Giorno 141

Un buon governo?

Sapienziali Salmi 65,1-14
Nuovo Testamento Giovanni 12,12-36
Antico Testamento 1 Samuele 8,1-10,8

Introduzione

Il governo è il sistema o gruppo di persone che governano una comunità organizzata, spesso uno stato. Di solito, comprende un potere legislativo, esecutivo e giudiziario. Il governo è il meccanismo per decidere le politiche statali e il mezzo con cui tali politiche vengono applicate. Storicamente, le forme di governo includono la teocrazia, l'autocrazia (come la monarchia), l'oligarchia, l'aristocrazia e la democrazia.

Sir Winston Churchill ha detto che "la democrazia è la peggior forma di governo ad eccezione di tutte quelle altre forme che sono state sperimentate di volta in volta".

I governi hanno i loro alti e bassi. I nostri politici sono esseri umani con debolezze umane come le nostre.

Nella Bibbia, il governo umano è descritto in modi a tratti completamente diversi. A volte è presentato come proveniente da Dio, ad esempio in Romani 13. Altre volte come proveniente dal demonio, ad esempio in Apocalisse 13. Insieme, queste descrizioni rappresentano la realtà del governo umano. I governi riflettono il mix che è in tutti noi di ciò che è buono e vero insieme a ciò che è peccaminoso e imperfetto.

In tutti i casi, abbiamo una certezza. Un giorno avremo un nuovo tipo di governo: il regno di Gesù (Giovanni 12,12-36).

Sapienziali

Salmi 65,1-14

Salmo 65

1 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. Canto.

2 Per te il silenzio è lode, o Dio, in Sion,
  a te si sciolgono i voti.
3 A te, che ascolti la preghiera,
  viene ogni mortale.
4 Pesano su di noi le nostre colpe,
  ma tu perdoni i nostri delitti.
5 Beato chi hai scelto perché ti stia vicino:
  abiterà nei tuoi atri.
 Ci sazieremo dei beni della tua casa,
  delle cose sacre del tuo tempio.

6 Con i prodigi della tua giustizia, tu ci rispondi,
  o Dio, nostra salvezza,
 fiducia degli estremi confini della terra
  e dei mari più lontani.
7 Tu rendi saldi i monti con la tua forza,
  cinto di potenza.
8 Tu plachi il fragore del mare,
  il fragore dei suoi flutti,
  il tumulto dei popoli.
9 Gli abitanti degli estremi confini sono presi da timore davanti ai tuoi segni:
  tu fai gridare di gioia
  le soglie dell'oriente e dell'occidente.

10 Tu visiti la terra e la disseti,
  la ricolmi di ricchezze.
 Il fiume di Dio è gonfio di acque;
  tu prepari il frumento per gli uomini.
  Così prepari la terra:
11 ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
  la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.
12 Coroni l'anno con i tuoi benefici,
  i tuoi solchi stillano abbondanza.
13 Stillano i pascoli del deserto
  e le colline si cingono di esultanza.
14 I prati si coprono di greggi,
  le valli si ammantano di messi:
  gridano e cantano di gioia!

Commento

Il governo di Dio

Hai mai pensato a quanto Dio sia buono? Lui ti ama e vuole che tu viva nella sua benedizione. Questo salmo è centrato tutto sulla bontà di Dio. Dipinge un'immagine molto bella di come la vita possa diventare se vissuta secondo le regole di Dio. Oggi mediteremo sulla bontà di Dio.

Dio ascolta le nostre preghiere (v.3), perdona i nostri peccati, soprattutto quando "pesano su di noi le nostre colpe" (v.4). Il perdono di Dio è sorprendente.

Con sua presenza, ci sazia "dei beni" della sua "casa" (v.5). Ci fa "gridare di gioia" (v.8b).

Nella creazione, troviamo numerosi segni dell'amore di Dio per noi. Ad esempio l'acqua per dissetare la terra, per benedire i suoi germogli, preparare il frumento e nutrire i pascoli (vv.9-13).

Oggi, la società in cui viviamo è governata dagli uomini e non direttamente da Dio. Ciononostante, attraverso Gesù, possiamo vivere in relazione diretta con lui. Possiamo seguire le sue regole e gustare la benedizione della sua presenza nella nostra vita. Questo è uno dei modi in cui possiamo sperimentare "il regno di Dio" nella nostra vita già adesso.

Preghiera

Signore, grazie perché un giorno verrà il tuo regno e ogni ginocchio si piegherà davanti a Gesù ed egli regnerà in una "nuova creazione".
Nuovo Testamento

Giovanni 12,12-36

Ingresso di Gesù a Gerusalemme

12 Il giorno seguente, la grande folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13 prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando:

 "Osanna!

 Benedetto colui che viene nel nome del Signore,

 il re d'Israele!".

14 Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto:

 15 Non temere, figlia di Sion!
  Ecco, il tuo re viene,
  seduto su un puledro d'asina.

16 I suoi discepoli sul momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte.

17 Intanto la folla, che era stata con lui quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, gli dava testimonianza. 18 Anche per questo la folla gli era andata incontro, perché aveva udito che egli aveva compiuto questo segno. 19 I farisei allora dissero tra loro: "Vedete che non ottenete nulla? Ecco: il mondo è andato dietro a lui!".

Alcuni Greci vogliono vedere Gesù

20 Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci. 21 Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: "Signore, vogliamo vedere Gesù". 22 Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù.

23 Gesù rispose loro: "È venuta l'ora che il Figlio dell'uomo sia glorificato. 24 In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. 26 Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà.

27 Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest'ora! 28 Padre, glorifica il tuo nome".

Venne allora una voce dal cielo: "L'ho glorificato e lo glorificherò ancora!". 29 La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: "Un angelo gli ha parlato".

30 Disse Gesù: "Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. 32 E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me". 33 Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

34 Allora la folla gli rispose: "Noi abbiamo appreso dalla Legge che il Cristo rimane in eterno; come puoi dire che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi è questo Figlio dell'uomo?".

35 Allora Gesù disse loro: "Ancora per poco tempo la luce è tra voi. Camminate mentre avete la luce, perché le tenebre non vi sorprendano; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. 36 Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce". Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose loro.

Commento

Il governo di Gesù

A volte ci sentiamo turbati e in ansia per le difficoltà e le prove che affrontiamo nella vita. Se anche tu a volte ti senti così, pensa a Gesù. Gesù è una guida che ti capisce. Ha detto: "L'anima mia è turbata" (v.27a, AMP).

Gesù ci offre un esempio di come reagire alle difficoltà della vita e in un mondo che sta soffrendo. Il mondo di oggi vive un tempo di sofferenza, e così era anche ai tempi di Gesù.

"La grande folla" giunge a Gerusalemme per la festa della Pasqua (v.12). Secondo le stime di Flavio Giuseppe, circa 2.7 milioni di persone sarebbero giunte a Gerusalemme. Una stima forse eccessiva ma che indica un evento enorme, atteso con grande entusiasmo.

La gente attende il Messia, un re umano, nella linea di Davide, capace di liberare il popolo dalle mani degli oppressori. Nell'entrare a Gerusalemme, Gesù è accolto come quel re:"Benedetto…il re d'Israele!" (v.13b) La folla vede Gesù come un re militare e in lui spera per un'immediata liberazione dal dominio romano.

Le persone guardano al governo con occhi diversi. I Farisei (v.19) ritengono che l'occupazione romana, per quanto oppressiva possa essere, vada sostenuta fino a quando Dio non deciderà di rimuoverla. I Sadducei sono invece favorevoli alla cooperazione con il governo. Gli Zeloti sono i più popolari tra la gente. Desiderano una rivolta violenta guidata da un re messianico.

Gesù è davvero il Re. Tuttavia, non entra a Gerusalemme trionfante, potente, su un carro o uno stallone. È un condottiero diverso: "Ecco, il tuo re viene, seduto su un puledro d'asina" (v.15b). Viene umilmente, dolcemente, seduto su di un asino. Un re messianico ma non un re militare. Questa parabola vuole correggere le aspettative fuorvianti delle folle e mostrare alla città di Gerusalemme la via della pace.

Gesù viene come re vittorioso, non facendo violenza contro gli oppressori, ma subendo violenza. Dice: "È venuta l'ora che il Figlio dell'uomo sia glorificato" (v.23) e parla della croce: 'E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me'. Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire" (vv.32-33).

In questa descrizione, vediamo uno spaccato della lotta interiore nel cuore di Gesù mentre affronta la sua imminente prova, sofferenza e morte. Dice: "Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest'ora! Padre, glorifica il tuo nome" (vv.27-28a).

La vittoria di Gesù non avviene attraverso la forza militare, ma attraverso il sacrificio della sua morte, che ha sconfitto le potenze demoniache (v.31). La morte di Gesù significa giudizio sul mondo, rovesciamento del male, glorificazione di Gesù e attrazione di tutti a lui.

Gesù è un tipo diverso di re vittorioso. Gesù non solo adempie le profezie sul Re messianico, ma anche le profezie sul servo sofferente. Unisce le due profezie.

Un giorno Gesù ritornerà come Re trionfante per regnare per tutta l'eternità. Nel frattempo, siamo chiamati ad essere luce nelle tenebre. Se vivremo sotto la guida di Gesù, la luce sarà dentro di noi e risplenderà attraverso le nostre vite. Saremo "figli della luce" (v.36, MSG) e Dio ci onorerà. Gesù dice "Se uno serve me, il Padre lo onorerà" (v.26).

Preghiera

Signore, aiutami a servirti in modo tale che la mia vita porti luce in un mondo oscuro.
Antico Testamento

1 Samuele 8,1-10,8

Gli Israeliti chiedono un re

8Quando Samuele fu vecchio, stabilì giudici d'Israele i suoi figli. 2 Il primogenito si chiamava Gioele, il secondogenito Abia; erano giudici a Betsabea. 3 I figli di lui però non camminavano sulle sue orme, perché deviavano dietro il guadagno, accettavano regali e stravolgevano il diritto.

4 Si radunarono allora tutti gli anziani d'Israele e vennero da Samuele a Rama. 5 Gli dissero: "Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non camminano sulle tue orme. Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro giudice, come avviene per tutti i popoli".

6 Agli occhi di Samuele la proposta dispiacque, perché avevano detto: "Dacci un re che sia nostro giudice". Perciò Samuele pregò il Signore. 7 Il Signore disse a Samuele: "Ascolta la voce del popolo, qualunque cosa ti dicano, perché non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro. 8 Come hanno fatto dal giorno in cui li ho fatti salire dall'Egitto fino ad oggi, abbandonando me per seguire altri dèi, così stanno facendo anche a te. 9 Ascolta pure la loro richiesta, però ammoniscili chiaramente e annuncia loro il diritto del re che regnerà su di loro".

10 Samuele riferì tutte le parole del Signore al popolo che gli aveva chiesto un re. 11 Disse: "Questo sarà il diritto del re che regnerà su di voi: prenderà i vostri figli per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli, li farà correre davanti al suo cocchio, 12 li farà capi di migliaia e capi di cinquantine, li costringerà ad arare i suoi campi, mietere le sue messi e apprestargli armi per le sue battaglie e attrezzature per i suoi carri. 13 Prenderà anche le vostre figlie per farle sue profumiere e cuoche e fornaie. 14 Prenderà pure i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li darà ai suoi ministri. 15 Sulle vostre sementi e sulle vostre vigne prenderà le decime e le darà ai suoi cortigiani e ai suoi ministri. 16 Vi prenderà i servi e le serve, i vostri armenti migliori e i vostri asini e li adopererà nei suoi lavori. 17 Metterà la decima sulle vostre greggi e voi stessi diventerete suoi servi. 18 Allora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà".

19 Il popolo rifiutò di ascoltare la voce di Samuele e disse: "No! Ci sia un re su di noi. 20 Saremo anche noi come tutti i popoli; il nostro re ci farà da giudice, uscirà alla nostra testa e combatterà le nostre battaglie".

21 Samuele ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all'orecchio del Signore. 22 Il Signore disse a Samuele: "Ascoltali: lascia regnare un re su di loro". Samuele disse agli Israeliti: "Ciascuno torni alla sua città!".

Incontro di Saul con Samuele

9C'era un uomo della tribù di Beniamino, chiamato Kis, figlio di Abièl, figlio di Seror, figlio di Becoràt, figlio di Afìach, un Beniaminita, uomo di valore. 2 Costui aveva un figlio chiamato Saul, prestante e bello: non c'era nessuno più bello di lui tra gli Israeliti; superava dalla spalla in su chiunque altro del popolo.

3 Ora le asine di Kis, padre di Saul, si smarrirono, e Kis disse al figlio Saul: "Su, prendi con te uno dei domestici e parti subito in cerca delle asine". 4 Attraversarono le montagne di Èfraim, passarono al territorio di Salisà, ma non le trovarono. Si recarono allora nel territorio di Saalìm, ma non c'erano; poi percorsero il territorio di Beniamino e non le trovarono.

5 Quando arrivarono nel territorio di Suf, Saul disse al domestico che era con lui: "Su, torniamo indietro, altrimenti mio padre smetterà di pensare alle asine e comincerà a preoccuparsi di noi".

6 Gli rispose: "Ecco, in questa città c'è un uomo di Dio ed è un uomo tenuto in alta considerazione: tutto quello che dice si avvera certamente. Ebbene, andiamoci! Forse ci indicherà la via che dobbiamo battere".

7 Rispose Saul al domestico: "Sì, andiamo! Ma che porteremo a quell'uomo? Il pane nelle nostre sporte è finito e non abbiamo alcun dono da portare all'uomo di Dio: che abbiamo?".

8 Ma il domestico rispondendo a Saul soggiunse: "Guarda: mi ritrovo in mano un quarto di siclo d'argento. Lo darò all'uomo di Dio ed egli ci indicherà la nostra via". 9 Una volta, in Israele, quando uno andava a consultare Dio, diceva: "Su, andiamo dal veggente", perché, quello che oggi si chiama profeta, allora si chiamava veggente.

10 Disse dunque Saul al domestico: "Hai detto bene; su, andiamo". E andarono nella città dove era l'uomo di Dio.

11 Mentre essi salivano il pendio della città, trovarono delle ragazze che uscivano ad attingere acqua, e chiesero loro: "È qui il veggente?".

12 Quelle risposero dicendo: "Sì, eccolo davanti a te. Ma fa' presto: ora infatti è arrivato in città, perché oggi il popolo celebra un sacrificio sull'altura. 13 Entrando in città lo troverete subito, prima che salga all'altura per il banchetto, perché il popolo non si mette a mangiare finché egli non sia arrivato; egli infatti deve benedire il sacrificio, e dopo gli invitati mangiano. Ora salite, perché lo troverete subito".

14 Salirono dunque alla città. Mentre essi stavano per entrare in città, ecco che Samuele stava uscendo in direzione opposta per salire all'altura.

15 Il Signore aveva rivelato all'orecchio di Samuele, un giorno prima che giungesse Saul: 16 "Domani a quest'ora ti manderò un uomo della terra di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo Israele. Egli salverà il mio popolo dalle mani dei Filistei, perché io ho guardato il mio popolo, essendo giunto fino a me il suo grido".

17 Quando Samuele vide Saul, il Signore gli confermò: "Ecco l'uomo di cui ti ho parlato: costui reggerà il mio popolo".

18 Saul si accostò a Samuele in mezzo alla porta e gli chiese: "Indicami per favore la casa del veggente".

19 Samuele rispose a Saul: "Sono io il veggente. Precedimi su, all'altura. Oggi voi due mangerete con me. Ti congederò domani mattina e ti darò indicazioni su tutto ciò che hai in mente. 20 Riguardo poi alle tue asine smarrite tre giorni fa, non stare in pensiero, perché sono state ritrovate. A chi del resto appartiene quel che c'è di prezioso in Israele, se non a te e a tutta la casa di tuo padre?".

21 Rispose Saul: "Non sono io forse un Beniaminita, della più piccola tribù d'Israele? E la mia famiglia non è forse la più piccola fra tutte le famiglie della tribù di Beniamino? Perché mi hai parlato in questo modo?".

22 Ma Samuele prese Saul e il suo domestico e li fece entrare nella sala, e assegnò loro il posto a capo degli invitati, che erano una trentina. 23 Quindi Samuele disse al cuoco: "Portami la porzione che ti avevo dato dicendoti: "Mettila da parte"".

24 Il cuoco prese la coscia con la parte che le sta sopra, la pose davanti a Saul e disse: "Ecco, quel che è rimasto ti è posto davanti: mangia, perché è per questa circostanza che è stato conservato per te, quando si è detto: "Ho invitato il popolo"". Così quel giorno Saul mangiò con Samuele.

25 Scesero poi dall'altura in città, e Samuele s'intrattenne con Saul sulla terrazza. 26 Di buon mattino, al sorgere dell'aurora, Samuele chiamò Saul che era sulla terrazza, dicendo: "Àlzati, perché devo congedarti". Saul si alzò e ambedue, lui e Samuele, uscirono. 27 Quando furono scesi alla periferia della città, Samuele disse a Saul: "Ordina al domestico che vada avanti". E il domestico passò oltre. "Tu férmati un momento, perché ti possa comunicare la parola di Dio".

10Samuele prese allora l'ampolla dell'olio e gliela versò sulla testa, poi lo baciò dicendo: "Non ti ha forse unto il Signore come capo sulla sua eredità? 2 Oggi, quando sarai partito da me, troverai due uomini presso la tomba di Rachele, sul confine con Beniamino, a Selsach. Essi ti diranno: "Sono state ritrovate le asine che sei andato a cercare, ed ecco che tuo padre non bada più alla faccenda delle asine, ma è preoccupato di voi e va dicendo: Che cosa devo fare per mio figlio?".

3 Passerai di là e andrai oltre; quando arriverai alla Quercia di Tabor, vi troverai tre uomini che salgono a onorare Dio a Betel: uno porterà tre capretti, l'altro porterà tre pani rotondi, il terzo porterà un otre di vino. 4 Ti domanderanno se stai bene e ti daranno due pani, che tu prenderai dalle loro mani.

5 Giungerai poi a Gàbaa di Dio, dove c'è una guarnigione di Filistei ed entrando in città incontrerai un gruppo di profeti che scenderanno dall'altura preceduti da arpe, tamburelli, flauti e cetre, che agiranno da profeti. 6 Lo spirito del Signore irromperà anche su di te e ti metterai a fare il profeta insieme con loro, e sarai trasformato in un altro uomo. 7 Quando questi segni che ti riguardano saranno accaduti, farai quanto vorrai, perché Dio sarà con te.

8 Scenderai a Gàlgala, precedendomi, ed ecco, io ti raggiungerò per offrire olocausti e immolare sacrifici di comunione. Sette giorni aspetterai, finché io verrò da te e ti indicherò quello che dovrai fare".

Commento

Il governo degli esseri umani

Dio aveva pensato il suo popolo come un popolo diverso dagli altri. Aveva progettato una società con lui come re. Ma Israele vuole essere come tutti gli altri. Il governo diretto di Dio funziona solo quando le persone sono totalmente devote a Dio. In caso contrario, degenera in caos, come abbiamo visto in Giudici. Avere un re umano è comunque meglio che non avere nessun re. Le possibilità sono tre:

a. Dio come Re (teocrazia): il governo che Dio voleva - la sua perfetta volontà
b. Un re umano (monarchia): il governo che Dio ha permesso - la sua volontà permissiva
c. Nessun re (anarchia): il governo dei Giudici - caos

Il popolo respinge il governo di Dio. Il Signore dice: "Hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro" (8,7). Il popolo chiede un re umano. Dice: "Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro giudice, come avviene per tutti i popoli" (v.5).

Samuele li avverte che i governi umani sono deboli e fallibili. Il potere corrompe. Avverte che colui che regnerà su di loro prenderà alcune delle loro famiglie, terre, possedimenti e dipendenti e li userà a vantaggio suo e della sua cerchia ristretta (vv.11-16).

In altre parole, li mette in guardia contro i fallimenti e le debolezze di ogni governo umano. Li mette anche in guardia riguardo alle tasse (v.15, MSG).

Ma nonostante questo, il popolo dice: "Ci sia un re su di noi" (v.19). Il Signore, allora, concede il "piano B": dona loro un re (v.22). Saul è scelto per essere il capo unto di Israele e liberare il suo popolo (9,16). Nel momento in cui Samuele vede Saul, riconosce subito che quello è l'uomo che deve governare il popolo di Dio (v.17). Saul, che viene da un ambiente umile (v.21), diventa il re unto (10,1).

Dio benedice questo nuovo piano. Su Saul compie tre cose importanti. Primo, quando è unto, lo Spirito del Signore scende su di lui con potenza (v.6b). Secondo, è trasformato in "un altro uomo", in una persona nuova (v.6c, vedi 2 Corinzi 5,17). Terzo, Samuele gli dice: "Farai quanto vorrai, perché Dio sarà con te" (v.7, MSG). Tre cose straordinarie che Dio, oggi, compie anche su ogni cristiano e quindi su ognuno di noi.

Per quanto tu possa sentirti giù, per quanto Dio possa sembrarti lontano, per quanto difficile possa sembrarti pregare, qualunque sia il tuo dubbio, lo Spirito del Signore è su di te. Ti sta trasformando a sua somiglianza ed è con te.

Preghiera

Signore, ti prego di donare sapienza ai nostri leader perché possano mettere da parte i loro programmi personali e lavorare insieme per mantenere la giustizia, la pace e l'unità nella nazione per la gloria del tuo nome.

La moglie di Nicky dice

1 Samuele 8,3

I figli di Samuele non seguono le vie del padre. Samuele ha guidato così tante persone lungo le vie di Dio. Che tristezza che i suoi figli non siano tra questi. Abbiamo bisogno di pregare particolarmente per i figli dei leader cristiani.

Versetto del giorno

1 Samuele 10,7

"Farai quanto vorrai, perché Dio sarà con te".

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Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Winston S. Churchill, Churchill Speaks: Collected Speeches in Peace and War, 1897–1963 (Atheneum, 1981) (Speech in the House of Commons, 11 November 1947)

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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