere il Signore. Se ci pensiamo bene, è qualcosa di sorprendente. Ma è anche possibile "dispiacere" al Signore (Isaia 66,4c). L'apostolo Paolo dice: "Cercate di capire ciò che è gradito al Signore" (Efesini 5,10), o come dice la versione The Message: "Cercate di capire ciò che è gradito al Signore, e poi fatelo".

Sapienziali

Salmi 113,1-9

Salmo 113

1 Alleluia.

Lodate, servi del Signore,
   lodate il nome del Signore.
2 Sia benedetto il nome del Signore,
   da ora e per sempre.
3 Dal sorgere del sole al suo tramonto
   sia lodato il nome del Signore.

4 Su tutte le genti eccelso è il Signore,
   più alta dei cieli è la sua gloria.
5 Chi è come il Signore, nostro Dio,
   che siede nell'alto
6 e si china a guardare
   sui cieli e sulla terra?

7 Solleva dalla polvere il debole,
   dall'immondizia rialza il povero,
8 per farlo sedere tra i prìncipi,
   tra i prìncipi del suo popolo.
9 Fa abitare nella casa la sterile,
   come madre gioiosa di figli.

Alleluia.

Commento

1. Lodare il Signore

La lode è la risposta più appropriata a Dio. Dio merita davvero di essere lodato. Noi insegnamo ai nostri bambini ad essere riconoscenti, non per nostra soddisfazione, ma per loro stessi. Siamo contenti nel sentirli riconoscenti. Dio ci insegna a lodarlo, perché la lode è la migliore risposta a lui, ed è un bene per noi. Se ringraziare è la risposta più appropriata alla generosità umana, la lode continua è la risposta più appropriata alla generosità di Dio.

Il salmista insiste più volte che dovremmo lodare "il nome del Signore" (v.1). Lodare il Signore tutto il giorno: "Dal sorgere del sole al suo tramonto" (v.3). Lodarlo tutta la vita, "da ora e per sempre" (v.2, MSG). Lodarlo particolarmente per il suo amore per chi è nel bisogno, per chi vive nella desolazione e nella povertà (vv.7-9).

Preghiera

Alleluia! Lodiamo il Signore...
Nuovo Testamento

Efesini 5,8-33

8 Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; 9 ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. 10 Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. 11 Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. 12 Di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare, 13 mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce. 14 Per questo è detto:

"Svégliati, tu che dormi,
   risorgi dai morti
   e Cristo ti illuminerà".

15 Fate dunque molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi, 16 facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi. 17 Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual è la volontà del Signore. 18 E non ubriacatevi di vino, che fa perdere il controllo di sé; siate invece ricolmi dello Spirito, 19 intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore, 20 rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.

Mogli e mariti

21 Nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri:

22 le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. 24 E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.

25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per renderla santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, 27 e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. 28 Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. 29 Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo. 31 Per questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. 32 Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! 33 Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito.

Commento

2. Vivere nella luce (Efesini 5,8-14)

Come cristiani, siamo chiamati ad essere una comunità che risplende come un faro per gli altri, che mostra a tutti e chiaramente in che modo Dio intendeva che la vita fosse vissuta.

Paolo dice che siamo "luce nel Signore" (v.8). Siamo quindi chiamati a vivere come "figli della luce" (v.8). La luce produce buoni frutti: bontà (generosità verso gli altri), giustizia (agire bene in relazione a Dio e all'umanità) e verità. Questi sono modi in cui possiamo compiacere il Signore (v.10).

La luce porta il male allo scoperto. Il modo migliore per sbarazzarci del male è trascinarlo alla luce. Il male prospera nell'oscurità, ma nel momento in cui lo si porta alla luce, il suo potere diminuisce.

A Dio dovremmo chiedere di far risplendere la luce dello Spirito Santo nel nostro cuore. Quando poi lo Spirito Santo metterà in evidenza un'area di oscurità nella nostra vita, la affronteremo con la confessione e il pentimento. Se lo faremo, il potere del male verrà spezzato.

3. Sfruttare al massimo ogni opportunità (Efesini 5,15-17)

Il tempo è il nostro bene più prezioso. Possiamo avere molti soldi ma non avere molto tempo.

Paolo dice: "Fate dunque molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi, facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi" (vv.15-16). Non dovremmo sprecare la nostra vita come sciocchi. La vita è breve. Dovremmo vivere il momento e sfruttare al massimo ogni giorno.

4. Riempirsi dello Spirito (Efesini 5,18-20)

Paolo sottolinea le differenze tra gli effetti di un abuso di sostanze (essere ubriachi di vino "che fa perdere il controllo di sé") con l'essere "ricolmi dello Spirito” (v.18). Ci invita a bere abbondanti sorsi di Spirito di Dio (v.18, MSG). Usa il presente continuo, stimolandoci a continuare e ad essere ricolmi dello Spirito, ancora e ancora.

Essere ricolmi dello Spirito porta a cantare "salmi, inni e canti ispirati" (v.19) invece di canti da ubriachi (v.19, MSG). Ci porta ad adorare il Signore Gesù nel nostro cuore e a rendere grazie a Dio, che è l'esatto contrario di brontolare e lamentarsi. Essere grati a Dio per ogni cosa, in ogni luogo e in ogni momento, è il segno di una comunità ricolma di Spirito. Porta anche alla sottomissione reciproca, come vedremo nel prossimo punto.

5. Sottomettersi gli uni agli altri con amore e rispetto (Efesini 5,21-33)

John Paul Getty è stato l'uomo più ricco del pianeta. Sposato tre volte, un giorno ha detto: "Darei volentieri tutti i miei milioni per un solo matrimonio duraturo e di successo". Il rispetto reciproco è la chiave per un matrimonio felice. Nei versetti 21-33, troviamo le parole: "rispetto", "amore" e "sottomissione". Paolo ci invita a sottometterci "gli uni agli altri" (v.21) nel "timore di Cristo" (v.21, MSG).

La parola usata per sottomissione è diversa dalla parola usata per "obbedire" (6,1). La sottomissione è cedere volontariamente per amore. È un aspetto meraviglioso ed è chiaro dalle parole "Siate sottomessi gli uni agli altri" (5,21) che Paolo si aspetti una sottomissione reciproca. Un insegnamento rivoluzionario soprattutto nella cultura del primo secolo.

Il rispetto è la chiave per un buon rapporto tra i sessi. Non siamo in guerra. Papa Benedetto ha detto: "In Cristo, la rivalità, l'inimicizia e la violenza possono essere superate e sono state superate. È il rispetto durante tutto il matrimonio che eleva l'altro, dà loro dignità e aumenta la fiducia e l'autostima".

L'intera enfasi del brano verte sull'amore. Sebbene sia diretto in particolare al marito, riguarda l'amore reciproco. Paolo sta dicendo che sia l'amore che la sottomissione sono reciproci. L'amore è donare se stessi; è così che un marito sottomette se stesso.

Questo tipo di amore è purificante (vv.26-27). Ci rende santi, simili a Gesù. È sensibile (vv.28-30) ed è suggellato nel matrimonio per mezzo dell'unione sessuale (v.31).

L'unione sessuale nel Nuovo Testamento si colloca in questo contesto. È la visione più bella e più romantica del sesso e del matrimonio. Robert Spaemann ha detto: "L'essenza del matrimonio è che due vite, due intere biografie, sono così legate insieme da diventare una sola storia".

Questi versetti sono inoltre gemme preziose di cui fare tesoro. Suggeriscono l'imminente matrimonio dell'Agnello, ed il compimento dell'unione tra Cristo e la sua Chiesa.

Preghiera

Signore, ti prego di riempirci oggi con lo Spirito Santo affinché possiamo risplendere nel modo a te gradito e usare al meglio ogni ora del giorno. Aiutaci a intessere relazioni vere, a sottometterci gli uni agli altri, rispettandoci e amandoci.
Antico Testamento

Isaia 65,17-66,24

Gioia e pace per Gerusalemme

17 Ecco, infatti, io creo
   nuovi cieli e nuova terra;
non si ricorderà più il passato,
   non verrà più in mente,
18 poiché si godrà e si gioirà sempre
   di quello che sto per creare,
poiché creo Gerusalemme per la gioia,
   e il suo popolo per il gaudio.
19 Io esulterò di Gerusalemme,
   godrò del mio popolo.
Non si udranno più in essa
   voci di pianto, grida di angoscia.

20 Non ci sarà più
   un bimbo che viva solo pochi giorni,
né un vecchio che dei suoi giorni
   non giunga alla pienezza,
poiché il più giovane morirà a cento anni
   e chi non raggiunge i cento anni
   sarà considerato maledetto.
21 Fabbricheranno case e le abiteranno,
   pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
22 Non fabbricheranno perché un altro vi abiti,
   né pianteranno perché un altro mangi,
poiché, quali i giorni dell'albero,
   tali i giorni del mio popolo.
I miei eletti useranno a lungo
   quanto è prodotto dalle loro mani.
23 Non faticheranno invano,
   né genereranno per una morte precoce,
perché prole di benedetti dal Signore essi saranno,
   e insieme con essi anche la loro discendenza.
24 Prima che mi invochino, io risponderò;
   mentre ancora stanno parlando, io già li avrò ascoltati.
25 Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme,
   il leone mangerà la paglia come un bue,
e il serpente mangerà la polvere,
   non faranno né male né danno
   in tutto il mio santo monte", dice il Signore.

Sul tempio e sul culto

66 Così dice il Signore:

"Il cielo è il mio trono,
   la terra lo sgabello dei miei piedi.
Quale casa mi potreste costruire?
   In quale luogo potrei fissare la dimora?
2 Tutte queste cose ha fatto la mia mano
   ed esse sono mie -
   oracolo del Signore.

Su chi volgerò lo sguardo?
   Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito
e su chi trema alla mia parola.
3 Uno sacrifica un giovenco e poi uccide un uomo,
   uno immola una pecora e poi strozza un cane,
uno presenta un'offerta e poi sangue di porco,
   uno brucia incenso e poi venera l'iniquità.
Costoro hanno scelto le loro vie,
   essi si dilettano dei loro abomini;
4 anch'io sceglierò la loro sventura
   e farò piombare su di loro ciò che temono,
perché io avevo chiamato e nessuno ha risposto,
   avevo parlato e nessuno ha udito.
Hanno fatto ciò che è male ai miei occhi,
   ciò che non gradisco hanno scelto".

5 Ascoltate la parola del Signore,
   voi che tremate alla sua parola.
Hanno detto i vostri fratelli che vi odiano,
   che vi respingono a causa del mio nome:
"Mostri il Signore la sua gloria,
   perché possiamo vedere la vostra gioia!".
   Ma essi saranno confusi.
6 Giunge un rumore, un frastuono dalla città,
   un rumore dal tempio:
è la voce del Signore, che dà
   la ricompensa ai suoi nemici.

7 Prima di provare i dolori,
   ha partorito; prima
che le venissero i dolori,
   ha dato alla luce un maschio.
8 Chi ha mai udito una cosa simile,
   chi ha visto cose come queste?
Nasce forse una terra in un giorno,
   una nazione è generata forse in un istante?
Eppure Sion, appena sentiti i dolori,
   ha partorito i figli.
9 "Io che apro il grembo materno,
   non farò partorire?", dice il Signore.
"Io che faccio generare,
   chiuderei il seno?", dice il tuo Dio.
10 Rallegratevi con Gerusalemme,
   esultate per essa tutti voi che l'amate.
Sfavillate con essa di gioia
   tutti voi che per essa eravate in lutto.
11 Così sarete allattati e vi sazierete
   al seno delle sue consolazioni;
succhierete e vi delizierete
   al petto della sua gloria.

12 Perché così dice il Signore:

"Ecco, io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace;
   come un torrente in piena, la gloria delle genti.
Voi sarete allattati e portati in braccio,
   e sulle ginocchia sarete accarezzati.
13 Come una madre consola un figlio,
   così io vi consolerò;
   a Gerusalemme sarete consolati.

14 Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
   le vostre ossa saranno rigogliose come l'erba.
La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi,
   ma la sua collera contro i nemici.
15 Poiché, ecco, il Signore viene con il fuoco,
   i suoi carri sono come un turbine,
per riversare con ardore l'ira,
   la sua minaccia con fiamme di fuoco.
16 Con il fuoco infatti il Signore farà giustizia
   e con la spada su ogni uomo;
   molti saranno i colpiti dal Signore.

17 Coloro che si consacrano e purificano nei giardini, seguendo uno che sta in mezzo, che mangiano carne suina, cose obbrobriose e topi, insieme finiranno - oracolo del Signore -

18 con le loro opere e i loro propositi. Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria.

19 Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti. 20 Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme - dice il Signore -, come i figli d'Israele portano l'offerta in vasi puri nel tempio del Signore. 21 Anche tra loro mi prenderò sacerdoti leviti, dice il Signore.

22 Sì, come i nuovi cieli e la nuova terra, che io farò, dureranno per sempre davanti a me - oracolo del Signore -, così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome. 23 In ogni mese al novilunio, e al sabato di ogni settimana, verrà ognuno a prostrarsi davanti a me, dice il Signore. 24 Uscendo, vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati contro di me; poiché il loro verme non morirà, il loro fuoco non si spegnerà e saranno un abominio per tutti".

Commento

6. Essere umili (Isaia 66,2b)

Il Signore dice: "Su chi volgerò lo sguardo? Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito e su chi trema alla mia parola" (v.2b). Dio apprezza coloro che sono semplici e schietti, che rispondono con rispetto a ciò che dice (v.2b, MSG).

Questo è un altro modo per compiacere il Signore. Attraverso lo studio costante e la sottomissione alla sua parola, Dio ci mantiene umili e contriti. A volte però è facile diventare orgogliosi. Per questo non dovremmo smettere di inginocchiarci davanti a lui e alla sua parola, di guardare noi stessi alla luce della sua verità.

7. Sperare in un mondo in cui tutto sia gradito a Dio (Isaia 65,17-6,24)

Attraverso Isaia, Dio incoraggia il popolo: "Si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare" (65,18). Dio promette che creerà "nuovi cieli e nuova terra" (v.17).

Questi nuovi cieli e nuova terra saranno un luogo dove tutto finalmente sarà gradito a Dio, dove Egli potrà godere del suo popolo (v.19). In questi capitoli finali, Isaia traccia una visione gloriosa di come sarà questa nuova creazione.

Avverte anche su un prossimo giudizio, poiché tutto ciò che non piace a Dio verrà escluso da questa nuova creazione (66,4b).

L'immagine di nuova creazione che troviamo è di gioia e di gaudio (65,18-19a); un luogo dove non ci saranno più né "voci di pianto" né "grida di angoscia" (v.19b, vedi anche Apocalisse 21,4).

Isaia promette che tutti raggiungeranno la pienezza (Isaia 65,20). Nel Nuovo Testamento troviamo ancora di più: Gesù promette la vita eterna. Non ci saranno più funerali, né pompe funebri o cimiteri. Il popolo di Dio si vestirà di immortalità (1 Corinzi 15,53).

Isaia presagisce un tempo in cui ogni attività sarà una benedizione (Isaia 65,21-23a). Non si faticherà più invano. Il dominio sulla creazione che ci era stato originariamente affidato verrà ripristinato (vedi Genesi 1,26; Apocalisse 22,5).

Con Dio vivremo una relazione intima (Isaia 65,23b-24), senza più difficoltà o preghiere apparentemente non esaudite. Di Dio e di Gesù, avremo una visione perfetta.

Ci sarà armonia e pace (v.25). Tutte le relazioni saranno ripristinate, comprese anche quelle con il mondo animale. Ci sarà unità e intimità in tutte le nostre relazioni. La natura sarà recuperata come luogo di stabilità, sicurezza e pace. Il regno di Dio sarà pienamente consolidato. Martin Lutero ha scritto: "Non rinuncerei a un momento di paradiso per tutte le gioie e le ricchezze del mondo, anche se durassero per migliaia e migliaia di anni".

Preghiera

Signore, fa che questa meravigliosa promessa di cieli nuovi e terra nuova ci sproni sempre più a vivere in modo a te gradito.

La moglie di Nicky dice

Efesini 5,15–16

"Fate dunque molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi, facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi".

Mi chiedo: oggi, ho fatto veramente del mio meglio in ogni occasione? Non saprei, non ne sono sicura!

Versetto del giorno

Isaia 66,2

"Su chi volgerò lo sguardo? Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito e su chi trema alla mia parola".

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Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

John Paul Getty cited in Linda and Charlie Bloom, “The Price of Success,” Psychology Today, 24 April 2012, https://www.psychologytoday.com/blog/stronger-the-broken-places/201204/the-price-success

Robert Spaemann, Persons: The Difference between ‘Someone' and ‘Something', (Oxford Studies in Theological Ethics) (Oxford University Press, 2007), p.227.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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