Giorno 231

Sedici caratteristiche dell'amore

Sapienziali Salmi 100,1-5
Nuovo Testamento 1 Corinzi 12,27-13,13
Antico Testamento Cantico dei Cantici 5,1-8,14

Introduzione

Ricordo ancora la testimonianza di quella missionaria. Parlò del brano del Nuovo Testamento di oggi, dove si elencano sedici caratteristiche dell'amore, e ci raccontò di un suo modo di leggere quel brano. Alla parola "carità" era solita sostituire il suo nome. Quando arrivava ad una caratteristica dell'amore che sapeva non appartenerle, si fermava. Il suo obiettivo era di arrivare un giorno a completare l'intero elenco. Quel giorno anch'io decisi di provare.

I quattro versetti (1 Corinzi 13,4-7) iniziano con "la carità è magnanima". Così iniziai con: "Nicky è magnanimo". Ovviamente, e chi mi conosce lo sa, fui costretto a fermarmi subito!

Il grande pastore D.L. Moody un giorno venne in Inghilterra ospite di amici. Una sera chiesero a Henry Drummond di commentare una parte delle Scritture. Dopo qualche sollecitazione, Henry estrasse dalla tasca un piccolo Nuovo Testamento, lo aprì a 1 Corinzi 13 e iniziò a parlare della carità. Moody fu molto colpito nell'ascoltare quelle parole. Disse:

"Mi sembra di non aver mai sentito nulla di così bello. L'unico grande bisogno della nostra vita cristiana è l'amore, più amore verso Dio e verso gli altri. Che gioia sarebbe riuscire ad entrare tutti in quel capitolo dell'amore e viverci".

Nel libro The Greatest Thing in the World, Drummond riporta qualche spunto di ciò che disse quella sera. Scrive: "Qual è il tuo bene supremo? Hai una vita davanti a te. Una vita che puoi vivere una volta sola. Qual è la cosa più nobile che puoi desiderare, il dono supremo che potresti ricevere?" In 1 Corinzi 13, Paolo ci porta al cuore del cristianesimo. Lì leggiamo: "La più grande di tutte è la carità".

Dio è amore. Se pensiamo di riuscire ad amare Dio senza amare gli altri siamo in errore (1 Giovanni 4,20). Nella nostra lista di priorità spirituali, l'amore dovrebbe essere al primo posto. Dovrebbe essere la cosa principale della nostra vita. Nelle parole di San Paolo è "la via più sublime" (1 Corinzi 12,31).

Sapienziali

Salmi 100,1-5

Salmo 100

1 Salmo. Per il rendimento di grazie.

2 Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
  servite il Signore nella gioia,
  presentatevi a lui con esultanza.
3 Riconoscete che solo il Signore è Dio:
  egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
  suo popolo e gregge del suo pascolo.

4 Varcate le sue porte con inni di grazie,
  i suoi atri con canti di lode,
  lodatelo, benedite il suo nome;
5 perché buono è il Signore, il suo amore è per sempre,
  la sua fedeltà di generazione in generazione.

Commento

Godere dell'amore di Dio per noi

Il salmista ci invita ad avvicinarci al Signore. Dice: "Acclamate il Signore... servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza" (v.2). E: "Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome" (v.4). In altre parole: "Entra, la sua password è: grazie. Entra con gratitudine e manifestagli la tua gioia e la tua lode" (AMP).

Ci si potrebbe chiedere: ma perché tutto questo? Perché tutta questa gioia, ringraziamento e lode? Al versetto 5 troviamo la risposta: "Perché buono è il Signore, il suo amore è per sempre, la sua fedeltà di generazione in generazione" (v.5).

Dio è buono e ci ama. Questo è il messaggio dell'intera Bibbia. Il suo amore è la fonte del nostro amore: "Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo" (1 Giovanni 4,19). Una cosa siamo chiamati a fare prima di tutto: comprendere, credere e accettare che Dio ci ama, e poi godere del suo amore.

Preghiera

Signore, ti ringrazio e ti lodo per il tuo straordinario amore nei miei confronti. Grazie perché il tuo amore dura per sempre. Aiutami a godere oggi del tuo amore.
Nuovo Testamento

1 Corinzi 12,27-13,13

27 Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. 28 Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. 29 Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? 30 Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? 31 Desiderate invece intensamente i carismi più grandi.

Più grande è la carità

E allora, vi mostro la via più sublime.

13Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. 2 E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. 3 E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.

4 La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, 5 non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell'ingiustizia ma si rallegra della verità. 7 Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

8 La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. 9 Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. 10 Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 11 Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino. 12 Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto.

13 Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!

Commento

Abbracciare una vita d'amore

Henry Drummond osserva che in questo capitolo di 1 Corinzi troviamo tre descrizioni dell'amore: all'inizio l'amore contrastato, a metà l'amore analizzato e verso la fine l'amore difeso come dono supremo.

1. L'amore contrastato

La descrizione dell'amore in 1 Corinzi 13 è uno dei passi più belli e più conosciuti di tutto il Nuovo Testamento. È il passo biblico tra i più letti nei matrimoni, spesso anche in quelli non cristiani. Paolo lo colloca al centro del suo insegnamento sui carismi dello Spirito Santo nel corpo di Cristo.

In 1 Corinzi 12,27-30 elenca nove doni. Cinque di questi sono nella lista di altri nove che elenca all'inizio del capitolo 12. In tutti, i carismi dello Spirito Santo sono quindi tredici. Paolo parla dell'importanza di questi doni per il pieno sostentamento del corpo di Cristo.

Parlando dell'amore, il suo intento non è sminuire l'importanza dei carismi. Vuole dirci che i doni sono molto importanti, ma l'amore lo è ancora di più. Nella Chiesa, oggi, abbiamo un disperato bisogno dei doni dello Spirito Santo e che essi siano messi a frutto correttamente. Ma, come ai tempi di Paolo, l'amore è ancora più importante. È "la via più sublime" (v.31).

Paolo dice che se abbiamo tutti i carismi e diamo tutto quello che abbiamo ai poveri e moriamo come martiri, ma non abbiamo l'amore, non otteniamo nulla (13,1-3). Non sta criticando l'uso dei carismi, come il parlare con il dono delle lingue e la profezia (vv.1-2), e non sta neppure criticando i martiri o le persone generose (v.3). Sta semplicemente sottolineando l'importanza dell'amore in tutto ciò che si fa.

2. L'amore analizzato

Paolo elenca poi sedici caratteristiche dell'amore. Ogni volta che leggo questo elenco mi sento profondamente interpellato. So bene di essere lontano da ciascuna di queste caratteristiche, e non solo dalla prima! Spesso cado. Ma amo questo brano, che dice :

"La carità è magnanima,
benevola è la carità;
non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio,
non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse,
non si adira, non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell'ingiustizia ma si rallegra della verità.
Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta" (vv.4-7, MSG).

Scegli una qualsiasi di queste caratteristiche. Realizzala e vedrai che la tua vita cambierà.

3. L'amore difeso

Solo l’amore è per sempre. Tutto il resto è temporaneo. Un giorno, tutti i doni dello Spirito non saranno più necessari. Alcuni pensano che Paolo intenda dire che i carismi dello Spirito (come il parlare con il dono delle lingue) ad un certo punto della storia cesseranno. In realtà, sta dicendo l'esatto contrario. Sta dicendo che i doni dello Spirito non cesseranno finché non vedremo Gesù "faccia a faccia" (v.12). Oggi non vediamo Gesù "faccia a faccia" e quindi i doni dello Spirito non sono ancora cessati. Per questo ne abbiamo ancora molto bisogno.

L'amore è la cosa più grande al mondo. Fede, speranza e carità sono tre cose incredibilmente grandi, "ma la più grande di tutte è la carità!" (v.13)

Preghiera

Signore, oggi nella Chiesa abbiamo un disperato bisogno di questo tipo di amore. Aiutaci a crescere nell'amore per riflettere ciò che Paolo ha scritto in questo brano. Fa che io possa fare del mio amore per te e per gli altri la priorità numero uno della mia vita.
Antico Testamento

Cantico dei Cantici 5,1-8,14

5Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, mia sposa,
  e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo;
mangio il mio favo e il mio miele,
  bevo il mio vino e il mio latte.

Mangiate, amici, bevete;
  inebriatevi d'amore.

L'amato bussa alla porta

2 Mi sono addormentata, ma veglia il mio cuore.
  Un rumore! La voce del mio amato che bussa:
"Aprimi, sorella mia, mia amica,
  mia colomba, mio tutto;
perché il mio capo è madido di rugiada,
  i miei riccioli di gocce notturne".
3 "Mi sono tolta la veste;
  come indossarla di nuovo?
Mi sono lavata i piedi;
  come sporcarli di nuovo?".
4 L'amato mio ha introdotto la mano nella fessura
  e le mie viscere fremettero per lui.
5 Mi sono alzata per aprire al mio amato
  e le mie mani stillavano mirra;
fluiva mirra dalle mie dita
  sulla maniglia del chiavistello.
6 Ho aperto allora all'amato mio,
  ma l'amato mio se n'era andato, era scomparso.
  Io venni meno, per la sua scomparsa;
l'ho cercato, ma non l'ho trovato,
  l'ho chiamato, ma non mi ha risposto.
7 Mi hanno incontrata le guardie
  che fanno la ronda in città;
mi hanno percossa, mi hanno ferita,
  mi hanno tolto il mantello
  le guardie delle mura.
8 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
  se trovate l'amato mio
che cosa gli racconterete?
  Che sono malata d'amore!

9 Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
  tu che sei bellissima tra le donne?
Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
  perché così ci scongiuri?

L'incanto dell'amato

10 L'amato mio è bianco e vermiglio,
  riconoscibile fra una miriade.
11 Il suo capo è oro, oro puro,
  i suoi riccioli sono grappoli di palma,
  neri come il corvo.
12 I suoi occhi sono come colombe
  su ruscelli d'acqua;
i suoi denti si bagnano nel latte,
  si posano sui bordi.
13 Le sue guance sono come aiuole di balsamo
  dove crescono piante aromatiche,
le sue labbra sono gigli
  che stillano fluida mirra.
14 Le sue mani sono anelli d'oro,
  incastonati di gemme di Tarsis.
Il suo ventre è tutto d'avorio,
  tempestato di zaffiri.
15 Le sue gambe, colonne di alabastro,
  posate su basi d'oro puro.
Il suo aspetto è quello del Libano,
  magnifico come i cedri.
16 Dolcezza è il suo palato;
  egli è tutto delizie!
Questo è l'amato mio, questo l'amico mio,
  o figlie di Gerusalemme.

Io sono del mio amato e il mio amato è mio

6Dov'è andato il tuo amato,
  tu che sei bellissima tra le donne?
Dove ha diretto i suoi passi il tuo amato,
  perché lo cerchiamo con te?

2 L'amato mio è sceso nel suo giardino
  fra le aiuole di balsamo,
a pascolare nei giardini
  e a cogliere gigli.
3 Io sono del mio amato e il mio amato è mio;
  egli pascola tra i gigli.

4 Tu sei bella, amica mia, come la città di Tirsa,
  incantevole come Gerusalemme,
  terribile come un vessillo di guerra.
5 Distogli da me i tuoi occhi,
  perché mi sconvolgono.
Le tue chiome sono come un gregge di capre
  che scendono dal Gàlaad.
6 I tuoi denti come un gregge di pecore
  che risalgono dal bagno;
tutte hanno gemelli,
  nessuna di loro è senza figli.
7 Come spicchio di melagrana
  è la tua tempia, dietro il tuo velo.
8 Siano pure sessanta le mogli del re,
  ottanta le concubine,
  innumerevoli le ragazze!
9 Ma unica è la mia colomba, il mio tutto,
  unica per sua madre,
  la preferita di colei che l'ha generata.
La vedono le giovani e la dicono beata.
  Le regine e le concubine la coprono di lodi:

10 "Chi è costei che sorge come l'aurora,
  bella come la luna, fulgida come il sole,
  terribile come un vessillo di guerra?".

11 Nel giardino dei noci io sono sceso,
  per vedere i germogli della valle
e osservare se la vite metteva gemme
  e i melograni erano in fiore.
12 Senza che me ne accorgessi,
  il desiderio mi ha posto sul cocchio del principe del mio popolo.

Nella sposa tutto è bellezza e armonia

7Vòltati, vòltati, Sulammita,
  vòltati, vòltati: vogliamo ammirarti.

Che cosa volete ammirare nella Sulammita
  durante la danza a due cori?

2 Come sono belli i tuoi piedi nei sandali,
  figlia di principe!
Le curve dei tuoi fianchi sono come monili,
  opera di mani d'artista.
3 Il tuo ombelico è una coppa rotonda
  che non manca mai di vino aromatico.
Il tuo ventre è un covone di grano,
  circondato da gigli.
4 I tuoi seni sono come due cerbiatti,
  gemelli di una gazzella.
5 Il tuo collo come una torre d'avorio,
i tuoi occhi come le piscine di Chesbon
  presso la porta di Bat-Rabbìm,
il tuo naso come la torre del Libano
  che guarda verso Damasco.
6 Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo
  e la chioma del tuo capo è come porpora;
  un re è tutto preso dalle tue trecce.
7 Quanto sei bella e quanto sei graziosa,
  o amore, piena di delizie!
8 La tua statura è slanciata come una palma
  e i tuoi seni sembrano grappoli.
9 Ho detto: "Salirò sulla palma,
coglierò i grappoli di datteri".
Siano per me i tuoi seni come grappoli d'uva
  e il tuo respiro come profumo di mele.
  10 Il tuo palato è come vino squisito, che scorre morbidamente verso di me
  e fluisce sulle labbra e sui denti!

Canto d'amore

11 Io sono del mio amato
  e il suo desiderio è verso di me.
12 Vieni, amato mio, andiamo nei campi,
  passiamo la notte nei villaggi.
13 Di buon mattino andremo nelle vigne;
  vedremo se germoglia la vite,
se le gemme si schiudono, se fioriscono i melograni:
  là ti darò il mio amore!
14 Le mandragore mandano profumo;
  alle nostre porte c'è ogni specie di frutti squisiti,
freschi e secchi: amato mio,
  li ho conservati per te.

Desiderio dell'unione

8Come vorrei che tu fossi mio fratello,
  allattato al seno di mia madre!
Incontrandoti per strada
  ti potrei baciare
senza che altri mi disprezzi.
2 Ti condurrei,
  ti introdurrei nella casa di mia madre;
  tu mi inizieresti all'arte dell'amore.
Ti farei bere vino aromatico
  e succo del mio melograno.
3 La sua sinistra è sotto il mio capo
  e la sua destra mi abbraccia.
4 Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, non destate,
  non scuotete dal sonno l'amore,
  finché non lo desideri.

5 Chi sta salendo dal deserto,
  appoggiata al suo amato?

Sotto il melo ti ho svegliato;
  là dove ti concepì tua madre,
  là dove ti concepì colei che ti ha partorito.
6 Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
  come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
  tenace come il regno dei morti è la passione:
le sue vampe sono vampe di fuoco,
  una fiamma divina!
7 Le grandi acque non possono spegnere l'amore
  né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
  in cambio dell'amore,
  non ne avrebbe che disprezzo.

La sorella piccola

8 Una sorella piccola abbiamo,
  e ancora non ha seni.
Che faremo per la nostra sorella
  nel giorno in cui si parlerà di lei?
9 Se fosse un muro,
  le costruiremmo sopra una merlatura d'argento;
se fosse una porta,
  la rafforzeremmo con tavole di cedro.

10 Io sono un muro
  e i miei seni sono come torri!
Così io sono ai suoi occhi
  come colei che procura pace!

La vigna

11 Salomone aveva una vigna a Baal-Amon;
  egli affidò la vigna ai custodi.
Ciascuno gli doveva portare
  come suo frutto mille pezzi d'argento.
12 La mia vigna, proprio la mia,
  mi sta davanti: tieni pure, Salomone,
  i mille pezzi d'argento e duecento per i custodi dei suoi frutti!

Ultimo reciproco invito

13 Tu che abiti nei giardini,
  i compagni ascoltano la tua voce:
  fammela sentire.

14 Fuggi, amato mio,
  simile a gazzella
o a cerbiatto
  sopra i monti dei balsami!

Commento

Mettere l'amore al primo posto

Nel Cantico dei Cantici, le parole "amore" e "amante" compaiono più e più volte. Il canto tratta dell'amore romantico tra un amante e la sua amata. I due sono sopraffatti dall'amore reciproco. L'amata dice di essere "malata d'amore" (5,8, MSG).

Nel brano emerge una forte componente di amore fisico ed erotico. Entrambi descrivono la bellezza fisica del loro partner coniugale (5,10-16; 6,4-9). Un commentatore ha detto: "Il Cantico dei Cantici è un lungo poema lirico sull'amore erotico e sul desiderio sessuale - un poema in cui il corpo è l'oggetto del desiderio e la fonte del piacere, e gli amanti si impegnano in un gioco continuo di ricerca e di ritrovamento della gratificazione sessuale".

Ma il loro amore va ben oltre il lato fisico e l'erotismo. L'amata dice: "Questo è l'amato mio, questo l'amico mio" (5,16c). Non c'è niente di più bello nel matrimonio di avere un partner che sia amante e migliore amico.

Nel brano di ieri, l'amante ha detto: "Fontana che irrora i giardini, pozzo d'acque vive che sgorgano dal Libano" (4,15). Ogni essere umano ha un flusso infinito di risorse belle e meravigliose.

Alla fine del Cantico dei Cantici, troviamo una descrizione molto accurata della qualità infinita dell'amore: "Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l'amore, tenace come il regno dei morti è la passione" (8,6). Ora, dopo la risurrezione di Gesù, possiamo dire che l'amore è ancora più forte della morte: "La carità non avrà mai fine" (1 Corinzi 13,8).

E infine, amo questo passo:

"Le sue vampe sono vampe di fuoco,
  una fiamma divina!
Le grandi acque non possono spegnere l'amore
  né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
  in cambio dell'amore, non ne avrebbe che disprezzo" (8,6c-7, MSG).

Preghiera

Grazie, Signore, perché il tuo amore per me è come un fuoco che non si ferma davanti a nulla. Fa che il mio amore per te possa essere la principale priorità della mia vita. Grazie perché il tuo amore non può essere comprato o guadagnato, ma solo ricevuto con gratitudine e umiltà.

La moglie di Nicky dice

1 Corinzi 13,1-7

Quanto ho bisogno di continuare a leggere queste parole belle e incoraggianti sull'amore. Sono poetiche e potenti. Penso che dovrebbero essere lette costantemente nelle case, nelle scuole, nelle aziende... ovunque. Dovrebbero essere studiate, imparate e messe in pratica in ogni momento. Non è mai abbastanza.

Versetto del giorno

1 Corinzi 13,4-5

"La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto".

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Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

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Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Henry Drummond, The Greatest Thing in the World (Revell, 2011), pp.10,13

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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