Giorno 254

Ti basta la mia grazia

Sapienziali Salmi 106,40-48
Nuovo Testamento 2 Corinzi 12,1-10
Antico Testamento Isaia 27,1-28,29

Introduzione

Ho avuto il piacere di incontrare Nick Vujicic più volte, la prima in occasione di un evento nella nostra chiesa. Era stato invitato per parlare della sua vita. Nick è una persona straordinaria. Penso che tutti coloro che lo hanno incontrato ne siano rimasti profondamente colpiti ed ispirati.

Nick è nato senza braccia e senza gambe. Dice: "Mi sento veramente fortunato. Sono incredibilmente felice". Quando era bambino pregava perché le sue braccia e le sue gambe crescessero. Si sarebbe accontentato di avere anche solo un braccio o una gamba.

Ma Dio non ha mai risposto a questa sua preghiera nel modo in cui Nick sperava. Dice: "Dio invece mi ha usato per incontrare tantissime persone nelle scuole, nelle chiese, nelle prigioni, in orfanotrofi, in ospedali, persino negli stadi ed in grandi raduni. Ancora più bello è stato abbracciare personalmente migliaia di persone e poter dire a ciascuno di loro quanto fossero preziose. Dio ha usato il mio corpo così terribilmente unico dandomi la capacità di incoraggiare e risollevare lo spirito delle persone che incontravo".

Chi appartiene a Dio si affida totalmente alla sua grazia. Madre Teresa di Calcutta ha detto: "Credo che non esista nessuno che abbia bisogno dell'aiuto e della grazia di Dio quanto ne ho bisogno io. In molte occasioni mi sento davvero impotente e debole. Credo che è proprio per questo che Dio mi usi. Non potendo contare sulle mie poche forze, mi affido a lui ventiquattro ore al giorno. Se il giorno durasse più di ventiquattro ore, avrei bisogno del suo aiuto e della sua grazia ancora di più".

Anche l'apostolo Paolo esprime il suo bisogno dell'aiuto di Dio. Parla di "spina nella sua carne". Per tre volte prega perché il Signore tolga questa spina. Ma il Signore risponde: "Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza" (2 Corinzi 12,9). La sua grazia non è soltanto dono straordinario, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Questo di Paolo è uno dei miei versetti preferiti di tutta la Bibbia. Spesso quando prego cito questo versetto e chiedo a Dio di mantenere la promessa che la sua forza dimori nella mia debolezza.

Sapienziali

Salmi 106,40-48

40 L'ira del Signore si accese contro il suo popolo
   ed egli ebbe in orrore la sua eredità.
41 Li consegnò in mano alle genti,
   li dominarono quelli che li odiavano.
42 Li oppressero i loro nemici:
   essi dovettero piegarsi sotto la loro mano.
43 Molte volte li aveva liberati,
   eppure si ostinarono nei loro progetti
   e furono abbattuti per le loro colpe;
44 ma egli vide la loro angustia,
   quando udì il loro grido.
45 Si ricordò della sua alleanza con loro
   e si mosse a compassione, per il suo grande amore.
46 Li affidò alla misericordia
   di quelli che li avevano deportati.

47 Salvaci, Signore Dio nostro,
   radunaci dalle genti,
perché ringraziamo il tuo nome santo:
   lodarti sarà la nostra gloria.

48 Benedetto il Signore, Dio d'Israele,
  da sempre e per sempre.

Tutto il popolo dica: Amen.

Alleluia.

Commento

La sua grazia è tutto ciò che conta

La sua grazia viene dal suo amore grande. In questo brano troviamo una parola chiave: "Ma".

Il popolo si dimostra ostinato "nei suoi progetti" e per questo viene abbattuto per le sue colpe (v.43). Ma il salmista dice: "Ma". È scritto: "Ma egli vide la loro angustia, quando udì il loro grido... si mosse a compassione, per il suo grande amore" (vv.44-45).

La fonte della grazia di Dio è "il suo grande amore" (v.45). Poiché Dio ama il suo popolo così tanto: "Molte volte lui li aveva liberati" (v.43) e "udì il loro grido" (v.44).

Alcuni anni fa, a margine di questo salmo, ho scritto una lista di benedizioni ricevute da Dio nella mia vita. Ho scritto: "Non credo, mormoro, disobbedisco, adoro gli idoli del mondo, pecco, sbaglio. E Dio cosa fa? Mi mostra favore, viene in mio aiuto, mi dà gioia, è gentile con me, mi salva. Mi guida, mi redime, risponde alle mie preghiere, mi libera, vede la mia angustia e ascolta il mio grido, mi mostra il suo grande amore".

Non c'è da meravigliarsi se il salmista concluda dicendo: "Benedetto il Signore, Dio d'Israele, da sempre e per sempre. Tutto il popolo dica: Amen" (v.48).

Preghiera

Signore, ti lodo e ti ringrazio per il tuo grande amore per noi. Grazie per averci liberato dal peccato e per aver ascoltato il nostro pianto. Grazie perché ci basta la tua grazia.
Nuovo Testamento

2 Corinzi 12,1-10

Visioni e rivelazioni

12 Se bisogna vantarsi - ma non conviene - verrò tuttavia alle visioni e alle rivelazioni del Signore. 2 So che un uomo, in Cristo, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo cielo. 3 E so che quest'uomo - se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio - 4 fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunciare. 5 Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò, fuorché delle mie debolezze. 6 Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato: direi solo la verità. Ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi più di quello che vede o sente da me 7 e per la straordinaria grandezza delle rivelazioni. Per questo, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. 8 A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. 9 Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 10 Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte.

Commento

La sua grazia è tutto ciò di cui abbiamo bisogno

A volte pensiamo che per essere convincenti con le persone sia necessario mostrare le nostre forze, ma in realtà lo siamo davvero quando mostriamo le nostre vulnerabilità. A volte vorremmo essere apprezzati dagli altri per le nostre capacità e siamo imbarazzati quando le persone scoprono le nostre debolezze. Non amiamo mostrare i nostri limiti. Paolo invece non ha nessun timore di mostrarsi fragile.

Paolo vive esperienze spirituali assolutamente straordinarie. Ha "visioni" e "rivelazioni del Signore" (v.1). Racconta di essere stato "rapito fino al terzo cielo" (v.2) e che "in paradiso" ha udito "parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunciare" (v.4). Sperimenta poi "la straordinaria grandezza delle rivelazioni" (v.7).

Ma non si vanta di queste cose. A Corinto alcuni falsi maestri si vantano delle proprie esperienze spirituali, ma Paolo no. Anzi, non nasconde i suoi limiti. Si vanta delle sue debolezze (vv.5.9).

Ai Corinzi, Paolo parla di una spina nella carne. Dice: "È stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi" (v.7b). Nella sua tesi di dottorato, Paula Gooder parla di questo passo di Paolo. Afferma che ci sono almeno trentasei teorie circa il possibile significato di questa spina nella carne. Il fatto di non conoscerne il significato permette ad ognuno di identificarsi più facilmente con Paolo.

Un nostro caro amico, il predicatore J. John, una volta ha detto di avere non solo una, ma ben tre spine nella carne! Penso che lo dicesse semplicemente per incoraggiarci e che, come tutti noi, anche lui aveva le sue prove.

Qualunque sia la natura di quella spina, Paolo prega tre volte il Signore perché gliela tolga. Ma Dio risponde: "Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza" (v.9). Se non fosse stato tormentato da quella spina nella carne, Paolo avrebbe potuto insuperbirsi per la "straordinaria grandezza delle rivelazioni" (v.7) ricevute da Dio.

Paolo comprende di doversi affidare totalmente alla grazia di Dio. Quando le cose vanno bene, è facile subire il fascino dell'orgoglio, come se tutto dipendesse da noi. Quando invece siamo nella prova e tocchiamo con mano le nostre debolezze, è più facile comprendere che dobbiamo affidarci al Signore. Nella nostra debolezza "la potenza di Cristo" può davvero "dimorare" in noi (v.9).

Paolo dice qualcosa di veramente straordinario. Scrive: "Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: infatti quando sono debole, è allora che sono forte" (v.10, MSG).

Preghiera

Signore, aiutami, come Paolo, a compiacermi nelle mie debolezze perché il tuo potere è reso perfetto nella debolezza. Grazie perché la tua grazia è tutto ciò che mi basta.
Antico Testamento

Isaia 27,1-28,29

Futuro di salvezza per Israele

27 In quel giorno

il Signore punirà
   con la spada dura, grande e forte,
il Leviatàn, serpente guizzante,
   il Leviatàn, serpente tortuoso,
e ucciderà il drago che sta nel mare.

2 In quel giorno

la vigna sarà deliziosa: cantàtela!
   3 Io, il Signore, ne sono il guardiano,
   a ogni istante la irrigo;
  per timore che la si danneggi,
   ne ho cura notte e giorno.
4 Io non sono in collera.
   Vi fossero rovi e pruni,
   muoverei loro guerra,
   li brucerei tutti insieme.
5 Oppure si afferri alla mia protezione,
   faccia la pace con me,
   con me faccia la pace!

6 Nei giorni che verranno Giacobbe metterà radici,
   Israele fiorirà e germoglierà,
   riempirà il mondo di frutti.

7 Lo ha percosso
   quanto lo percosse il suo percussore?
   Oppure fu da lui ucciso
   come lo furono i suoi uccisori?
8 Egli è entrato in contesa con lui, cacciandolo via, respingendolo,
   lo ha rimosso con il suo soffio impetuoso,
   come quando tira il vento d'oriente!
9 Proprio così sarà espiata l'iniquità di Giacobbe
   e questo sarà tutto il frutto per la rimozione del suo peccato:
mentre egli ridurrà tutte le pietre dell'altare
   come si fa delle pietre che si polverizzano per la calce,
non erigeranno
   più pali sacri né altari per l'incenso.
10 La fortezza è divenuta desolata,
   un luogo spopolato
e abbandonato come un deserto;
   vi pascola il vitello,
   vi si sdraia e ne bruca gli arbusti.
11 I suoi rami seccandosi si spezzeranno;
   le donne verranno ad accendervi il fuoco.
Certo, si tratta di un popolo privo d'intelligenza;
   per questo non ne avrà pietà chi lo ha creato
né chi lo ha formato ne avrà compassione.

12 Avverrà che, in quel giorno, il Signore batterà le spighe, dal Fiume al torrente d'Egitto, e voi sarete raccolti uno a uno, Israeliti. 13 Avverrà che in quel giorno suonerà il grande corno, verranno gli sperduti nella terra d'Assiria e i dispersi nella terra d'Egitto. Essi si prostreranno al Signore sul monte santo, a Gerusalemme.

Oracolo su Samaria, capitale del regno d'Israele

28 Guai alla corona superba degli ubriachi di Èfraim,
   al fiore caduco, suo splendido ornamento,
che domina la fertile valle,
   o storditi dal vino!
2 Ecco, inviato dal Signore, un uomo potente e forte,
   come nembo di grandine, come turbine rovinoso,
come nembo di acque torrenziali e impetuose,
   getta tutto a terra con violenza.
3 Dai piedi verrà calpestata
   la corona degli ubriachi di Èfraim.
4 E avverrà al fiore caduco,
   al suo splendido ornamento,
che domina la valle fertile,
   come a un fico primaticcio prima dell'estate: uno lo vede
   e lo mangia appena lo ha in mano.

5 In quel giorno sarà il Signore degli eserciti
   una corona di gloria,
uno splendido diadema
   per il resto del suo popolo,
6 ispiratore di giustizia
   per chi siede in tribunale,
forza per chi
   respinge l'assalto alla porta.

7 Anche costoro barcollano per il vino,
   vacillano per le bevande inebrianti.
Sacerdoti e profeti barcollano
   per la bevanda inebriante,
sono annebbiati dal vino;
   vacillano per le bevande inebrianti,
s'ingannano mentre hanno visioni,
   traballano quando fanno da giudici.
8 Tutte le tavole sono piene di fetido vomito;
   non c'è un posto pulito.

9 "A chi vuole insegnare la scienza?
   A chi vuole far capire il messaggio?
Ai bambini svezzati,
   appena staccati dal seno?
10 Sì: precetto su precetto,
   precetto su precetto,
norma su norma, norma su norma,
   un po' qui, un po' là".

11 Con labbra balbettanti e in lingua straniera
   parlerà a questo popolo
12 colui che aveva detto loro:
   "Ecco il riposo! Fate riposare lo stanco.
Ecco il sollievo!".
   Ma non vollero udire.
13 E sarà per loro la parola del Signore:
   "Precetto su precetto, precetto su precetto,
   norma su norma, norma su norma,
   un po' qui, un po' là",
perché camminando cadano all'indietro,
   si producano fratture, siano presi e fatti prigionieri.

14 Perciò ascoltate la parola del Signore, uomini arroganti,
   signori di questo popolo che sta a Gerusalemme.
15 Voi dite: "Abbiamo concluso un'alleanza con la morte,
   e con gli inferi abbiamo fatto lega.
Il flagello del distruttore, quando passerà,
   non ci raggiungerà,
perché ci siamo fatti della menzogna un rifugio
   e nella falsità ci siamo nascosti".

16 Pertanto così dice il Signore Dio:

"Ecco, io pongo una pietra in Sion,
   una pietra scelta,
angolare, preziosa, saldamente fondata:
   chi crede non si turberà.
17 Io porrò il diritto come misura
   e la giustizia come una livella.
La grandine spazzerà via il vostro rifugio fallace,
   le acque travolgeranno il vostro riparo.
18 Sarà annullata la vostra alleanza con la morte;
   la vostra lega con gli inferi non reggerà.
Quando passerà il flagello del distruttore,
   voi sarete una massa da lui calpestata.
19 Ogni volta che passerà, vi prenderà,
   poiché passerà ogni mattino,
   giorno e notte.

E solo il terrore
   farà capire il messaggio".
20 Troppo corto sarà il letto per distendersi,
   troppo stretta la coperta per avvolgersi.
21 Poiché come sul monte Perasìm si leverà il Signore;
   come nella valle di Gàbaon si adirerà
per compiere l'opera, la sua opera singolare,
   e per eseguire il lavoro, il suo lavoro inconsueto.
22 Ora cessate di agire con arroganza
   perché non si stringano di più le vostre catene,
perché un decreto di rovina io ho udito,
   da parte del Signore, Dio degli eserciti, riguardo a tutta la terra.

23 Porgete l'orecchio e ascoltate la mia voce,
   fate attenzione e sentite le mie parole.
24 Forse tutti i giorni l'aratore ara per seminare,
   rompe e sarchia la terra?
25 Forse non ne spiana la superficie,
   non vi semina l'anéto e non vi sparge il cumìno?
E non vi pone grano,
   miglio e orzo
   e spelta lungo i confini?
26 Gli insegna la regola
   e lo ammaestra il suo Dio.

27 Certo, l'anèto non si batte con il tribbio,
   né si fa girare sul cumìno il rullo,
ma con il bastone si batte l'anèto
   e con la verga il cumìno.
28 Il frumento vien forse schiacciato?
   Certo, non lo si pesta senza fine,
ma vi fanno passare sopra il rullo
   e le bestie, senza schiacciarlo.
29 Anche questo proviene dal Signore degli eserciti:
   egli si mostra mirabile nei suoi disegni,
   grande nella sua sapienza.

Commento

La sua grazia viene attraverso Gesù

Dio ci ama. Parla del suo popolo come se fosse una vite. Dio la protegge, la irriga e se ne prende cura (27,3-4, MSG).

Nel suo amore, Dio giudica. Estrae "rovi e pruni" e li brucia (v.4, MSG). In questo brano troviamo considerazioni molto interessanti riguardo al giudizio di Dio, qui descritto come "la sua opera singolare" (28,21). Martin Lutero ha detto che mentre il giudizio è "l'opera strana" di Cristo, la salvezza è la sua "opera propria".

Isaia pronuncia giudizi su coloro che mostrano atteggiamenti contrari a quelli in seguito sottolineati dell'apostolo Paolo. Paolo ha sufficienti ragioni per vantarsi (la "straordinaria grandezza delle rivelazioni", 2 Corinzi 12,7) ma rimane umile. Èfraim è invece orgoglioso sebbene non abbia motivo per esserlo.

Isaia parla di "corona superba degli ubriachi di Èfraim" e di "storditi di vino!" (Isaia 28,1) Questa "corona degli ubriachi di Èfraim" sarà "calpestata"(v.3). Se da un lato Dio dà il "vino che allieta il cuore dell'uomo" (Salmi 104,15), da un altro ci avverte dei pericoli dell'eccesso.

Isaia dice che "sono annebbiati dal vino; vacillano per le bevande inebrianti, s'ingannano mentre hanno visioni, traballano quando fanno da giudici. Ogni tavolo è coperto di vomito. Vivono nel vomito" (Isaia 28,1.7-8,MSG). Si scaglia contro gli "uomini arroganti" (v.14, MSG), contro gli scettici e i cinici.

Nel mezzo di queste profezie di giudizio, Isaia vede l'immagine di colui che sarà la pietra angolare della grazia: "Pertanto così dice il Signore Dio: 'Ecco, io pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare, preziosa, saldamente fondata: chi crede non si turberà'" (v.16, MSG).

Gesù è la pietra angolare, la "pietra scelta... saldamente fondata" (v.16, MSG). Gli apostoli Paolo (Romani 9,33) e Pietro (1 Pietro 2,4-6) vedono questi versetti come riferiti a Gesù. Egli è colui sul quale la chiesa di pietre viventi è costruita. Egli è colui scelto da Dio ma respinto dagli esseri umani. Chi si rivolge a Gesù non sarà mai umiliato (1 Pietro 2,4-6). Pietro dice: "Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce... dalle sue piaghe siete stati guariti" (1 Pietro 2,24).

Gesù è il nostro fondamento sicuro. Chi confida in lui, mai sarà turbato (Isaia 28,16). Questo non significa che non sperimenteremo la paura, le preoccupazioni o gli attacchi di panico. Significa che quando saremo tentati di avere paura, Gesù sarà lì, nostro fondamento sicuro, fonte di ogni grazia e forza, colui che è morto in modo che potessimo essere perdonati e sperimentare il suo grande amore, la sua grazia e la sua forza per noi. Indipendentemente da ciò che dovremmo affrontare oggi, debolezze e difficoltà, potremo contare sulla sua grazia. Ci basta la sua grazia.

Preghiera

Ti ringrazio Signore perché dipendo assolutamente da te e posso vantarmi delle mie debolezze. Grazie perché "una vita fiduciosa in te non sperimenterà il fallimento". Mi basta la tua grazia.

La moglie di Nicky dice

2 Corinzi 12,9

"Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza".

Questo è un altro dei miei versetti preferiti. È uno di quelli a cui mi sono appellata più spesso nei momenti in cui non ero sicura di come mi sarei dovuta comportare. In quei momenti, Dio è stato misericordioso con me, mi ha aiutata e mi ha fatto conoscere la sua grande potenza.

Versetto del giorno

2 Corinzi 12,9

"Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza".

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Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Mother Teresa quoted in The Power of Prayer (MJF Books, 1998) p.3, taken from United States Catholic Catechism for Adults (USCCB, 2006) p.479–80

Nick Vujicic, Life Without Limits (Waterbrook, 2012) p.viii, 21.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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