Giorno 169

Tre conversioni di cui tutti abbiamo bisogno

Sapienziali Salmi 74,18-23
Nuovo Testamento Atti degli Apostoli 12,19-13,12
Antico Testamento 1 Re 3,16-5,32

Introduzione

Sue non era cristiana. Frequentava un ambulatorio di riabilitazione per persone con gravi problemi respiratori. Soffriva di BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), una malattia polmonare cronica e progressiva. L'ambulatorio si trovava nell'edificio della nostra chiesa. Un giorno si presentò in ambulatorio, ma non trovò nessuno perché la data che aveva segnato era sbagliata. Aspettò un po', si guardò attorno e vide il volantino di un corso Alpha che sarebbe iniziato da lì a poco, di mercoledì.

Sue si presentò al corso piena di entusiasmo. Venne in chiesa la domenica e tornò il mercoledì seguente. Ad un certo punto del corso, capì che Gesù è Dio! Quella sera diede la sua vita al Signore. Chiamò sua sorella per dirle che era diventata cristiana, la quale in quel momento si trovava in un incontro di preghiera. Lei e un'amica stavano pregando proprio per Sue! Era da venticinque anni che sua sorella pregava per lei!

La domenica successiva Sue venne in chiesa, si fece avanti per ricevere una preghiera per la sua guarigione. Quel giorno, venne straordinariamente guarita dalla BPCO. Iniziò a correre su e giù per le scale di casa e smise di prendere medicine.

Si recò in ambulatorio per incontrare il suo fisioterapista, il quale rimase stupito per tutto ciò che era successo. Un cambiamento incredibile. Sue era guarita. Da quel giorno, Sue non ha mai smesso di pregare per gli altri nel nome di Gesù. Attraverso la sua preghiera, alcuni sono stati guariti, e tra questi una persona malata di cancro!

Nel giorno del suo battesimo, oltre 150 amici e familiari hanno festeggiato con lei. Sue oggi continua la sua missione. Il suo impatto sulle persone è enorme. Parla di Gesù a chiunque si fermi abbastanza a lungo per ascoltarla!

John Wimber diceva spesso che tutti abbiamo bisogno di tre conversioni: conversione a Cristo, conversione alla sua Chiesa e conversione alla sua causa. Sue non solo si è convertita a Cristo, ma si è convertita anche alla sua Chiesa e alla sua causa! I brani di oggi si concentreranno soprattutto su questo terzo tipo di conversione.

Sapienziali

Salmi 74,18-23

18 Ricòrdati di questo: il nemico ha insultato il Signore,
  un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome.
19 Non abbandonare ai rapaci la vita della tua tortora,
  non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri.
20 Volgi lo sguardo alla tua alleanza;
  gli angoli della terra sono covi di violenza.
21 L'oppresso non ritorni confuso,
  il povero e il misero lodino il tuo nome.
22 Àlzati, o Dio, difendi la mia causa,
  ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno.
23 Non dimenticare il clamore dei tuoi nemici;
  il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine.

Commento

Passione per la causa di Dio

L'autore del salmo scrive: "Àlzati, o Dio, difendi la mia causa, ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno" (v.22). La sua passione è visibile, come pure è visibile la passione di coloro che insultano Dio (v.22) e che lo disprezzano (v.18b). Un atteggiamento, questo, che purtroppo vediamo anche oggi. Al Signore, grida: "Non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri. Volgi lo sguardo alla tua alleanza" (vv.19b-20a, MSG).

Vedendo quanti offendono la causa di Dio, è facile oggi farsi prendere dallo scoraggiamento. In questi casi, la nostra migliore risposta è pregare con passione. È offrire il nostro scoraggiamento a Dio. Il salmista prega così: "Àlzati, o Dio, difendi la mia causa, ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno. Non dimenticare il clamore dei tuoi nemici; il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine" (vv.22-23).

Preghiera

Signore, nel volgere lo sguardo alla nostra società di oggi, vediamo persone deridere e insultare il tuo nome. Alzati, o Dio, e difendi la tua causa. Il tuo nome sia glorificato. Venga il tuo regno.
Nuovo Testamento

Atti degli Apostoli 12,19-13,12

19 Erode lo fece cercare e, non essendo riuscito a trovarlo, fece processare le sentinelle e ordinò che fossero messe a morte;

Morte di Erode

poi scese dalla Giudea e soggiornò a Cesarèa. 20 Egli era infuriato contro gli abitanti di Tiro e di Sidone. Questi però si presentarono a lui di comune accordo e, dopo aver convinto Blasto, prefetto della camera del re, chiedevano pace, perché il loro paese riceveva viveri dal paese del re.

21 Nel giorno fissato Erode, vestito del manto regale e seduto sul podio, tenne loro un discorso. 22 La folla acclamava: "Voce di un dio e non di un uomo!". 23 Ma improvvisamente un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato gloria a Dio; ed egli, divorato dai vermi, spirò.

24 Intanto la parola di Dio cresceva e si diffondeva.

Saulo e Barnaba inviati

25 Bàrnaba e Saulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.13 1 C'erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo. 2 Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: "Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati". 3 Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.

Bàrnaba e Saulo nell'isola di Cipro

4 Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro. 5 Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei, avendo con sé anche Giovanni come aiutante.

6 Attraversata tutta l'isola fino a Pafo, vi trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Iesus, 7 al seguito del proconsole Sergio Paolo, uomo saggio, che aveva fatto chiamare a sé Bàrnaba e Saulo e desiderava ascoltare la parola di Dio. 8 Ma Elimas, il mago - ciò infatti significa il suo nome -, faceva loro opposizione, cercando di distogliere il proconsole dalla fede. 9 Allora Saulo, detto anche Paolo, colmato di Spirito Santo, fissò gli occhi su di lui 10 e disse: "Uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore? 11 Ed ecco, dunque, la mano del Signore è sopra di te: sarai cieco e per un certo tempo non vedrai il sole".

Di colpo piombarono su di lui oscurità e tenebra, e brancolando cercava chi lo guidasse per mano. 12 Quando vide l'accaduto, il proconsole credette, colpito dall'insegnamento del Signore.

Commento

Servire la causa di Dio

Alla fine, nulla potrà mai fermare la causa di Dio.

Erode gode di successo, di grande popolarità, potere e immensa ricchezza. Il popolo lo acclama come una divinità. Grida: "Voce di un dio e non di un uomo!" (12,22) L'arroganza di Erode è così grande da convincere Dio ad intervenire. Manda un angelo per colpirlo a morte. Erode non aveva mai "dato gloria a Dio". "Improvvisamente un angelo del Signore lo colpì... ed egli, divorato dai vermi, spirò" (v.23, MSG).

Diversamente dalla vita di Erode, la parola di Dio non ha mai fine: "Intanto la parola di Dio cresceva e si diffondeva" (v.24), con passi da gigante (MSG).

Una situazione simile di successo, malgrado le tante opposizioni, si ha anche con Saulo (detto anche "Paolo", 13,9) e Barnaba. I due devono affrontare un falso profeta di nome Bar-Iesus, un vero ciarlatano (v.7, MSG), il quale sta tentando di distogliere il proconsole dalla fede.

"Colmato di Spirito Santo" (v.9, MSG), Paolo fissa il falso profeta negli occhi e lo affronta con decisione per farlo smettere di "sconvolgere le vie diritte del Signore" (v.10, MSG). Di colpo Bar-Iesus rimane accecato. Nel vedere questo, il proconsole inizia a credere: "Colpito dall'insegnamento del Signore" (v.12, MSG). Tentando di ostacolare l'azione di Dio, Bar-Iesus ottiene il contrario di ciò che sperava.

La chiesa dei primi tempi appare all'ardente ricerca della volontà di Dio e sempre pronta a partecipare alla sua opera. Si ritrovano spesso insieme per pregare e digiunare (v.2). In un momento di preghiera e digiuno, lo Spirito Santo dice loro: "Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati". "Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono" (vv.2-3).

Bàrnaba e Paolo vengono quindi "inviati dallo Spirito Santo" (v.4). Bàrnaba e Paolo servono la sua causa. Cominciano ad "annunciare la parola di Dio" (v.5). Sono "colmati di Spirito Santo" (v.9) così tanto che anche il proconsole Sergio Paolo, uomo saggio (v.7), rimane colpito dall'insegnamento di Paolo e inizia a credere nel Signore (v.12).

Nella vita, seguire la guida e la parola di Dio è davvero importante. Con Dio al nostro fianco, possiamo fare molto di più di quanto possiamo immaginare con le sole nostre forze.

Preghiera

Signore, ti prego di parlarmi attraverso il tuo Spirito Santo. Aiutami a conoscere la tua volontà nella mia vita. Desidero impegnarmi a proclamare la tua parola attraverso la potenza dello Spirito Santo e a servire la tua causa con passione.
Antico Testamento

1 Re 3,16-5,32

Il giudizio di Salomone

16 Un giorno vennero dal re due prostitute e si presentarono innanzi a lui. 17 Una delle due disse: "Perdona, mio signore! Io e questa donna abitiamo nella stessa casa; io ho partorito mentre lei era in casa. 18 Tre giorni dopo il mio parto, anche questa donna ha partorito; noi stiamo insieme e non c'è nessun estraneo in casa fuori di noi due.

19 Il figlio di questa donna è morto durante la notte, perché lei gli si era coricata sopra. 20 Ella si è alzata nel cuore della notte, ha preso il mio figlio dal mio fianco, mentre la tua schiava dormiva, e se lo è messo in seno e sul mio seno ha messo il suo figlio morto. 21 Al mattino mi sono alzata per allattare mio figlio, ma ecco, era morto. L'ho osservato bene al mattino; ecco, non era il figlio che avevo partorito io".

22 L'altra donna disse: "Non è così! Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto".

E quella, al contrario, diceva: "Non è così! Quello morto è tuo figlio, il mio è quello vivo". Discutevano così alla presenza del re.

23 Il re disse: "Costei dice: "Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto", mentre quella dice: "Non è così! Tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo"".

24 Allora il re ordinò: "Andate a prendermi una spada!". Portarono una spada davanti al re. 25 Quindi il re aggiunse: "Tagliate in due il bambino vivo e datene una metà all'una e una metà all'altra".

26 La donna il cui figlio era vivo si rivolse al re, poiché le sue viscere si erano commosse per il suo figlio, e disse: "Perdona, mio signore! Date a lei il bimbo vivo; non dovete farlo morire!".

L'altra disse: "Non sia né mio né tuo; tagliate!".

27 Presa la parola, il re disse: "Date alla prima il bimbo vivo; non dovete farlo morire. Quella è sua madre".

28 Tutti gli Israeliti seppero della sentenza pronunciata dal re e provarono un profondo rispetto per il re, perché avevano constatato che la sapienza di Dio era in lui per rendere giustizia.

I funzionari del regno di Salomone

4Il re Salomone estese il suo dominio su tutto Israele. 2 Questi erano i suoi dignitari:

  Azaria, figlio di Sadoc, fu sacerdote;

  3 Elicòref e Achia, figli di Sisa, scribi;

  Giòsafat, figlio di Achilùd, archivista;

  4 Benaià, figlio di Ioiadà, capo dell'esercito;

  Sadoc ed Ebiatàr, sacerdoti;

  5 Azaria, figlio di Natan, capo dei prefetti;

  Zabud, figlio di Natan, sacerdote, amico del re;

  6 Achisar maggiordomo;

  Adoniràm, figlio di Abda, sovrintendente al lavoro coatto.

7 Salomone aveva dodici prefetti su tutto Israele, i quali provvedevano al re e alla sua casa; ognuno aveva l'incarico di procurare il necessario per un mese all'anno. 8 Questi sono i loro nomi:

 il figlio di Cur, sulle montagne di Èfraim;

  9 il figlio di Deker, a Makas, a Saalbìm, a Bet-Semes, a Elon-Bet-Canan;

  10 il figlio di Chesed, ad Arubbòt: a lui appartenevano Soco e tutta la regione di Chefer;

  11 il figlio di Abinadàb aveva tutta la collina di Dor; sua moglie era Tafat, figlia di Salomone;

  12 Baanà, figlio di Achilùd, aveva Taanac, Meghiddo e tutta Bet-Sean che è dal lato verso Sartàn, sotto Izreèl, da Bet-Sean fino ad Abel-Mecolà, fin oltre Iokmeàm;

  13 il figlio di Gheber, a Ramot di Gàlaad: a lui appartenevano i villaggi di Iair, figlio di Manasse, in Gàlaad, il distretto di Argob in Basan, sessanta grandi città con mura e spranghe di bronzo;

  14 Achinadàb, figlio di Iddo, a Macanàim;

  15 Achimàas in Nèftali: anch'egli aveva preso in moglie una figlia di Salomone, Basmat;

  16 Baanà, figlio di Cusài, in Aser e in Zàbulon;

  17 Giòsafat, figlio di Parùach, in Ìssacar;

  18 Simei, figlio di Ela, in Beniamino;

  19 Gheber, figlio di Urì, nella regione di Gàlaad, cioè la terra di Sicon, re degli Amorrei, e di Og, re di Basan. Inoltre c'era un prefetto unico nella terra di Giuda.

Provviste giornaliere di Salomone

20 Giuda e Israele per quantità erano numerosi come la sabbia del mare; mangiavano, bevevano e vivevano felici.5Salomone dominava su tutti i regni, dal Fiume alla regione dei Filistei e al confine con l'Egitto. Gli portavano tributi e servivano Salomone tutti i giorni della sua vita.

2 I viveri di Salomone per un giorno erano trenta kor di fior di farina e sessanta kor di farina comune, 3 dieci buoi grassi, venti buoi da pascolo e cento pecore, senza contare i cervi, le gazzelle, i caprioli e i volatili ingrassati. 4 Egli, infatti, dominava su tutto l'Oltrefiume, da Tifsach a Gaza su tutti i re dell'Oltrefiume, e aveva pace dappertutto all'intorno. 5 Giuda e Israele erano al sicuro; ognuno stava sotto la propria vite e sotto il proprio fico, da Dan fino a Betsabea, per tutti i giorni di Salomone.

6 Salomone possedeva quarantamila stalle per i cavalli dei suoi carri e dodicimila cavalli da sella.

7 Quei prefetti, ognuno per il suo mese, provvedevano quanto serviva al re Salomone e a quelli che erano ammessi alla sua tavola; non facevano mancare nulla. 8 Portavano l'orzo e la paglia per i cavalli e i destrieri, nel luogo ove si trovava ognuno secondo il suo mandato.

Saggezza di Salomone

9 Dio concesse a Salomone sapienza e intelligenza molto grandi e una mente vasta come la sabbia che è sulla spiaggia del mare. 10 La sapienza di Salomone superava la sapienza di tutti gli orientali e tutta la sapienza dell'Egitto. 11 Egli era più saggio di tutti gli uomini, più di Etan l'Ezraita, di Eman, di Calcol e di Darda, figli di Macol; il suo nome era famoso fra tutte le genti limitrofe. 12 Salomone pronunciò tremila proverbi; le sue odi furono millecinque. 13 Parlò delle piante, dal cedro del Libano all'issòpo che sbuca dal muro; parlò delle bestie, degli uccelli, dei rettili e dei pesci. 14 Da tutte le nazioni venivano per ascoltare la sapienza di Salomone, mandati da tutti i re della terra, che avevano sentito parlare della sua sapienza.

Preparativi per la costruzione del tempio

15 Chiram, re di Tiro, mandò i suoi servi da Salomone, perché aveva sentito che l'avevano unto re al posto di suo padre; infatti Chiram era sempre stato amico di Davide. 16 Salomone mandò a dire a Chiram:

17 "Tu sai che Davide, mio padre, non ha potuto edificare un tempio al nome del Signore, suo Dio, a causa delle guerre che i nemici gli mossero da tutte le parti, finché il Signore non li prostrò sotto la pianta dei suoi piedi. 18 Ora il Signore, mio Dio, mi ha dato pace da ogni parte e non ho né avversari né particolari difficoltà. 19 Ecco, ho deciso di edificare un tempio al nome del Signore, mio Dio, come ha detto il Signore a Davide, mio padre: "Tuo figlio, che io porrò al tuo posto sul tuo trono, lui edificherà il tempio al mio nome".

20 Ordina, dunque, che si taglino per me cedri del Libano; i miei servi saranno con i tuoi servi e io ti darò come salario per i tuoi servi quanto fisserai. Tu sai bene, infatti, che fra noi nessuno è capace di tagliare il legname come sanno fare quelli di Sidone".

21 Quando Chiram udì le parole di Salomone, si rallegrò molto e disse: "Sia benedetto oggi il Signore che per Davide ha posto un figlio saggio sopra questo popolo numeroso".

22 Chiram mandò a dire a Salomone:

"Ho ascoltato ciò che mi hai mandato a dire; io farò quanto tu desideri riguardo al legname di cedro e al legname di cipresso. 23 I miei servi lo caleranno dal Libano al mare; lo avvierò per mare a mo' di zattere al luogo che mi indicherai. Là lo slegherò e tu lo prenderai. Quanto a provvedere al mantenimento della mia casa, tu soddisferai il mio desiderio".

24 Chiram diede a Salomone legname di cedro e legname di cipresso, quanto ne volle. 25 Salomone diede a Chiram ventimila kor di grano, per il mantenimento della sua casa, e venti kor di olio puro; questo dava Salomone a Chiram ogni anno. 26 Il Signore concesse a Salomone la sapienza come gli aveva promesso. Fra Chiram e Salomone vi fu pace e conclusero un'alleanza tra loro due.

27 Il re Salomone arruolò da tutto Israele uomini per il lavoro coatto e gli uomini del lavoro coatto erano trentamila. 28 Li mandava a turno nel Libano, diecimila al mese: passavano un mese nel Libano e due mesi nelle loro case. Adoniràm sovrintendeva al lavoro coatto. 29 Salomone aveva settantamila operai addetti a portare i pesi e ottantamila scalpellini per lavorare sulle montagne, 30 senza contare gli incaricati dei prefetti di Salomone, che erano preposti ai lavori in numero di tremilatrecento e dirigevano il popolo che era occupato nei lavori. 31 Il re diede ordine di estrarre pietre grandi, pietre scelte, per porre a fondamento del tempio pietre squadrate. 32 Gli operai di Salomone, gli operai di Chiram e di Biblo le sgrossavano; inoltre preparavano il legname e le pietre per costruire il tempio.

Commento

Trovare scopo nella causa di Dio

Salomone si sente chiamato a servire la causa di Dio in modo speciale.

Anche Davide, prima di lui, aveva servito la causa di Dio (Atti 13,36). Tuttavia, non gli era stato permesso di costruire il tempio. Dio affida questo compito a Salomone: "Tuo figlio, che io porrò al tuo posto sul tuo trono, lui edificherà il tempio al mio nome" (1 Re 5,19).

Per rispondere alla sua chiamata, Salomone sente di avere bisogno di grande sapienza. E così prega per ottenerla. Dio risponde alla sua preghiera e gli dona sapienza più di quanto avesse mai chiesto o immaginato. Come Salomone, anche noi oggi possiamo chiedere il dono della sapienza. Dio ha promesso che ce la donerà. Giacomo scrive: "Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data" (Giacomo 1,5). Ma in quali ambiti dovremmo chiedere il dono della sapienza?

  1. Sapienza nel prendere decisioni
    Dio dona la sapienza per amministrare la "giustizia" (1 Re 3,28). Nell'affrontare il compito difficile di capire quale fosse la madre del bambino, Salomone risponde con un'idea geniale.

    Il pericolo che il bambino morisse permette di rivelare la vera madre tra le due. Quando "tutti gli Israeliti seppero della sentenza pronunciata dal re", "provarono un profondo rispetto per il re, perché avevano constatato che la sapienza di Dio era in lui per rendere giustizia" (v.28).

  2. Sapienza nella scelta del team
    Salomone raccoglie attorno a sé una squadra di leader per il suo governo. Ne fanno parte sacerdoti, dirigenti, amici, segretari, storici e il comandante del suo esercito. In tutto erano undici, per un totale di dodici persone. È una dimensione simile a quella del gruppo di Gesù, i dodici apostoli. Dodici sembra essere la dimensione giusta per un team di leadership.

  3. Sapienza nella delega
    Oltre a questo, Salomone dispone di un altro team di dodici coordinatori regionali distribuiti su tutto Israele. Tra questi anche due suoi generi (4,11.15). La delega è assolutamente fondamentale per evitare il sovraccarico delle persone e per una leadership più efficace.

  4. Sapienza nella pacificazione
    Sotto la sua guida, i popoli di Giuda e Israele crescono e diventano "numerosi" (v.20a, MSG). "Mangiavano, bevevano e vivevano felici" (v.20b, MSG), vivevano nella "pace dappertutto" e "al sicuro" (vv.5,4-5).

  5. Sapienza nel comprendere e nel discernere
    "Dio concesse a Salomone sapienza e intelligenza molto grandi e una mente vasta come la sabbia che è sulla spiaggia del mare" (v.9), "Il suo nome era famoso" (v.11), "Pronunciò tremila proverbi; le sue odi furono millecinque" (v.1e). A lui sono attribuiti i Salmi 72 e 127, i Proverbi 10,1-22, 16, 25,1-29 e 27. Da tutte le nazioni accorrono per ascoltare la sapienza di Salomone (1 Re 5,14).

    Salomone dimostra inoltre saggezza nel discernere quando accettare l'aiuto di chi non fa parte del popolo di Dio (capitolo 5): "Il Signore concesse a Salomone la sapienza come gli aveva promesso" (5,26).

  6. Sapienza nel servire la causa di Dio
    Salomone riceve la visione di costruire il tempio dove il nome di Dio sarebbe stato onorato (vv.4-5). Uno dei modi che abbiamo oggi di servire la causa di Dio è di servire la sua Chiesa, il nuovo tempio in cui il nome di Dio è onorato.

Preghiera

Signore, donaci la sapienza per rispondere alla tua chiamata. Aiutaci a portare onore al tuo nome e a servire il disegno di Gesù sulla terra.

La moglie di Nicky dice

1 Re 5,4-5

"Egli, infatti, dominava su tutto l'Oltrefiume, da Tifsach a Gaza su tutti i re dell'Oltrefiume, e aveva pace dappertutto all'intorno. Giuda e Israele erano al sicuro; ognuno stava sotto la propria vite e sotto il proprio fico, da Dan fino a Betsabea, per tutti i giorni di Salomone".

La situazione qui descritta è una delle poche volte nella storia di Israele e di Giuda in cui pace e sicurezza dominano su tutta la regione. Un governo sapiente può davvero cambiare una nazione. In molti paesi del mondo, oggi, vi è un disperato bisogno di pace e sicurezza. Per questo non dovremmo mai smettere di pregare perché le nazioni siano sempre di più guidate da leader sapienti.

Versetto del giorno

Salmi 74,18-20

"Ricòrdati di questo… non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri".

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